13 Pegasus chiama Fatine

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Col desiderio di distruzione nelle vene, Zero diede l'ordine di fare fuoco sulla gilda di Cait Shelter. Dal cannone, fissato sul davanti del Nirvana, cominciò a svilupparsi un vortice violaceo che cresceva poco a poco; quando divenne abbastanza grande, Zero urlò:
"Fuoco!".
Ma quando il cannone sparò, il colpo rimbalzò, come se l'edificio della gilda fosse ricoperto da un campo di forza invisibile, divenuto visibile per l'istante in cui venne colpito. Erza e Gerard non capirono il perché, ma a loro bastò guardare il cielo per comprendere: la nave volante denominata Cristina sorvolava le nuvole tutta intera - anche se era ridotta malissimo - e stava sparando a tutta raffica verso il Nirvana.

"Ehi Erza".

Una voce insorse dalla testa della donna e la chiamò, proveniente da Cristina. Era Ibiki.

"Ehi Ibiki" disse lei "voi e gli altri state bene?".

". Noi di Blue Pegasus e Lyon e Sherry stanno tenendo duro per tenere salda Cristina, ma non resisteranno per molto. Senti, tramite la Magia Archivio ho scoperto che l'unico modo per disattivare il Nirvana è distruggere simultaneamente le sei lacrime che lo alimentano, poste sulle zampe per alimentarle. Il problema è che avete venti minuti; dopo quel lasso di tempo il cannone si riattiverà quindi sbrigatevi".

"Come facciamo ad attaccare simultaneamente?".

"Non lo so. C'è un altro problema: Zero si è nascosto in una delle sei sale dove sono custodite le lacrime. So che è pericoloso, ma è la nostra unica speranza...".

Poco a poco che parlava la voce si indeboliva e il respiro affannato. Natsu udì le parole di Ibiki come un eco lontano; Gray era a terra e Lucy priva di sensi, ma nonostante la situazione a loro sfavorevole, tentò di rimettersi in piedi. Era così debole che solamente mettersi in ginocchio gli costò un'infinità di energia; alle sue spalle, sentì i due compagni fare la stessa cosa, soffocando dei lamenti di dolore.

"Ora..." proseguì debolmente Ibiki "dovete decidere chi distruggerà quale lacrima, contando che c'è una probabilità su sei di affrontare Zero".

"I-io" balbetto' Lucy "p-prendo la
p-prima".
"No" la interruppe bruscamente Natsu "io prendo la prima", lo disse sottolineando il io.
"Io la seconda", s'intromise Gray.
"Allora io la terza", disse Lucy.
"Io la quarta", insorse improvvisamente Ikia, riuscendo a comunicare con gli altri attraverso Ibiki.
"Bene" disse Erza "io la quinta. Gerard la sesta".
Non persero tempo: tutti quelli che erano stati richiamati andarono alle lacrime, quelle destinate alla distruzione. Ognuno pregava di non diversi imbattere in Zero; tutti i sei prescelti avevano esaurito l'energia magica e un nemico come lui sarebbe stato fatale. Natsu imboccò il primo percorso, dove sapeva che c'era Zero. Lo aveva fatto apposta, ma non tanto per sconfiggere Zero, ma per impedire a Lucy di battersi con lui; il ragazzo aveva la magia del Dragon Slayer, ma lei poteva soltanto evocare gli Spiriti Stellari: se avesse finito le energie, sarebbe stata spacciata. Non voleva perderla.
Se uno dei due dovrà morire, sarò io a farlo.
Concluso quel pensiero, iniziò a intravedere in fondo al tunnel una luce abbagliante, come la luce del paradiso. Poi la vide: la lacrima era gigantesca, posta su una colonna portante in marmo, in una sala circolare, sviluppata perlopiù in altezza. La sala era illuminata dalla stessa lacrima, interamente ricoperta di pietre diseguali tra loro. Non fu la lacrima al centro dell'attenzione di Natsu, ma un'altra cosa: un uomo alto e massiccio con una tunica verde e i capelli lunghi e bianchi. Gli occhi erano neri e sulle labbra c'era disegnato un ghigno.
"Alla fine dovrò vedermela con te, Salamander", disse.
"Sono stanco di te. Facciamola finita una volta per tutte".
"Non potrei essere più d'accordo con te".
Natsu era pronto. Lo attaccò col Ruggito del Drago di Fuoco, ma Zero lo evitò con facilità e contrattaccò con un:
"Dark Capriccio!".
Un vortice verde e nero aveva come obiettivo il ragazzo, ma lui lo evitò agilmente; lo scontro andò avanti in quel modo per un po' - inizialmente solo calci e pugni - con alti e bassi da entrambi i fronti. In quel momento Zero usò l'incantesimo Dark Capriccio; Natsu si ritrovò impreparato, ma fu uno scudo dorato a proteggerlo, uno scudo magico. Il rosato si voltò, e colui che lo aveva protetto fece crescere in lui la rabbia: Gerard.

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