18 Destiney Mex

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Lucy era seduta attorno al bancone, col corpo rivolto verso l'entrata alla gilda. Aveva aspettato con ansia quel giorno: quella mattina sarebbe arrivata Destiney, la loro nuova compagna. Fremeva nel sapere com'era sia di estetica che di carattere.
Anche Natsu era contento, ma la sua attenzione era rivolta a Lucy; era seduto davanti a una panca, proprio davanti alla ragazza. Il discorso di Gildarts del giorno prima gli aveva dato abbastanza coraggio per dichiararsi a lei. Sì, l'amava, e tanto anche.
"Dai Natsu!" lo incoraggiò Happy, seduto a gambe incrociate sulla sua testa "Vai da lei e dille quello che provi".
"Basta che ti levi. Non voglio interruzioni".
"Aye sir!".
L'Exceed si alzò in volo e andò da Charle, allontanandosi dal rosato; questo prese un respiro profondo e si alzò, poi andò da Lucy, sedendosi vicino a lei.
"Ehi Luce", la chiamò.
La ragazza si voltò a guardare il compagno.
"Ciao Natsu" disse "sono così emozionata! Oggi arriverà una nuova ragazza!".
"Lo so. Senti, devo dirti una cosa".
"Che cosa?".
Lucy si fece attenta. Il ragazzo divenne magenta in volto, incapace di andare avanti; gli occhi color nocciola della ragazza parevano penetrargli l'anima come una lama affilata. Natsu degluti' e si fece serio.
"Lucy..." cominciò "io ti...io ti-".
Qualcuno bussò alla porta d'entrata, poi si aprì: la luce del giorno era quasi accecante, impedendo ai membri di Fairy Tail di vedere bene chi avesse bussato. La figura entrò e, chiusa la porta alle spalle, andò al centro della sala, mostrandosi a tutti i maghi.
Era una ragazza alta quanto Natsu, ma solo per via degli stivaletti e dimostrava diciotto anni; il corpo era slanciato e asciutto, con gli arti snelli e le mani grandi e le dita affusolate. In testa aveva un cespuglio di capelli ricci, lunghi fino al fondoschiena e color cioccolato: la pelle era appena abbronzata e gli occhi erano grandi e color ambra. Il viso era magro e perfettamente ovale, con un grosso cerotto bianco sul lato destro del collo; il seno era prosperoso - così come il didietro - paragonabili soltanto a quelli di Erza. Portava un reggiseno sportivo e dei leggins fino al ginocchio - entrambi neri - con sopra una giacca dalle maniche lunghe, di pelle bianca. Portava un borsone a tracolla di stoffa verde scuro sulla spalla sinistra e una borsa più piccola su quella destra.
"Salve", salutò sorridente.
La voce era pacata e melodica.
Gli occhi dei tre quarti dei maghi presenti quel giorno si trasformarono due cuori rossi, con la bava a colare dalle bocche.
"Sto cercando il master", continuò la ragazza.
"Sei tu Destiney?", le domandò Makarov, avvicinandosi a lei.
La nuova annuì.
"Destiney Mex in carne e ossa. Ha ricevuto la mia lettera a quanto vedo".
"Sì, l'ho ricevuta".
"Mi dispiace per non essermi presentata di persona, ma ho avuto dei problemi, tra cui questo".
Piegò la testa di lato, mostrando il cerotto che presentava sul collo.
"Capisco" disse Makarov "e così vorresti entrare a Fairy Tail".
"Sì. Ho sentito delle ottime recensioni, anche se siete dei combina guai", disse le ultime due parole facendo le virgolette.
"E non hai una famiglia".
Lei scosse la testa, negando. I suoi occhi per un attimo divennero lucidi, come se quella domanda le avesse fatto rammentare un brutto ricordo.
"Va bene. Destiney Mex, benvenuta a Fairy Tail".
"Sì! Grazie master! Non la deludero'!", esclamò contentissima.
"Vai da Mirajane così ti tatua il nostro marchio", lo disse indicando la barista albina.
Destiney poggiò il borsone per terra ed andò verso il bancone, in mezzo tra due ragazzi.
"Dove lo vuoi?", le domandò Mirajane con la pressa in mano, quasi di malavoglia.
La ragazza le diede la mano destra, indicando il dorso rivolto verso l'alto.
La barista premette la mano prescelta con la pressa magica, rialzandola poco dopo: sul dorso vi era ora una fata stilizzata dorata.
"Adesso sei una di noi", le disse Mirajane, senza abbandonare l'aria seccata.
"Sì!".
"Anch'io ce l'ho lì".
Destiney si voltò a destra, guardando una ragazza bionda mentre le mostrava la mano contrassegnata con una fata rosa.
"Vedo" disse semplicemente la mora con aria disinteressata, guardando lei e il rosato che le stava praticamente davanti "voi siete?".
"Io Lucy", si presentò la biondina.
Le porse la mano e Destiney gliela strinse di malavoglia.
"Io Natsu", insorse improvvisamente il rosato.
Appena lo vide, gli occhi color ambra della mora si illuminarono, come se avesse visto Dio stesso.
"T-tu sei Natsu Dragneel? Detto  Salamander?!".
"Sì ma-".
Destiney lo abbracciò come un orsacchiotto, felicissima. Lucy non seppe il perché, ma quel gesto da parte della nuova ragazza le diede fastidio; per fortuna che lei si staccò da Natsu.
"Ho un sacco di domande da farti", gli disse Destiney eccitata.
"Va bene ma devo prima dire una cosa a Lucy-".
"Mi fai vedere Magnolia? Non ci sono mai stata".
"Più tardi ma adesso-".
"Andiamo!".
Destiney gli prese un polso e lo trascinò correndo fuori dalla gilda, sbraitando dalla gioia; anche Natsu urlò, ma non sembrava molto contento, anzi.

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