"Scusa... Ci, ci conosciamo?" Chiesi per non sembrare troppo strana.
"No, hai ragione. Sono Jeremy e tu sei...?"
Aveva quel sorriso che ti rallegra anche una delle più tristi giornate.
"Emily. Sono... Nuova." Dissi indecisa.
Lui sorrise stringendomi la mano "nuova? Che corso frequenti?"
"Oh no! Non in questa scuola, sono solo nuova in città. Tutto qui." Mi rigirai velocemente le dita in modo così nervoso che lui se ne accorse.
"Wow, sei così nervosa che mi metti a disagio." Ridacchiò e io, come una stupida, chiesi scusa per quasi cinque volte il ché rese Jeremy ancora più divertito.
"Tranquilla, era una battuta." Rise appoggiando una mano sulla mia spalla.
"Bene, io devo andare." Dissi. Mi chiesi che stavo facendo, avevo davanti l'amore della mia vita e stavo mandando tutto all'aria.
"Ehi, che scuola frequenti? Beh, se non hai già finito intendo."
"Ehm, si. Si io ho già finito. Sto... Cercando lavoro." Mi inventai tentando di essere convincente.
"Ah... Beh, che ne dici se questa sera ti porto a vedere un po' la città? Sperando che non mi chiamino proprio per il nuovo film." Sbuffò.
"Sei un attore?"
"No. Cioè, ci sto provando ma non sembra andare molto bene." Spiegò leggermente abbattuto.
"E per che film è che hai fatto il provino?" Domandai concentrata.
"Senior Trip."
"Oh, ti chiameranno sicuramente." Sorrisi sapendo che il film sarebbe uscito nel 1994 e che lui era proprio il protagonista.
Sarebbe stato il film che lo avrebbe fatto notare e diventare una stella di Hollywood.Mi guardò divertito, non sapendo che io so molte più cose di lui. Io sorrisi e accettai la gita che avrei fatto quella sera. Mi salutò con un cenno della mano, sistemandosi i jeans strappati.
Io mi voltai e feci qualche passo per poi sbattere contro una persona. Alzai lo sguardo, incrociando due occhi ghiaccio indimenticabili.
"Jason." Dissi ma poi mi coprii la bocca.
"Ci conosciamo?" Domandò confuso.
Era davvero affascinante, un po' biondino e sicuramente più giovane. Ma non mi aveva detto di essere un attore, non me lo aveva proprio detto.
"Tu non... Non sarai un attore." Blaterai tra me e me.
"Come scusa? Ma tu chi sei uh?" Si scaldò evidentemente guardandomi come se fossi un alieno.
Mi sentii in pericolo, non sapevo perché ma avevo fatto una cazzata enorme e mi sarebbe costato il viaggio se non fosse arrivato qualcuno.
"Vieni via da qui."
Mi voltai verso la persona che mi aveva preso per il braccio e mi aveva trascinato fuori dal gruppo di studenti.
Era Jason, il Jason cinquantenne."Che ci fai qui?" Chiesi confusa.
"Ti salvo dalle cazzate che immaginavo avresti fatto." Disse continuando a trascinarmi via da lì.
Ci fermammo dietro un albero, abbastanza distante da dov'era la scuola. Lo guardai confusa ma allo stesso tempo sconvolta dall'aver visto un giovane Jason e ad averlo demoralizzato.
"Hai già cambiato il futuro, complimenti." Incrociò le braccia al petto passandosi una mano tra i capelli.
"Cosa? Io non..."
"Invece si. Io sono diventato un attore nel 1991, proprio quest'anno. Poi nel 2017 ho smesso e ho deciso di dedicarmi a me stesso." Spiegò leggermente imbarazzato.
"Jason io... Non lo sapevo! Come facevo a saperlo? E ora? Ora che succederà?" Iniziai a sclerare per la paura di non poter più rivedere il vecchio Jason.
"Facci amicizia, prova ad assecondarlo e a spingerlo a fare quel provino. Oppure noi due non torneremo più indietro e io svanirò e non mi ricorderò più di te." Spiegò.
Mi partì un mal di testa terribile che mi costrinse a sedermi alle radici dell'albero. Jason mi guardava, era sicuramente deluso.
Non riuscivo a guardarlo negli occhi, mi sembrava di aver ucciso qualcuno."Scusa." Sussurrai portandomi una mano davanti agli occhi. Non volevo vederlo mentre mi guardava finche piangevo.
Ma poi sentii le sue mani appoggiarsi sulle mie guance accarezzandomi dolcemente."Non è colpa tua, dovevo dirtelo. E se ti stai chiedendo perché non mi hai mai visto, è perché ho cancellato ogni mia traccia da attore. Sono Jason Clarke." Spiegò dandomi un leggero bacio sulla fronte.
"Non te ne andare, sei l'unico che sa del mio segreto." Dissi.
"Vieni con me, ho una sistemazione temporanea." Disse prendendomi per mano e trascinandomi verso la sua macchina.
In macchina Jason mi spiegò il perché di quella decisione e che subito non pensava avesse funzionato ma sembra che tutti si fossero dimenticati di lui efficacemente.
Avevo visto molti film con lui, ma me n'ero completamente dimenticata."Ecco qui, siamo arrivati." Sorrise fermando la macchina e scendendo insieme a me.
Era un appartamento carino, niente di ché ma giusto per non dare nell'occhio. Salimmo una rampa di scale e entrammo nell'appartamento.
"Ecco qui. Questo sarà il tuo appartamento."
"Aspetta, tu non rimani qui con me?" Chiedo preoccupata.
"Scherzi? Ho una vita nel 2018, ho già rischiato di incontrare il giovane Clarke. Non voglio rischiare ancora." Ridacchiò lanciandomi le chiavi.
"E come faccio se ho bisogno di te?" Domandai andandogli incontro.
Mi abbracciò dandomi un bacio sulla tempia "ho già pensato a tutto. Avrai un telefono particolare, basta che premi 1 e io arriverò il più veloce possibile ok?"
Annuii stringendolo ancora di più. Era diventato come il padre che non avevo mai avuto. Avevo bisogno di lui, ma come me l'ero sempre cavata da sola ce l'avrei fatta in ogni caso.
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IS THAT ALRIGHT?
FanfictionEmily ha 18 anni, vive in una semplice città vicino a Seattle e frequenta l'ultimo anno di liceo. Appassionata di cinema, ama alla follia il suo attore preferito, ossia Jeremy Renner. Sarebbe una ragazza come molte, se non fosse che ha la possibilit...