•15 Capitolo•

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Pov Elias.
Non ho potuto fare altro. L'ho dovuto fare per lei. Per non ferirla nuovamente. Mi sono accorto di come mi guardava e di come aveva paura. Mi fa sentire schifosamente male tutto ció. Afferro i miei capelli ed inizio a tirarli. Siamo così simili io e lei che non riesco ad evitare di sentirmi maledettamente in colpa. Non voglio che lei inizi ad odiarmi. Ho bisogno del suo aiuto per uscire da questo buio che mi opprime da parecchio tempo. Ricordo bene il giorno in cui tutto ciò ebbe inizio, ricordo ogni singolo dettaglio purtroppo. Soltanto poche cose sono rimaste confuse ma grazie ad un aiuto esterno sto cercando di ricostruirle. Ogni notte gli incubi mi divorano lasciandomi privo di respiro ma soprattutto privo di speranza per una vita diversa da quella che sto vivendo adesso, almeno era ciò che pensavo fin quando non la vidi. Non so cosa mi abbia colpito di lei ma posso dire che ha catturato il mio interesse, la mia voglia di conoscere altro su di lei, scoprire ogni minima cosa. Quella volta in cui si lasció baciare una scintilla si accese dentro me e non voglio mentire sul fatto che mi aveva scosso parecchio ma la sensazione era così bella che non potei evitare di continuarla a baciare ed a volerne sempre di più. Non mi era successo mai una cosa del genere nonostante le diverse ragazze che avevo avuto. Che cosa bizzarra, ho cercato sempre di mantenere le distanze da tutto e da tutti ma con lei nn posso farcela, mi fa sentire fin troppo bene per lasciarla andare. Mi alzo ed inizio ad andare avanti e indietro per la stanza cercando una soluzione, ma il vuoto ha la meglio su di me. Potrei chiamarla? Scusarmi? Confessarle ciò che mi assilla la mente? Non so cosa fare. Forse dovrei andare a farmi un giro in macchina per schiarirmi le idee. In quest' ultimo periodo ho abbandonato per un po' gli studi cercando di stabilizzare i miei attacchi come mi aveva riferito il mio psicologo ma non credo stia funzionando. Sono già sul sedile pronto ad accendere il motore quando sento il cuore iniziarmi a battere sempre più velocemente, segno di una crisi che sta per arrivare. La mente inizia a confondersi e il respiro diventa più affannoso, sto sudando in freddo cercando di prendere boccate d'aria per tranquillizzarmi ma è tutto così inutile che do un colpo sul volante attirando l'attenzione di alcuni passanti. Qualcosa sta iniziando a cambiare in me, nn faccio in tempo a ritirare la mano che vedo il buio più profondo.

Due cuori a metàDove le storie prendono vita. Scoprilo ora