Quella settimana non rividi Chad.La passai facendo volontariato e continuando con la mia solita vita.In quella stessa settimana Josh chiese il mio numero ad Amanda e da lì cominciammo a sentirci,era un ragazzo d'oro e sembrava veramente interessato a me,si scusò anche di essere stato così impulsivo e che aveva capito la mia reazione.
Io però non riuscivo a non pensare a Chad.
Le emozioni che mi faceva provare,erano così contrastanti che mi facevano impazzire,mi facevano andare fuori di testa e mi intrigavano,era qualcosa di cui avevo bisogno,mi sconvolgeva...era diventato quasi come una droga,lo cercavo ovunque,mi giravo ad ogni rumore di passi che sentivo dietro di me quando camminavo,mi avvicinavo quando vedevo qualcuno simile a lui,non riuscivo a farne a meno,volevo vederlo,volevo parlarci,capire perché mi aveva trattata così.Quella domenica,come sempre,andai in chiesa,sapevo che lui non amava particolarmente la chiesa,ma era la mia ultima possibilità,speravo vederlo almeno lì.Quando arrivai mio padre cominciò a parlare con i suoi soliti amici,io mi guardai intorno in cerca di Bill o di Chad.Dopo qualche minuto di ricerca vidi Bill scendere dalla macchina e mi si riempì il cuore di speranza,vidi qualcun altro scendere dall'auto e quando finalmente lo intravidi Mentre avanzava verso la chiesa con il suo solito passo svogliato sorrisi senza riuscire a trattenermi.
<<Bill,Chad ,che sorpresa,non vi vedo più in chiesa>> disse mio padre salutandoli,mentre io guardavo Chad in tutto il suo splendore
<<Già,abbiamo avuto parecchi impegni purtroppo e poco tempo per venire in chiesa>> Chad mi guardò e sorrise,mi sentì le farfalle nello stomaco era una sensazione così strana
<<Perché sei sparito?>> chiesi non appena i nostri genitori furono abbastanza lontani
<<Ho avuto da fare>> disse facendo spallucce,guardò la chiesa da fuori e si bloccò all'entrata io feci per entrare ma mi fermai al suono della sua voce
<<Vuoi venire in un posto con me?>> chiese rimanendo con lo sguardo fisso nel vuoto
<<Ma...tra poco c'è la messa e i miei genitori sono qui...si preoccuperanno>> lui sorrise spostò lo sguardo su di me e mi accarezzò il viso
<<Sei così innocente>> disse sospirando e facendo una smorfia che sembrava quasi di dolore,scese le scale e uscì fuori dal cancello
<<Allora Vieni?>> diedi un'ultima occhiata ai miei e dopo andai da Chad,mi porse la mano che accettai e cominciammo a correre verso una meta indefinita
<<Tranquilla,torneremo prima della fine della messa>> disse ridendo,entrammo in un campo da skateboard abbandonato,vi erano dei graffiti bellissimi intorno alle grate e sui muri,era un posto assolutamente da Chad
<<Ti presento il mio angolo dell'espressione>> disse sorridendo e facendo un inchino
<<Li hai fatti tutti tu?>> dissi guardando ogni graffito sbalordita
<<Vorrei non dovermi vantare,ma si>> disse avvicinandosi a me ,entrambi stavamo guardando uno dei graffiti più belli che avessi mai visto erano due braccia legate da un filo rosso un braccio teneva l'altro in modo che non scappasse <<È bellissimo>>
<<Si...beh c'è questa credenza,che la propria anima gemella è legata a noi con un filo rosso invisibile e in un modo o nell'altro sei destinato ad incontrarla e ad innamorarti di lei >> disse guardandomi anche se subito dopo il suo viso si rabbuiò <<Sono cazzate>> disse sedendosi su una panchina <<Secondo me no...tutti siamo destinati a qualcuno>> dissi avvicinandomi di più al graffito <<E poi se l'hai disegnato...ci credi...almeno un po'>> dissi girandomi per guardarlo <<Io credo che se due persone sono fatte l'una per l'altra,finiranno per trovarsi,a dispetto della distanza,del tempo e persino delle circostanze>> continuai sedendomi accanto a lui,lui fece un sorriso sardonico e buttò la testa indietro,chiuse gli occhi come se stesse ricordando qualcosa e dopo li riaprì di scatto per guardarmi <<Quanto sei ingenua Lilian...>> mi guardò a lungo,dopo qualche minuto prese una ciocca di capelli e la girò intorno alle sue dita,tirandola leggermente per farmi avvicinare a lui <<Non devi innamorarti di me>> sussurrò guardandomi negli occhi <<Non ho intenzione di farlo>> ammisi,era vero? Non volevo innamorarmi di lui? E allora perché mi batteva il cuore così forte ? <<Bene allora,perché sennò non potrei fare questo>> disse avvicinandosi sempre più lentamente,facendo crescere in me un desiderio che mi logorava e che durò finché le nostre labbra si incontrarono ed una scossa pervase tutto il mio corpo ,era un bacio sofferto,ci volevamo in un modo anormale,come se ci conoscessimo da sempre,come se ci stessimo aspettando da secoli,misi le mie braccia attorno al suo collo,lui mi prese dai glutei e mi posizionò a cavalcioni sopra di lui senza smettere di baciarmi,continuammo a farlo finché lui si alzò di scatto,costringendo ovviamente anche me ad alzarmi,mi ricomposi velocemente mentre lui mi dava le spalle,si mise le mani intorno alla testa e l'abbassò leggermente verso terra,sentivo il suo respiro pesante, pieno di rabbia o paura,provava qualcosa che non riuscivo ancora a capire...
<<Dobbiamo andare>> disse con tono tagliente <<La messa finirà tra qualche minuto>> non mi guardò nemmeno,saltò da una panchina all'altra fino ad arrivare al cancello,io lo seguì ma più lentamente,il tragitto di ritorno fu tutto così,lui più avanti di qualche metro ed io che lo seguivo riluttante,quando arrivammo lui andò da suo padre ed io dai miei genitori.
<<Lilian,dove ti eri cacciata?> chiese mia madre mettendo un braccio intorno alle mie spalle <<Ero fuori dalla chiesa,ho seguito la messa da lì ma non mi sento molto bene>>ed era vero,non riuscivo a respirare,mi sentivo estremamente debole,come se qualcuno avesse risucchiato tutta l'energia che avevo in corpo,avevo solo una gran voglia di dormire
<<Tranquilla tesoro,ora andiamo a casa>> mi diede un bacio in fronte e quando la messa finì,fui la prima ad alzarmi,sentì lo sguardo di Chad addosso ma decisi di non girarmi per guardarlo,avevo solo una gran voglia di andare il più lontano possibile da lui.
Quando arrivai a casa mi fiondai nella mia stanza dicendo ai miei genitori che avevo bisogno di riposo,e così feci,mi riposai per i successivi tre giorni,non mi alzai dal letto neanche per mangiare,mia madre mi portava il cibo,passavo le giornate a leggere e guardare serie tv e a pensare,tanto...Amanda mi telefonò ogni giorno proponendomi di vederci ma non ne avevo voglia,non andai neanche alla mensa,non riuscivo ad alzarmi dal letto.
<<Lilian...c'è il dottore,stiamo salendo>> sbuffai per poi ricompormi e sistemarmi al meglio,quando il dottore entrò mi visitò immediatamente e qualche minuto dopo sistemò gli strumenti nella sua valigia e diede la diagnosi
<<È un principio di depressione,niente di grave,quasi tutti i ragazzi della sua età ci soffrono,ha solo bisogno di attenzione e di uscire>> disse guardandomi,dava l'aria di essere un rimprovero,ma la cosa non mi importava,non avevo voglia di vedere nessuno.
<<D'accordo,grazie mille dottore,L'accompagno di sotto>> disse mia madre,cordiale come sempre <<Tra poco ti porto la colazione>> mi avvertì,per poi baciarmi in fronte,io annuì e non appena fui sola mi coprì con la coperta fino alla testa,sentì il campanello di casa mia suonare,pensai che fosse mio padre ma sentì una voce troppo familiare provenire dal piano inferiore e non era quella di mio padre,mi venne un colpo al cuore,mi alzai di scatto dal letto e andai immediatamente a lavarmi,mi pettinai i capelli e andai a cercare un pigiama più decente di quello che indossavo, il precedente aveva degli orsetti rosa sopra,era troppo imbarazzante.
<<Lilian,c'è Chad>> urlò mia madre <<Sei presentabile?>> stavo quasi per mettermi a piangere dal nervoso,indossai il pigiama di seta che avevo trovato e mi rimisi sotto le coperte,sistemandomi nuovamente i capelli <<Si,puoi entrare>> dissi trattenendo il respiro non appena la porta si aprì,mia madre mi guardò stranita nel vedermi con un altro pigiama ma la mia attenzione si spostò sul ragazzo dagli occhi neri che entrò nella mia stanza,mi guardò e sorrise,sembrava quasi sollevato nel vedermi.
<<Vi lascio soli,ma lascio la porta socchiusa>> disse fulminandoci <<Tranquilla mamma...non c'è nessun pericolo>> dissi,provando ad essere indifferente ma sembrava più un tono dispiaciuto che di qualcuno a cui non fregava nulla,Quando mia madre uscì dalla stanza Chad rimase esattamente dove si trovava quando era entrato,non si mosse di un centimetro,né distolse lo sguardo da me.
<<Che ci fai qui?>> chiesi sospirando,mi sentivo esausta
<<Non ti ho vista da nessuna parte,ti ho cercata perfino alla mensa ma la tua amica mi ha detto che eri malata,e quindi sono venuto a vedere come stavi>> disse,aveva una postura dritta,le mani in tasca,lo sguardo basso,sembrava teso,a disagio,quando l'unica che doveva esserlo ero io.Mi aveva fatta sentire strana,rifiutata,era la persona più lunatica che avessi mai conosciuto,c'era qualcosa in lui che combatteva per uscire ,era una continua guerra tra il Chad di ora e quello che mi faceva stare male.
<<Sto bene...grazie,puoi andare se vuoi>> dissi girandomi verso la finestra della mia stanza,non volevo vederlo andare via,forse perché non volevo che se ne andasse.
<<Ma io non voglio andarmene>> disse avvicinandosi per poi sedersi accanto a me sul letto <<Sei stata rinchiusa qui tutto questo tempo,avrai bisogno di compagnia>> disse sorridendo,quel sorriso,mi fregava ogni volta.
<<Non sei costretto>> dissi sperando in realtà che lui rimanesse,ne avevo un disperato bisogno
<<Lo so>> disse facendomi l'occhiolino <<Allora,cosa facciamo?>> disse guardandosi intorno <<Vediamo...che serie stavi vedendo?>> chiese guardando la televisione <<Touch,non è molto famosa>> ammisi mettendo play <<La conosco>> disse sorridendo,si mise più comodo accanto a me e cominciammo a guardarla,mia madre veniva a controllarci almeno ogni dieci minuti,ma a noi non importava,stavamo seduti a guardare tutte le puntate e a commentarle,sembrava tutto normale,o quasi.
<<Volevo...volevo chiederti scusa per l'altra volta,io...non sono il ragazzo per te>> disse guardandomi negli occhi era questo che credeva? Beh di certo anch'io fino a qualche settimana fa pensavo che fosse una persona da cui tenersi alla larga,ma qualcosa era cambiato,anche se non capivo cosa.
<<E se...se io volessi...te?>> dissi,non avevo il coraggio di guardarlo ma volevo vedere la sua espressione così alzai piano piano lo sguardo e lo vidi fissarmi,non trapelava nessuna emozione,sembrava quasi pietrificato
<<No...>> disse secco <<Ti avevo detto che non dovevi innamorarti di me>> disse alzandosi dal letto <<Non mi sono innamorata di te>> dissi con tono di difesa <<Bene...allora non ti darò modo di farlo>> fece per andarsene ma lo fermai <<Sei così sicuro di te? Sei sicuro che io potrei innamorarmi di te? Sai che ti dico?! No,non potrei mai innamorarmi di te,perché amo più me stessa e non potrei mai stare dietro ai tuoi continui sbalzi d'umore al tuo continuo farmi sentire piccola e inutile,non potrei mai>> sputai fuori tutto quello che mi stavo tenendo dentro da un bel po' di tempo ma me ne pentì subito dopo.
<<Tu non hai neanche idea di che psicopatico,masochista ed egoista io sia,tu ti preoccupi solo di essere la santarellina del paese,quella che tutti amano e proteggono,ma tu hai un'anima buia in realtà,tutti noi l'abbiamo ,sei attratta da me perchè ti attrae l'oscurità,il mistero,quello che non riesci a comprendere,ma non ho intenzione...>> disse guardandomi con fare schifato <<Di perdere tempo con te>> sbattè la porta facendomi trasalire,e mi lasciò di nuovo sola,con il cuore traboccante di dolore
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The Falling
ChickLitUna ragazza, apparentemente perfetta, incontrerà qualcuno che le farà perdere la giusta via, qualcuno che la sconvolgerà, qualcuno che le farà capire cosa significa amare.Chad Miller arriverà nella sua vita all'improvviso e come un uragano la distr...