16° Insieme anche nella morte

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/ATTENZIONE: Questo capitolo contiene un alto NON FreshxPaperjam, se siete amanti sfegatati della ship allora non leggetelo, ma se resistete consiglio la lettura perché, a parer mio, questo capitolo è molto bello e toccante./ 






«Paperjam... ha il virus di Fresh.»

Devi appoggiarti al tavolo per non cadere a terra.

Porti una mano alla fronte e l'altra alla bocca scuotendo prima piano, poi forte la testa.
Ti senti il vomito e la testa ti gira, sempre di più.

Tua... è tutta colpa tua...

SOLO COLPA T U A.

Non ce la fai.

Corri in bagno e provi a vomitare, ma invano. La pancia ti fa male, ma non si posso vomitare i sensi di colpa.

Palette ti soccorre aiutandoti e riesci a vomitare. Ti senti quasi meglio.

Dopo esserti ripresa un attimo Palette ti porta dell'acqua con lo zucchero segregandoti nella cucina, in modo che i bambini non si accorgessero di nulla.

«Ecco, prendi.»

«G-grazie...»

Afferri il bicchiere e bevi l'acqua lentamente sentendo un'improvviso piacere di fresco alla gola: l'acqua era bella fresca.

Ti riprendi un attimo appoggiando la testa allo schienale della sedia.

«Vuoi che ti porto in salotto così che tu possa distenderti per bene?»

«No no, ora sto meglio, grazie. Non ti saresti dovuto preoccupare così tanto per me, è stato solo un colpo sorprendente, tutto qui.»

«Beh, non era neanche un colpo così leggero. Sò che era venuta alla mia festa, quindi deve essere stato sicuramente quello.»

«Già...»

Abbassasti la testa, pensierosa.
Non riuscivi a capire... non riuscivi a collegare le cose.

Lei stava tanto bene prima, che le sia venuta tutto d'un colpo in qualche giorno?

Ma se lei è infetta... vuol dire che anche gli altri lo sono? Anche... tu? E Palette? E Omni? E IL BAMBINO?

«P-P-Palette?!»

Lui era ancora in piedi appoggiato ad una parete.

«Mmmh?»

«Ma quindi... siamo tutti infetti?!»

Lui ti guarda sorpreso, ma comunque muove entrambe le mani in segno di negazione.

«Oh, no no no! Tranquilla, non siamo tutti infetti, penso che solo Paperjam lo sia. Tranquilla, staremo bene!»

«E tu come fai ad esserne così certo?!»

La tua voce aveva un pizzico di asprezza a causa della tua agitazione. Non ti sentivi più in te.

«E-ecco...»

Lui si porta una mano dietro la testa trovando difficoltà a dire qualcosa.
Dai la colpa alla sua probabile positività.

«So che vuoi essere il più positivo possibile, ma qui io sono seria. Se noi fossimo infetti-»

«So perché è impossibile che siamo infetti.»

Ti interrompe bruscamente, cercando di usare un tono di voce deciso.
Tu alzi un sopracciglio incredula.

•Una storia dipinta da diversi colori•           (ℙ𝕒𝕝𝕖𝕥𝕥𝕖 𝕩 ℝ𝕖𝕒𝕕𝕖𝕣)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora