Ai o kimete hīrō (Eroi con amore)

NANA

Yuka era in infermeria con un terribile mal di testa 'quel coso stava per aprirmela in due' pensò la ragazza. Già infatti quella mattina il prof Aizawa li aveva portati alla USJ dove avrebbero dovuto tenere un allenamento per sapersi gestire in situazioni di crisi ma prima che potessero fare o dire qualcosa dei villain erano arrivati e li avevano attaccati. Yuka aveva combattuto con le unghie e con i denti ed era stata anche abbastanza brava ad usare il suo quirk che consisteva nel rendere le componenti del suo corpo incorporee,come se fossero fatte di aria.L'unica cosa che non poteva rendere incorporea era la testa ed era proprio ad essa che aveva mirato quel coso con il cervello in bella mostra. Un'altra fitta colpì la testa della ragazza che istintivamente si portò una mano nel punto dolorante quando dalla porta entrarono i suoi compagni preoccupati che si rilassarono quando videro che era sveglia "Come stai? " chiese subito Kirishima "Bene Eijiro grazie" rispose sorridendo felice di vedere che i suoi compagni erano stati in pensiero per lei. Una volta appurato che stava bene iniziarono a parlare dell'accaduto elogiandola anche per il suo coraggio,quando la porta dell'infermeria si spalancò rivelando Miyoko che corse ad abbracciare l'amica stringendola in un abbraccio spacca ossa di quelli tosti mentre diceva "O mio dio Yuka per fortuna stai bene!! " "Eravamo così in pensiero" aggiunse poi la voce di Reiko che era entrata con più calma rispetto alla mora "Quando abbiamo saputo ciò che era successo ci è venuto un mezzo infarto" disse ancora Miyoko che continuava ad abbracciare Yuka che si staccò per guardare l'amica dritta negli occhi  "Sto bene Yoko-chan come puoi vedere" poi guardò Reiko sorridendo e l'amica ricambiò, poi Miyoko si girò e vagò con lo sguardo serio e furioso tra i ragazzi della 1A e quando i suoi occhi cioccolato incontrarono una chioma rossa gli si scagliò contro dicendo "E tu stupido tizio dai capelli assurdi che cosa ti avevo detto?  Eh?  Dovevi stare attento che non le succedesse niente e vedo quanto lo sei stato!! " era davvero furiosa tanto che aveva stretto la sua mano creando intorno ad esse una palla di elettricità bluastra che avrebbe scagliato dritta in faccia a  Kirishima se non fosse intervenuta Reiko che afferrandogli il polso dicendo con voce seria "Miyoko non essere sciocca non è certo colpa di Kirishima se Yuka è un incosciente e si è fatta male! " la mora si fermó e abbassando la mano sospiro pesantemente guardando poi il ragazzo dicendo "Beh scusa è che non sono brava a gestire le emozioni negative,perdonami" poi gli occhi di lei caddero sulla figura di Todoroki che la guardava con i suoi freddi occhi bicolore e lei si senti andare in fiamme dall'imbarazzo per la scenata che aveva fatto e così si affrettò a lasciare la stanza il più velocemente possibile. Reiko non la seguí sapeva che Miyoko aveva bisogno di stare un po per conto suo così si concentrò su Yuka rivolgendole alcune domande e si fece raccontare cosa era successo complimentandosi poi con tutti i ragazzi per il coraggio che avevano dimostrato e regalando uno dei suoi dolci sorrisi, inutile che dire che un certo ragazzo rimase affascinato. "Scusa Reiko ma che Quirk hai tu?" chiese Kaminari curioso la ragazza "Disse beh il mio Quirk  consiste nel lanciare dei raggio laser dagli occhi è un'unicità utile soprattutto negli incontri a distanza" dai ragazzi si levò un mormorio di stupore "Invece mi pare di capire che la ragazza di prima abbia lo stesso Quirk di Kaminari" disse una ragazza dai capelli corti neri con le orecchie che sembravano delle cuffiette "Gli può assomigliare,ma in realtà Miyoko non ha l'ettricitá dentro di se come Denki,ma la genera dato che il suo Quirk è basato sull'energia " questa volta era stata Yuka a rispondere in quel mentre Reiko si alzò e disse "A proposito di Miyoko meglio che vada a cercarla è quasi ora di tornare in classe" "Già che aveva?sembrava così scossa " chiese Yuka l'amica la guardò e disse "Sarà lei a dirtelo"  poi se ne andò via salutando gli altri.