29º Prigioniera

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Qualche ora dopo, ti svegli di nuovo.
Sembra un incubo.

Ancora quelle pareti bianche, ancora quella luce accecante...

Ma questa volta non sei sola, o almeno non con quelle voci.
Qualcuno ti sta scuotendo e sta chiamando il tuo nome sempre più forte, finché tu non riprendi i sensi.

Sei distesa con la testa appoggiata alle gambe di qualcuno.

Apri lentamente gli occhi, ma subito cerchi di coprirteli per la troppa luce; però due mani scheletriche ti prendono i palmi e li stringono forte.

???: «È sveglia, è sveglia!» annuncia la persona al disopra di te con fare sorpreso.

Quando metti a fuoco la visuale vedi sopra la tua testa quella di uno scheletro particolare che già avevi visto: è Gradient, il figlio di Ink ed Error.

«C-cosa sta...?» balbetti, piuttosto confusa.

Lui ti stringe ancora di più le mani e abbozza un sorriso.

Gray: «È tutto okay, stai tranquilla, sei con noi ora.»

Ti guardi attorno: è vero, non siete soli.

Non conosci ancora nessuno dei qui presenti, ma quasi tutti sembrano guardarti con curiosità o paura. A prima vista appaiono loquaci, di certo non dei possibili nemici.

??: «Sta meglio ora? Sembrava messa così male prima, poverina!» dice preoccupato un'altro scheletro macchiato di mille colori, guardandoti.

Gray: «Sì, si sta riprendendo.»

Poi Gradient si gira verso di te sorridendo.

Gray: «Lui è Splatter, è un fratello Blueprint.»

Splatter: «Piacere!» e si china verso di te allungando una mano.

Tu ti siedi e poi ancora sorpresa e scossa gli allunghi la mano tremante, facendotela stringere dal piccolo scheletro vivace.

«M-Ma dove si-...» domandi piano, guardandoti intorno, e vedendo una gabbia con sbarre blu e glitchate: «-...siamo?»

Gradient sospira.

Gray: «Alzati, ti spiegherò tutto io...»

Così ti aiuta ad alzarti e una volta in piedi, con espressione triste, ti spiega in breve come stanno le cose.

Gray: «Ora penso non sia qui, ma è Error che ci tiene prigionieri. Non sappiamo il suo piano, ma ha detto che vuole prendere tutti i figli di Ink. Non ci ha detto nemmeno perché ha preso te, visto che sei un'umana e certamente non una figlia del protettore, eppure l'ha fatto...»

??: «Ti sei dimenticato di dire che non sappiamo nemmeno come uscire da qui, fratellino. Le barre sono indistruttibile e i nostri poteri sembrano essere inutili in questa dannata gabbia.» obbietta una voce vicino a voi, che riconosci subito senza nemmeno pensarci troppo.

«Paperjam?» ti giri verso di lui, notando la sua espressione accigliata.

Gray: «Oh, allora ci sei anche tu Pj! Scusa, non ti avevo notato.»

Pj: «Tranquillo, manco io a dir la verità! In ogni caso, come va T/n? È da un po' che non ci vediamo.»

Lo scheletro dagli occhi rosei ti si avvicina sorridendo e appoggia una mano sul suo fianco destro.

«N-Non pensavo di vedere anche te qui!» dici sorpresa: «Comunque non tanto bene... da, beh, come puoi immaginare.» e ruoti lo sguardo.

Pj: «Lo so, qui è un casino.» e sospira, girando la testa da un lato.

•Una storia dipinta da diversi colori•           (ℙ𝕒𝕝𝕖𝕥𝕥𝕖 𝕩 ℝ𝕖𝕒𝕕𝕖𝕣)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora