24º Ricordi persi

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«Ti va... di parlare un po'?»

Ti giri verso di lui sorpresa dalla sua domanda e incrociando il suo sguardo; annuisci senza accennare nemmeno un lieve sorriso: preferisci rimanere seria.

«Certo.»

Lui torna a guardare davanti a sé e tu fai lo stesso. Eri un po' in ansia, ma non volevi mostrarlo.
Ci sono alcuni piccoli attimi di silenzio, ma subito Palette si decide a rivolgerti la parola.

«Volevo parlarti di ciò che era successo con Science.»

Senti come una stretta al cuore. Hai paura di ciò che stia per dirti e hai paura che possa decidersi a cacciarti definitivamente dalla sua vita, ovviamente più di quanto già non abbia fatto.

Stringi i pugni e fai calare un po' la testa: hai paura, non puoi nasconderlo. Ma devi farti coraggio, lo sai. Non puoi mollare ora.

«Io... b-beh... scusami T/n, mi dispiace.»

Alzi di colpo la testa e la giri verso di lui scrutandolo sorpresa, ma lui non ricambia il tuo sguardo, anzi, lo tiene basso e triste.

«Mi dispiace davvero tanto per come mi sono comportato, ma comprendimi, non ricordavo e ancora tutt'ora non ricordo molto, ma capisco da me di essere stato davvero cattivo nei tuoi confronti. Scusami.»

Ti guarda lievemente con aria veramente dispiaciuta.
Tu ricambi lo sguardo scrutandolo come se volessi leggergli la verità. Sta mentendo o è veramente dispiaciuto?
Non sai che pesci prendere, così decidi semplicemente di perdonarlo.

«Non importa Palette, sta tranquillo, anche se ci sono rimasta parecchio male posso capirti. Ho sempre saputo che non era colpa tua.»

Gli sorridi e lui sembra capire e sorridere lievemente a sua volta.

«Ti ringrazio. Però...»

Guarda per terra muovendo avanti e indietro piano piano le gambe a penzoloni.

«...ancora non ricordo nulla di te. Goth mi ha detto solo cose cattive a tuo conto e non voleva che noi ci vedessimo mai più. Ho subito capito che c'era sotto qualcosa, anche se non l'avevo mai vista così gelosa. Mi ha anche sorpreso il gesto di Fell!Palette, solitamente non si comporta mai così, fa solo le cose per se stesso. Sai come mai è venuto da noi?»

Rifletti un attimo sulle sue parole, anche se sono cose che già sapevi. Goth è la solita stronza, eppure non è questo quello che ti turba di più, ma la sua domanda finale. Cosa puoi dirgli? Devi rispondergli, ma non sai se riferirgli la verità o una bugia.

Probabilmente avrebbe capito, ma avrebbe anche potuto dirlo a Goth. Devi decidere: fidarsi o non fidarsi?

«Ecco, in realtà so solo che desiderava fare pace con Goth, non so molto altro. Anche se è stato molto gentile a riportarmi qui.»

Sorridi muovendo anche te le gambe avanti e indietro e guardando la città poco illuminata.

«...in che senso? Se posso chiedere...»

Senti che ti guarda, ma tu non ricambi lo sguardo.

«Beh... quando Ink mi ha riportato a casa sinceramente ero molto triste e mi ero pentita di aver accettato di ritornarci, ma oramai era troppo tardi e non avevo nessun mezzo per tornare qui. Però un po' di tempo dopo Fell!Palette, avendo saputo di ciò che era successo, ha deciso di venire da me e mi ha chiesto se volevo tornare qui. Ovviamente ho accettato. È stato davvero gentile da parte sua, non lo ringrazierò mai abbastanza.»

Sorridi, anche se dentro di te si scatena un lieve pensiero negativo: non lo aveva fatto per te, ma probabilmente più che altro per se stesso. Desidera Goth e senza di te non potrà mai prendersela, quindi alla fine non era stato chissà quale gesto eroico.

•Una storia dipinta da diversi colori•           (ℙ𝕒𝕝𝕖𝕥𝕥𝕖 𝕩 ℝ𝕖𝕒𝕕𝕖𝕣)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora