•19 Capitolo•

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Sono appena tornata a casa e devo dire di essere veramente esausta. Ho camminato tantissimo oggi, non ho avuto neanche il tempo di mettere qualcosa sotto ai denti. Credo di essere sola in casa, cosicché mi dirigo in cucina per prepararmi qualcosa di veloce e andare a letto. Negli ultimi tempi mangio di meno, quasi non mi riconosco più. Mi preparo un tost che finisco quasi subito e mi incammino su per le scale per andare nella mia stanza. Intravedo Bibi uscire dalla stanza di mio fratello, le vado incontro e la prendo in braccio. Quanto adoro stringerla al mio petto e sentire questa bellissima sensazione di calore propagarsi in tutto il corpo.È la mia famiglia, tutto quello che credo mi sia rimasto. Sto per entrare nella mia stanza quando una voce mi blocca.-Senti, vorrei chiederti scusa. Non dovevo comportarmi in quel modo.-
-Tranquillo, non devi scusarti per cose che  non mi riguardano.- dico guardando dritto davanti a me. -Louise, vorrei parlarti.-
- Per dirmi che cosa? Per umiliarmi ancora? Per farmi sentire inutile? Non me lo sarei aspettata da te, mai avrei pensato saresti caduto così in basso. Io ti volevo bene, ti avrei sostenuto sempre e ti avrei protetto da qualunque cosa avrebbe cercato di ferirti. Non me lo meritavo, non meritavo il tuo odio. Non merito tutto ciò che sto passando. Era così bello averti accanto, abbracciarti per sentire il battito del tuo cuore. Con te sentivo di non essere sola. Capisci cosa intendo? Capisci che mi hai fatto del male?  Che hai distrutto il nostro rapporto?- dico accasciandomi a terra e piangendo così forte da farmi male la testa. -La differenza tra me e te Luoise sta nel semplice motivo che io non ti voglio bene. Io ti amo. Ho cercato di nasconderlo, di superarlo ma non ci riesco. Più ti evito e più sento di perderti, ma è proprio quello che non voglio. Lo so che tutto questo è sbagliato. Lo so che ti sto facendo soffrire. Ma come posso fare? Sono giorni che non dormo, sono giorni che non faccio altro che pensare a te, a come ti sto trattando, sono un idiota lo so benissimo. Fuggivo per sfuggire alla realtà, da ciò che provo per te.- sto tremando, letteralmente. - Per favore, di qualcosa.- lo vedo inginocchiarsi e guardarmi con gli occhi sull'orlo del pianto. Che dovrei dirgli? Mi ama? Come può amarmi? Sicuramente non sa quello che sta dicendo. Le lacrime continuano a scendere sulle mie guance come fossero lava incandescente. Lo vedo avvicinare una mano e posarla sul mio volto per asciugare  alcune delle lacrime che scendono senza sosta, poi d'un tratto si avvicina col viso fin quando non fa combaciare le sue labbra con le mie. All'inizio lo sento un pó incerto, subito dopo mi afferra il viso con entrambe le mani portandomi così vicino a se che fatico a restare nella posizione in cui mi trovo. È un bacio così pieno di disperazione, punti interrogativi, rabbia e tristezza. Mi avvicina sempre di piú a se come se avesse paura di perdermi. Mi lascio trasportare dal bacio tanto da dimenticarmi di tutto. Mi mette a cavalcioni su di lui continuando a baciarmi, mentre le mani sono giá tra i miei capelli e le mie tra i suoi. Non so cosa stiamo facendo e soprattutto perché. È assolutamente sbagliato tutto questo. Io ho Elias. Io voglio Elias. Decido di porre fine al bacio e lo vedo allarmarsi. -Adrien, non posso dirti di amarti, sarei  scorretta ma soprattutto falsa. Il bacio è stato bellissimo, tu sei bellissimo, tutto con te è bellissimo peró io non posso essere per te quello che tu vuoi che io sia. Mi hai vista bene?- dico con voce tremante e cercando di essere credibile. Perché rivelarmi i suoi sentimenti soltanto adesso? Se lo avrebbe fatto prima forse io avrei potuto anche ricambiare ma adesso è troppo tardi. Io sono cambiata come anche lui d'altronde. Abbiamo preso strade diverse che hanno fatto si che ci allontanassimo. C'è stato un periodo in cui provavo per lui qualcosa di forte, qualcosa di simile all'amore. Però ora tutto è così complicato. - Sei cosi bella sai? Sei stata l'unica in grado di farmi dimenticare la morte dei miei. Di farmi uscire da quel vuoto immenso che provavo dentro di me. Non ti sto chiedendo di metterti con me ma non riuscivo più a trattenermi, a reprimere i sentimenti che provo per te. Ho utilizzato anche la tua migliore amica facendovi litigare e non posso perdonarmelo. Sono stato così ..cosi..- non lascio che termini la frase che mi avvicino al suo viso per rilasciare un piccolo bacio all'angolo delle sue labbra, poi lo guardo negli occhi ed è come se il tempo si fosse fermato. Ci guardiamo per un pó, sensa dire niente perché si sa che a volte il silenzio vale più di mille parole. -Ti perdono.- dico soltanto questo, mi alzo ed entro nella mia stanza chiudendomi la porta alle spalle. Dopo un tempo che sembra infinito lo sento alzarsi ed allontanarsi, soltanto adesso sto iniziando a riflettere sull'accaduto. In un certo senso ho tradito sia Elias che Sara, come potrò far finta di niente? E con Adrien come dovrò comportarmi? Non ci sto capendo nulla. Faccio avanti e indietro, devo trovare una soluzione. Apro la porta della mia stanza e vado in quella di mio fratello. È coricato sul suo letto, piano piano mi dirigo verso di lui e mi corico al suo fianco come facevo una volta cingendolo per la vita. Lo sento irrigidirsi e sospirare.-Tra di noi le cose come andranno da adesso in poi?- domando timida, timorosa della reazione che potrebbe avere. - Andranno come sono sempre andate, Louise. Io non sono arrabbiato con te, non lo sono mai stato. Era soltanto una farsa che ho deciso di inscenare per allontarmi da te, ma non ha funzionato. Se non posso averti come la mia ragazza almeno voglio averti come mia sorella. Per me sei una parte importante della mia vita e ho deciso che non puoi uscirne. Ti chiedo davvero scusa e soprattutto di non dire niente di tutto questo a Sara, ne rimarrebbe distrutta. Cercherò di portare avanti la nostra relazione perché vedo che lei è davvero presa da me e non vorrei ferirla. Però i sentimenti che provo per te non cambieranno Louise, questo vorrei lo ricordassi. Vorrei ricordassi anche che qualunque problema tu abbia io ci sarò sempre, saró sempre al tuo fianco.- la voce gli sta tremando, sembra che da un momento all'altro si metta a piangere. Lo stringo più forte a me ascoltando tutto con gli occhi chiusi. -I..io ti a..mo così tanto- dice infine scoppiando in lacrime. Mi fa male il cuore vederlo così, come dovrei rispondergli? Ho paura di ferirlo o di poterlo illudere. - Lo so lo so Adrien, anch'io te ne voglio così tanto- dico infine stringendolo al mio petto, facendo si che ci ritrovassimo appiccicati gli uni agli altri. Lo guardo negli occhi lucidi, mi fa una tenerezza indescrivibile e non so per quale motivo decido di unire nuovamente le mie labbra alle sue. Lo vedo rilassarsi e sospirare nella mia bocca. Forse lo sto soltanto illudendo o forse sono così egoista da pensare soltanto a me stessa, ma in questo momento ho bisogno di sentirlo vicino a me, vicino non soltanto fisicamente. Lui approfondisce il bacio sempre di più, forse ha capito che sarà il nostro ultimo bacio, un bacio talmente pieno di sentimenti che fatico a reggere il suo passo. È bello baciarlo, mi trasmette serenità. È un bacio talmente diverso da quello di Elias, non dovrei pensare a lui adesso che sono con Adrien. Mi stacco da lui è lo guardo intensamente seguendo ogni sua minima azione. -Grazie, Louise. Era ciò di cui avevo bisogno in questo momento.-
-Anch'io ne avevo bisogno, credimi- ed è così che mi addormento, stretta tra le sue braccia proprio come facevamo una volta. 

Due cuori a metàDove le storie prendono vita. Scoprilo ora