21º Di nuovo a casa

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Goth si avvicina a Palette, appoggia le mani sul lettino, lo guarda bene negli occhi e gli sorride.

Goth: «Sì, Palette. Io... sono la tua fidanzata.»

Non c'è la fai, sbotti contro di lei urlandole addosso e prendendola per la felpa.

«BUGIARDA!»

La scuoti con cattiveria urlandole ancora contro.

«BUGIARDA BUGIARDA BUGIARDA! IO MI FIDAVO DI TE, COME PUOI FARCI QUESTO?!»

Anche lei inizia ad arrabbiarsi e ti urla contro di risposta, cercando di farti smettere di strattonarla.

Goth: «QUESTO È QUELLO CHE TI MERITI PER AVER CERCATO DI PORTARMI VIA PALETTE! Noi stavamo tanto bene insieme, ormai era tutto già fatto, ma poi sei arrivata tu a rovinare tutto! Hai idea di come IO mi sia sentita almeno?!»

La spingi via di cattiveria, senza smettere di urlare.

«Lui ha scelto ME! Se tornasse a ricordare tutto, cosa pensi che penserebbe di te? Io lo so, TI ODIEREBBE! Perché tutto quello che stai facendo è contro la SUA volontà!»

Goth: «Beh, forse in passato ha scelto te, MA ORA HA SCELTO ME! ME! E scommetto che se un giorno riavrà la sua memoria mi RINGRAZIERÀ PER AVERTI FATTO TOGLIERE DALLA SUA VITA!»

Il vostro volume di voce cambia ripetutamente in base a ciò che dite, passando dal normale ad un volume molto alto.

«COME PUOI DIRE UNA COSA DEL GENERE E CREDERCI PURE DAVVERO?! Lui mi amava e so che dentro di sé mi ama ancora! Tu gli stai solo bendando la vista e portandolo con te a tradimento, NON LO CAPISCI CHE LUI NON TI VUOLE?!»

Science si era messo a cuccia in un angolo, tenendosi la testa e continuando a ripetere "scusa" all'infinito. Era disperato e stava avendo un attacco di panico, ma nessuno si stava curando di lui in quel momento.

Palette vi guardava confuso e spaventato dal vostro comportamento. Non capiva, non riesco a ricordare molto, e non sapeva che fare.

Ad un tratto si tiene stretto stretto al lettino e con un colpo secco si mette seduto con le gambe fuori, cercando di spingersi in piedi.
Dopo qualche tentativo ci riesce e cerca di venire verso di voi, tenendosi al bordo del lettino per non cadere.

«CALMATEVI, PER FAVORE!»

Voi continuate a discutere senza neanche prenderlo in nota, così lui si gira verso Science e chinandosi appena gli mette una mano sulla spalla.

Science gira di scatto la testa verso di lui e lo guarda con il viso bagnato.
Palette gli annuisce sorridendo lievemente e Science ricambia il sorriso.

Lo scheletro si rialza e va davanti al lettino, tenendosi però ancora ben stretto.

«EHI, TACETE UN ATTIMO!»

Vi girate a guardarlo ancora con l'espressione incazzata, ma appena notate il suo viso triste e spaventato, tornate subito ad acquisire una faccia sorpresa e con un accenno triste. Probabilmente avevate esagerato.

Palette guarda prima te, poi Goth. Fa qualche passo avanti verso di lei tenendosi ancora stretto al lettino; vedi che pian piano stacca la mano ed è pronto a lanciarsi tra le sue braccia, ma tu lo precedi.

Fai uno scatto in avanti e lo abbracci forte, stringendolo con tutta la tristezza che hai nel cuore. Ti senti gli occhi lucidi e una stretta alla pancia.

«T-ti prego... non andare da lei... per favore...»

Goth rimane immobile a guardarvi; stringe i pugni, ma non fiata.

•Una storia dipinta da diversi colori•           (ℙ𝕒𝕝𝕖𝕥𝕥𝕖 𝕩 ℝ𝕖𝕒𝕕𝕖𝕣)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora