Un nuovo inizio

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È molto strano per me svegliarmi in una nuova stanza, con pareti che vedo per la prima volta e con una luce diversa che mi sveglia.

Chiudo gli occhi per un istante e spero che tutto ciò sia soltanto un brutto incubo, ma quando li riapro non é così.

La sveglia inizia a suonare e le parole di "no tears left to cry" di Ariana Grande iniziano a risuonare nella stanza.

Se mi trovassi in un film probabilmente mi metterei a cantare e a ballare sulle note di questa canzone, pensando a quanto la mia vita sia fantastica, ma a differenza dei classici film scendo al piano di sotto strisciando i piedi e pregando che il primo giorno sia il meno pesante possibile.

Mia madre vuole che il primo giorno di scuola, mio e di mio fratello, sia assolutamente indimenticabile,
ma sappiamo entrambi che tornare a casa senza cartelli con la scritta "prendetemi a calci"sarebbe già un grande traguardo.

Non voglio fare un ingresso spettacolare o trovarmi un nuovo fidanzato in due minuti. Voglio semplicemente poter vivere una vita normale sperando di non rovinare tutto nei primi giorni passati qui.

Per renderci felici mia madre ha preparato tanto cibo da riempire un intero banchetto nuziale; nonostante ciò sia io che Caleb preferiamo prendere solo del caffè.

La stanza è carica di silenzio e di tensione, fino a quando mia madre parte con uno dei suoi discorsi motivazionali che ha imparato guardando e riguardando film in cui un genitore riesce a spronare i propri film fino a fargli realizzare i propri sogni.

-Lo so ragazzi che il primo giorno in una nuova scuola è sempre difficile ma scommetto che aiutandovi tra di voi...-

Dopo queste parole il mio cervello capisce che il discorso sarà uguale agli altri mille che ci ha fatto prima di partire, così fisso il mio sguardo sul tavolo e non lo tolgo fino a quando non sento di nuovo il soave suono del silenzio.

Quando torno in camera mia, spalanco le porte del mio enorme armadio convinta di trovare al volo qualcosa da mettere, ma dopo 10 minuti in cui il mio sguardo é fisso nell' vuoto mi rendo conto che forse la mia missione non é così semplice.

Il problema non è che io sia una persona particolarmente alla moda o alla quale piace fare effetto sugli altri, ma non voglio essere catalogata in base a come mi vesto il primo giorno.

Alla fine opto per qualcosa che mi permettarà di mimetizzarmi piuttosto bene con il resto dei miei futuri compagni: un paio di jeans e una maglietta nera con una scritta bianca.

Forse non verò ricordata come una persona originale, ma preferisco nascondermi tra la massa piuttosto che essere presa in giro per una scelta che dovrebbe farmi risaltare.

Mi trucco leggermente per non sembrare una morta vivente e arriccio le punte dei capelli color grano.

Mi guardo un' ultima volta allo specchio per essere sicura di potermi definire presentabile e poi scendo nel parcheggio di fronte a casa.

Mia madre mi aspetta sotto casa con un sorriso a trentadue denti e nonostante non mi piaccia deluderla, non accenno nessun sorriso falso.

Parcheggiamo a duecento metri dalla scuola in modo che nessuno veda che mi ha accompagnato mia madre in quanto la cosa potrebbe risultare alquanto imbarazzante.
Io e Caleb ci separiamo subito l'uno dall'altra in modo che nessuno ci associ, ma data la somiglianza dubito che il nostro legame di parentela non verrà notato.

Ora sono sola e finalmente mi rendo conto che è arrivato il momento.

Tra pochi attimi scoprirò come trascorrerò i prossimi 2 anni della mia vita.

Nota autrice ❤🥀
Grazie per il fatto di essere passati sulla mia storia, vuol già dire molto per me.
Ho scritto i primi 12 capitoli della storia un po' di tempo fa' quindi saranno scritti un pochino peggio rispetto agli altri. Mi scuso per questa cosa, ma questi sono i primi capitoli che io abbia mai pubblicato e mi dispiace cambiarli❤.
Fatemi sapere cosa pensate nei commenti😘

My name is BeatriceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora