26º Ti odio!

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«E come potrei scordarmi della mia unica fidanzata?»

Quelle lievi parole ti uccidono, ma in senso positivo. È come se tutti i pesi che avevi sul cuore si dissolvessero e al loro posto comparissero delle ali di seta. Ti sentivi leggera, libera...

«Tu... o-oddio oddio...»

Non riesci a dire a parole ciò che senti, così decidi di esprimerti abbracciandolo forte forte.

Lui ridacchia ricambiando l'abbraccio, mentre qualche lacrime scende dai vostri volti.

«Hehe, t-ti sono mancato?»

Gli rispondi di botto, come se avessi già la risposta pronta.

«Diamine se mi sei mancato Palette, non riuscivo più a vivere senza uno come te...»

Lui ridacchia nuovamente, ma questa volta per nascondere l'imbarazzo.

«Lo stesso vale per me, è stata una tortura ricordarsi di avere dei legami con te, ma non poter ricordare quali e non poter risentirli. Mi sei mancata da morire, T/n. Scusami, scusami immensamente.»

«E per cosa? Infondo non è stata mica una tua scelta cadere e dimenticarti tutto.»

Pian piano lasci l'abbraccio e ti giri verso di Goth.

«...però di qualcuno è stato, vero Goth...?»

Lei, che prima guardava altrove rifiutandosi di commentare, gira il capo verso di te continuando a mantenere però uno sguardo freddo.

Anche Palette la guarda, ma lui in modo triste, quasi malinconico.

«È stato orribile ciò che hai fatto, lo sai Goth? Fingere di essere la mia ragazza, solo perché eri gelosa di T/n... come hai potuto farci questo?»

Palette sembra essere profondamente ferito dal comportamento di Goth, ma lei non ci fa una piega.

Goth: «E anche se fosse? Se tornassi indietro non cambierei comunque la mia scelta.»

Non ce la fai, senti il cuore esplodere.

A grandi passi vai verso di lei mostrando una piena espressione di ira, ma lei rimane comunque ferma con l'espressione gelida e insensibile.

Palette ti chiede di fermarti, ma tu non lo ascolti: devi mettere la parola fine a questa storia.

Ti avvicini, passo dopo passo, finché non siete una davanti all'altra.
Allunghi un braccio, apri la mano, e...

Le dai uno schiaffo in piena faccia.

«Atteggiarti da dura non ti fa apparire meno nel torto Goth, ti fa solo sembrare più puttana.»

È da tanto, troppo tempo che vuoi dirglielo e finalmente hai trovato il coraggio e il momento adatto per farlo.

Tutti rimangono di stucco: non si aspettavano un'azione del genere, da te poi.

Diciamo solo che tu sei piuttosto fiera della tua azione e se tornassi indietro nemmeno tu la cambieresti.

Pure Goth rimane senza parole, ma questa sua espressione rimane solo per una decina di secondi, infatti dopo sorride rigirando il capo verso di te.

Goth: «Heh, spero tu ne sia soddisfatta. Mi hai sconfitto due volte e io solamente una.»

Fa un passo avanti verso di te mostrandoti un sorriso quasi perfido.

Goth: «Ma alla fine la vittoria sarà comunque mia.»

Non hai la minima intenzione di farti scoraggiare o spaventare da lei, così anche te ti avvicini e protraendoti in avanti fai quasi scontrare i vostri crani.

•Una storia dipinta da diversi colori•           (ℙ𝕒𝕝𝕖𝕥𝕥𝕖 𝕩 ℝ𝕖𝕒𝕕𝕖𝕣)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora