Lucy prese per un polso Natsu e lo trascinò con forza fuori dalla gilda, allontanandosi da occhi e orecchi indiscreti.
"Si può sapere che ti è preso?!", urlò lei.
Poche volte Natsu aveva visto Lucy così arrabbiata: non era di norma vederle negli occhi la furia che di solito si celava in lui.
"Come fai a non essere arrabbiata per l'arrivo di Cobra?", domandò lui.
"Innanzitutto si chiama Erik. Seconda cosa: è venuto qui per cambiare rotta capisci?".
"Sono molto riluttante ai nuovi membri da quando-".
"Lo so" lo interruppe "ma se sei riuscito ad accettare Gajeel, riuscirai ad accettare Erik. Ho ragione?".
Il viso adirato della biondina di tramutò in un volto solare e sorridente: quando sorrideva, Natsu non riusciva a dirle di no su tutto.
"Lo farò solo per te Luce".
"Bravo. Ora vai da lui e chiedigli scusa".
"Cosa?! Allora vuoi mandare a fanculo il mio orgoglio!".
"Fallo".
Il viso della ragazza non esigeva contraddizioni, quindi il povero rosato non ebbe altra scelta se non annuire e sottomettersi.Kinana si lasciò sedere sulla sedia, sospirando: Natsu aveva incrinato una costola ad Erik e riempito di calci e pugni, ma tutto si sarebbe curato in poco tempo, visto che il rosato lo aveva principalmente colpito in volto. La ragazza guardò il paziente: era crollato non appena aveva toccato il letto, e in quel momento stava riposando beatamente. Il respiro era regolare e il battito anche. Più lo guardava, più Kinana si sentiva bene; non sapeva il perché, ma forse era il fatto di sentirlo mentre la chiamava durante la notte ad intensificare il loro rapporto. La ragazza voleva aiuto: non sapeva chi era in passato, né tantomeno se fosse veramente una maga, e se qualcuno l'avesse aiutata, sperava nell'aiuto di Erik. Con un balzo, Kinana vide la porta si aprirsi improvvisamente, rivelando la figura di Natsu.
"Sta dormendo?", domandò lui bassa voce.
Lei annuì; il rosato si prese una sedia e si sedette di fianco alla ragazza. Appena si sedette, calò tra loro il silenzio più totale, più simile a un silenzio d'imbarazzo. Rimasero muti per molto tempo, finché Natsu non lo ruppe.
"Quanto gli ho fatto male?", domandò guardando Erik.
"Gli hai incrinato una costola e riempito il corpo di lividi e piccoli tagli" gli rispose Kinana "ma non ci vorrà molto perché si riprenda".
"Quanto circa?".
"Un giorno o due, non di più".
Natsu si rilassò sullo schienale, sospirando.
"Mi dispiace", disse.
"Per cosa?", gli domandò Kinana.
"Per averti attaccata anche se non c'entravi. Ero così arrabbiato che non ho guardato in faccia a nessuno".
"Si è visto".
Fu Erik a commentare, intromettendosi nel dialogo dei due; il viola dei suoi occhi non lo aveva abbandonato, né tantomeno la sua abbronzatura e il suo sguardo glaciale.
"Hai sentito tutto?", gli domandò Natsu.
"Io sento tutto. Dovresti saperlo".
"Come stai?", gli domandò Kinana.
"Bene. Non sei affatto male come infermiera".
La ragazza arrossi' mentre lui proseguiva.
"Sto stranamente bene per essere stato picchiato da Salamander".
"Riesci a stare in piedi?", gli chiese il rosato.
"Non ti azzardare" lo sgridò Kinana "Erik deve riposare".
"Tranquilla Kinana" la rassicurò il rosso "riesco a reggermi in piedi, tanto più camminare. E poi, non ho tempo da perdere: ho molte informazioni da darvi".Con un piccolo aiuto di Kinana, Erik venne portato nel pianterreno della gilda, dove Mirajane gli servì un piatto di minestrone appena fatto; il paziente mangiò tutto con piacere, assaporando la cucina dell'albina fino in fondo, mantenendo la giusta educazione.
"Ottimo", commentò alla fine.
Mirajane portò via il piatto, e lì iniziò l'ora degli interrogatori.
"Che informazioni hai su Artemis?", chiese Erza per prima.
Erik si mise composto e iniziò a parlare.
"So che voi siete caduti in coma negli ultimi sette anni, quindi di certo non sapete cos'è accaduto nel frattempo".
"Ebbe' certo", disse Gray.
Il rosso raccolse le idee e proseguì.
"In quel lasso di tempo Artemis si è data da fare. Subito dopo la sconfitta di Grimoire Heart da parte vostra, la gilda si è sciolta e i membri si sono sparpagliati".
Fece una pausa e continuò.
"Artemis...li ha perseguitati e uccisi tutti, dal primo all'ultimo".
Lucy fece per parlare, ma Erik la interruppe.
"Sì, li avete sconfitti, ma Artemis li ha uccisi nel vero senso della parola, un anno dopo il disastro di Acnologia. Poi, dopo tre anni, ha fatto piazza pulita anche di Tartaros".
"Tartaros?!" esclamò Makarov "Com'è possibile?".
"Li ha uccisi tutti a sangue freddo. Poi si mise sulle tracce di noi ex membri della Oraciòn Seis; ci separammo, ma dopo due anni ci trovò comunque e facemmo la stessa fine di Grimoire Heart e Tartaros, tranne io e Cubellios".
Nominare quel nome gli fece incrinare per un attimo la voce.
"Il tuo serpente?", gli domandò Lucy.
"Sì, ma dopo otto mesi di fughe spericolate, Artemis ci trovò e...".
Lasciò la frase a metà, con gli occhi che diventavano sempre più lucidi.
"Artemis era troppo potente per me; sfruttò il mio punto debole - quello di non riuscire a parare gli attacchi imprevedibili - e mi batté alla fine...ma invece di finirmi uccidendomi all'istante, seppellì Cubellios sotto a un mucchio di macerie così fitto che, quando mi misi a cercarlo, non lo trovai...".
Si lasciò andare nel pianto, dimenticandosi di non essere solo; quella era la seconda volta che Natsu lo vedeva piangere, e anche la motivazione della prima volta era legata al suo serpente. Il suo affetto che provava per Cubellios non poteva essere paragonato a una semplice relazione tra animale domestico e padrone, ma un vero rapporto di amicizia nata in giovane età. Erik si asciugò gli occhi e proseguì, raddrizzando la voce.
"Dopo quello scontro, mi rifugiai in una locanda a circa trenta chilometri da qui. Fu lì che mi fu consigliato di andare a Magnolia, dove sapevo che lì c'era Fairy Tail e quindi chiedere aiuto".
Concluse con un sospiro.
"Ma perché tutto questo?" domandò Erza "Perché sterminare quasi tre gilde?".
"Titania..." le rispose Erik "tu sai bene che Oraciòn Seis, Grimoire Heart e Tartaros formano l'alleanza Balam".
"Sì, e allora?", chiese Natsu.
"Noi tutti siamo collegati da un legame siglato con un patto di sangue: se tutti i membri vengono uccisi o solamente sconfitti da una sola persona, si attiva la Preghiera Nera".
"Ovvero?".
"Una preghiera che, recitata nelle vicinanze del rifugio, è in grado di aprirlo a coloro che non appartengono all'alleanza. Lì custodiamo l'Arma Proibita".
"Cos'è?", chiese Lucy.
"Una spada che è in grado di assorbire l'anima della vittima a ogni colpo mortale; fatto ciò, la vittima diventa un burattino nelle mani di colui o colei che l'ha uccisa. Inoltre, la spada è in grado di dare le anime che contiene in cadaveri, donandoli delle vite altrui".
L'aria divenne tersa e pesante, come se qualcuno avesse calato sulle loro teste delle coperte così pesanti da far caldo anche in inverno; i presenti si zittirono, ognuno rinchiuso nella propria mente.
"Se dici così" disse Natsu "allora dobbiamo andare al rifugio e prendere quest'arma".
"Temo sia troppo tardi" gli rispose Erik "la Preghiera Nera si attiva all'istante, quindi Artemis ha avuto tutto il tempo per prenderla".
"Ma quale sarà il suo scopo?", si domandò Lucy.
"Questo non lo so" le rispose Erik "ma è di vitale importanza trovarla alla svelta".
"Noi non possiamo fare niente al momento" disse Makarov "per adesso possiamo farci aiutare solo dalle autorità, almeno fino a quando non troveremo qualcosa di significativo che ci aiuti a trovare Artemis".
Per la prima volta Natsu era d'accordo per un piano simile, quando normalmente l'avrebbe ribadito con un bel no. Esaminò la gilda con lo sguardo: tre quarti dei membri sembravano indifferenti, Erza e Gray erano pensierosi, Lucy sembrava preoccupata, mentre Erik...nei suoi occhi Natsu lesse una rabbia a lungo contenuta, e una parola che lo tormentava ma lo rassicurava allo stesso tempo: vendetta.
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To The Stars ~Nalu~
FanfictionL'amicizia tra la maga stellare Lucy Heartphilia e il Dragon Slayer di Fuoco Natsu Dragneel si è intensificata molto nel corso del tempo, trasformandosi in un qualcosa di più. Il loro amore verrà messo alla prova quando, un mese dopo la sconfitta de...