Questa nostra stupida canzone d'amore

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Quattro mi fa salire sulla sua auto nera e fa partire una playlist su spotify, dopo aver parlato per circa un quarto d'ora di atletica, arriviamo a casa sua.

È una piccola villa bianca situata vicino al boschetto che si vede anche da casa mia, il giardino è poco curato nel complesso, ma qua e là si notano dei piccoli fiorellini gialli.

Saliamo in camera sua.

Pensavo di trovare una tetra camera nera piena di poster e con poche fotografie, ma la stanza che vedo è l'esatto opposto di ciò che immaginavo...

Le pareti sono tinteggiate di azzurro e la parete sopra il largo letto è tapezzata di fotografie che lo ritraggono principalmente con i suoi amici. A lato della parete c'è anche la foto che ci siamo scattati la scorsa settimana, il che mi fa pensare che Quattro aggiorni periodicamente la sua parete.

Sopra all'ampia libreria sono sistemate numerose coppe e medaglie.

Ci sistemiamo alla sua scrivania e iniziamo il lavoro.

Dopo circa tre ore facciamo una pausa e decidiamo di andare nel boschetto dietro casa sua.

Camminiamo in silenzio per un paio di minuti, poi iniziamo timidamente a parlare.

-Chi è Lily?- chiedo timidamente, so già la risposta, ma voglio sapere la sua versione della storia, non che non mi fidi di Chris, ma voglio sapere tutto di questa storia, perché non voglio rimanere escluso da ogni discorso che riguardi questa misteriosa ragazza.

-Mi dispiace ma non mi sento di parlare di questa cosa...-

-Di nulla, non c'è problema-

Parliamo un po' della nostra famiglia e poi ci sediamo sotto una quercia enorme che si affaccia su un piccolo laghetto.

-Perché vi siete trasferiti?- domanda Quattro

- I miei genitori hanno sempre voluto scappare dall' Oregon per via dei genitori di mia madre e la scelta è ricaduta su Chigaco...-rispondo io

-Non sei contenta di aver cambiato città?-

-Certo che lo sono, dato che in Oregon ero totalmente un'altra persona...ma a volte mi rendo conto che mi mancano i posti dove mi rifugiavo-

-Non è il luogo dove sognavi di trasferirti vero?-

-Ehm no...il mio sogno è sempre stato di vivere a New York e per un certo periodo ci saremmo dovuti trasferire là, ma i miei hanno sempre avuto una fissa particolare per questo posto ed eccoci qui...-

-Ti va di ascoltare un po' di musica?-

-Certo...-

Quando il Sole sta ormai per scomparire del tutto, inizia una delle mie canzoni preferite, quest'ultima parla di una ragazza che non sa se ascoltare il cuore o le leggi che le vietano di stare con il ragazzo che ama.(canzone in allegato)

Io e Quattro ci guardiamo negli occhi per un paio di secondi e poi le nostre labbra si incontrano.
Il nostro bacio non è selvaggio come quello con Zeke, ma è dolce e delicato.

Nel momento in cui ci stacchiamo non siamo imbarazzati, ma le nostre guance diventano rosse e sulle labbra di entrambi compare un piccolo sorriso.

Attorno a noi non c'è nessuno e per la prima volta possiamo dire di aver avuto un momento tutto nostro.

My name is BeatriceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora