6 Capitolo

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<<Lilian>> Sentì la mia amica urlare dall'altra parte della mensa non appena mi vide entrare,posò i vassoi e corse ad abbracciarmi <<Dio mio,quanto mi sei mancata>> disse stringendomi ancora più forte <<Anche tu>>  <<Ma che ti è successo?>> mi scrutò dalla testa ai piedi <<Nulla,ho solo avuto un po' di debolezza ma ora sto bene>> andai ad indossare il grembiule e iniziai a lavorare,non raccontai niente ad Amanda di Chad,non avevo la forza di farlo,mi sarei fatta solo più male,quando finì di lavorare rimasi qualche ora in più per pulire,si fece molto tardi così andai a posare il grembiule ma sentì uno strano rumore provenire dalla cucina così andai a controllare,accesi le luci ma non vidi nessuno,spensi e tornai nella sala ma scorsi qualcuno nella penombra seduto ad un tavolo.
<<Chi sei?>> chiesi avvicinandomi piano piano finchè non fui abbastanza vicina da riconoscerlo,Chad. <<Ciao Lilian>> disse con un sorriso sardonico stampato in volto <<Chad,cosa vuoi? devo chiudere>> in realtà,ero veramente felice di vederlo <<Volevo riaccompagnarti a casa,la notte è sempre piena di pericoli>>
<<Qui l'unico pericolo sei tu>> dissi andando a prendere la borsa,sentì dal rumore dei suoi passi che mi stava seguendo <<Ah si? allora non ti dispiace se ti rapisco per tutta la notte>> rimasi stordita da ciò che aveva appena detto,passare un'intera notte con Chad,non sapevo se la cosa mi spaventava o mi eccitava <<E dove vorresti portarmi?>> chiesi provando a restare calma <<Lo scoprirai>> disse facendomi l'occhiolino,lo seguì fino alla macchina.Non riuscivo a capire,Chad era colui che qualche giorno prima aveva ammesso di essere uno psicopatico e di non essere chiaramente il ragazzo per me,ma era anche colui che continuava a fare cose di questo tipo ma soprattutto che mi faceva riscoprire un'innata voglia di sentirmi viva.

Arrivammo in un parco vicino al lago,lui scavalcò le rocce per essere più vicino all'acqua e aiutò anche me,mi sedetti accanto a lui ed entrambi rimanemmo incantati dalla luna piena che rifletteva sull'acqua del lago,creava un'atmosfera magica,misteriosa ed elegante,sembrava l'appuntamento perfetto,nel posto perfetto,con il ragazzo perfetto,ma l'apparenza ha sempre ingannato il genere umano.

<<Se ti aspetti delle scuse scordatelo,non le avrai mai>> disse continuando a guardare davanti a se <<Non mi aspetto niente da te>> dissi mettendomi più comoda sulla roccia <<Meglio così allora,meno ti aspetti,meno difficile sarà alla fine >> quando finì la frase sembrava quasi che avesse detto più di quanto voleva,come se si fosse esposto troppo <<Alla fine di cosa?>> chiesi provando a capire cosa intendeva dire <<Dio mio Lilian non fare domande>> sbottò prendendo una pietra e lanciandola sull'acqua <<Ci sono cose che non sei pronta a sapere>> cosa voleva dire con pronta,qualcosa che non potevo sostenere? cosa mi nascondeva di così grande da dover aspettare che fossi pronta <<Lilian...>> cantilenò <<So che ti stai facendo mille domande,smettila...saprai quando sarai pronta>> disse guardandomi <<Quando sarò pronto...>> aggiunse accarezzandomi il viso,dopo si alzò e si tolse la maglietta,capì subito le sue intenzioni...voleva buttarsi nel lago,risi quando alzò e abbassò le sopracciglia,fece cenno verso il lago <<Forza Johnson,non dirmi che sei una fifona>> si tolse i pantaloni e si arrampicò sull'albero che incombeva su di noi,una volta in cima si buttò e quando riemerse dall'acqua fece un urlò di euforia <<Forza buttati>> urlò ridendo,mi tolsi il vestito che indossavo e mi arrampicai sull'albero stando attenta a non farmi male,poi presa da una scarica di adrenalina mi buttai,quando riemersi Chad era a due centimetri dal mio corpo,ci stavamo guardando negli occhi,i suoi occhi avevano quel bellissimo colore nero che mi rapiva letteralmente,era impossibile non rimanere incantati,alcune gocce gli caddero dai capelli e percorsero tutto il suo viso,avvicinai la mia mano e la posai su di esso,non l'avevo mai fatto ancora,ma ne avevo sempre avuto voglia,percorsi tutti i suoi lineamenti con le dita,fino ad arrivare alle sue labbra,lo vidi rilassarsi sotto il mio tocco delicato così mi avvicinai rendendo la distanza tra noi praticamente nulla,rimaneva fermo,per la prima volta avevo io il controllo,passai le dita tra i suoi capelli e dopo mi avvicinai lentamente alle sue labbra,poggiai le mie sulle sue e dopo lui intensificò la cosa,prese le mie gambe e le intrecciò alla sua vita,io poggiai le mie mani sui suoi capelli tirandoli leggermente,un gemito uscì dalle sue labbra ma continuò a baciarmi poi improvvisamente si fermò,ci guardammo a lungo e dopo si allontanò...<<Chad>> dissi provando ad avvicinarmi <<No...sta,sta lontana>> disse senza neanche guardarmi <<Ma io non capisco...non>> presi un lungo respiro prima di dire ciò che stavo per dire <<Non mi vuoi>> chiesi,sentì la sua risata rimbombare nel silenzio della notte dopo si girò verso di me e mi prese il viso per costringermi a guardarlo <<Non capisci che il problema è che ti voglio più di qualunque altra cosa in questo momento?!>> sorrisi a quelle parole ma quell'attimo di felicità sparì subito dopo <<Ma non sarebbe giusto>> disse andando verso la roccia dove avevamo lasciato i nostri vestiti <<Cosa? cosa non sarebbe giusto?>> dissi tentando di seguirlo,anche se era molto più veloce di me,salì sulla roccia e lo guardai in attesa di una risposta,lui si girò verso di me e scrutò ogni centimetro del mio corpo bagnato con un luccichio di malizia...<<Vestiti Lilian,perfavore>> disse distogliendo lo sguardo <<Se non mi rispondi non mi vesto>> dissi incrociando le braccia al petto <<Ora usi la seduzione per costringermi a parlare?>>  <<Io non ti sto seducendo Chad,stai facendo tutto tu>> risposi facendo spallucce <<Lili...>> era la prima volta che mi chiamava Lili e la cadenza che il mio nome aveva quando lo pronunciava lui mi faceva impazzire <<Non devi pensarmi,non devi volermi,io...non c'è niente al mondo di più sbagliato che innamorarsi di me>> disse,vidi un lampo di tristezza nei suoi occhi,una terribile angoscia <<Davvero? perchè  a me sembra la cosa più giusta che abbia mai fatto fino ad ora>> ammisi,lui rimase immobile e poi sorrise <<Dio mio,cosa ho fatto di buono per incontrarti?>> spostò una ciocca di capelli dal mio viso poi sospirò allontanando la mano <<Dobbiamo andare,è quasi l'alba>> rimasi sconvolta da quell'affermazione non pensavo fosse già così tardi,quando eravamo insieme il tempo passava troppo velocemente ma io avevo bisogno di più tempo con lui.
Quando arrivammo restammo per qualche minuto fermi in macchina senza dirci niente,senza guardarci e soprattutto senza toccarci.
<<Domani parto>> sentì un vuoto allo stomaco,Chad partiva,dove andava? e soprattutto quando sarebbe tornato?
<<Vado a Londra per qualche giorno,forse una settimana,io e mio padre abbiamo delle cose da sistemare>> cose da sistemare...cosa doveva sistemare a Londra? <<Non fare niente di stupido,non metterti in pericolo,quando torno devo parlarti>> io annuì abbassando lo sguardo,lui prese il mio viso e lo avvicinò al suo <<Se ti chiedono di me,chiunque ti chieda di me,devi dire che non mi conosci e non sai dove sono>> scorsi paura nei suoi occhi,cosa temeva,o meglio,chi? <<Io torno il più presto possibile>> disse infine,spostò il suo sguardo dai miei occhi alle mie labbra che baciò subito dopo <<Ora vai,i tuoi genitori saranno preoccupati>> mi fece l'occhiolino e sorrise,io non riuscivo neanche a dire una parola,scesi dalla macchina ed entrai in casa,i miei genitori dormivano e la cosa mi consolò poiché così non avrei dovuto inventarmi qualche scusa per giustificare il mio ritardo,provai a fare il più piano possibile e non appena entrai in stanza le mie gambe cedettero ,caddi in ginocchio sul pavimento,non riuscivo a muovermi ma notai che riuscivo a piangere dato che il mio viso era letteralmente inondato dalle lacrime,non sapevo perché ma l'idea di Chad così lontano mi distruggeva e mi dava ancora più fastidio non sapere,essere continuamente all'oscuro di qualcosa che indirettamente mi riguardava,cosa mi stava nascondendo?

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