Capitolo 1

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"Mila, ma che hai?" domandò la mia migliore amica Dinah, distogliendomi dai pensieri.
Stavo fissando il paesaggio che mi mostrava la finestra del bar. In realtà non c'era molto da vedere.
"Uh, niente" mi misi composta e le sorrisi.
In quel momento arrivò il ragazzo con i due cornetti e i due caffè.
"Eccovi" li posò sul tavolino e io gli sorrisi.
"Grazie" dissi, mentre Dinah si era già catapultata sul suo cornetto.
"Ah ah brucio! Madonna santissima!" urlò Dinah dopo aver addentato il cornetto e mangiato un pezzo "Acqua, acqua!"
"Incendio!" urlai a suo gioco e tutti si girarono, così mi feci piccola piccola.
"Uh è passato" disse dopo qualche secondo e io risi perché sembrava una bambina "Allora" prese la tazza con quasi cavalleria e imitò una postura seria "Signorina Cabello, vuole dirmi cortesemente cosa le passa per la mente?" domandò con un tono serio e intellettuale da farmi quasi affogare con il caffè.
A differenza sua io aspettai che il cornetto si raffreddasse.
"Beh, stavo pensando che da quando mi sono trasferita qui a Miami una ragazza sembra provarci con me" dissi, affondando un dito sul cornetto per verificare se fosse ancora caldo, e menomale non lo fu, così lo presi aiutandomi con un tovagliolo per non macchiarmi.
Io mi ero trasferita lì da circa una settimana. Prima vivevo in Tallahassee, ma ero stanca di vivere lì e decisi di trasferirmi a Miami.
"Chi?" domandò Dinah masticando, molto interessata all'argomento.
"Una ragazza. Non so come si chiama. Vive nel condominio di fronte al mio" dissi, per poi dare un morso al mio cornetto.
"Perché pensi che ci stia provando con te?"
"Non lo so Dinah, l'altra volta mi ha salutata a random quando sono scesa sotto casa" dissi, come se fosse una cosa da pazzi.
"Beh, è normale tra vicini, no?" domandò Dinah, finendo il suo caffè.
"No" dissi "Cioè, da parte sua non è normale" mi corressi "La mia vicina di casa Ally dice che questa ragazza vive in quella casa da tre anni e non ha mai salutato nessuno" dissi "Oh, lo sai che grazie ad Allyson ho conosciuto Normani?"
"Quella Normani?!" esclamò entusiasta Dinah
"Sì, quella che ti piace" confermai ridendo.
Dinah viveva a pochi isolati di me e si era trasferità a Miami qualche mese prima di me e diceva di aver visto una ragazza passeggiare con il suo cagnolino sotto il condominio in cui poi mi trasferì. L'aveva conosciuta passeggiando e aveva detto che da quel giorno ebbe solo occhi per lei.
"Comunque, ritornando al discorso di prima" disse Dinah, sapendo che se avesse continuato a parlare della sua crush non avrebbe più chiuso la conversazione "Quindi secondo te questa ragazza ci stia provando con te solo perché ti ha salutata?" domandò con un sopracciglio alzato.
"Beh, no" finì la mia colazione prima di continuare "L'altra volta ha lasciato aperte le serrande mentre baciava un ragazzo che di seguito ha scopato. Davanti ai miei occhi. Attraverso la finestra" lo dissi inclinandomi verso di lei, come se fosse un segreto, e in effetti lo era "E lo ha fatto ogni giorno" dissi "Ogni sera. Si porta ragazzi e ragazze a letto" ritornai al mio posto.
"Ragazze?!" esclamò con voce alta, attirando l'attenzione di tutti, ma poco dopo si voltarono e continuarono le loro discussioni.
"Sì. Ragazze" confermai "E ricordo che-"
"Aspetta un secondo... quindi tu l'hai vista nuda?" domandò con fin troppa leggerezza, e ciò mi fece arrossire.
"Sì" sussurrai.
"Continua" mi incitò.
"E ricordo che mentre stava facendo venire una ragazza mi aveva guardata"
"Cossaaa?!" si affogò con la sua stessa saliva "Cosa hai detto?!"
"Quello che hai sentito, Dinah" dissi "Il letto è praticamente incollato sul muro sotto la finestra e-"
"E ti permette di vederla meglio!" completò Dimah facendomi sbuffare per quanto fosse stupida.
"No, Dinah" dissi ridendo "E praticamente ogni volta che fa venire qualcuno si gira per guardarmi" dissi.
"Aspetta" mi fermò alzando la mano "Ogni volta" enfatizzò facendo le virgolette con gli indici e i medi "Quindi tu sei ogni giorno lì a guardare lo spettacolo che ti offre?" domandò ridendo.
"N-no Dinah!" esclamai per l'imbarazzo, ma in realtà quella era la triste realtà.
"Sì certo certo" disse la bionda "Dimmi un pò Camila" la ragazza divenne improvvisamente seria "Da quant'è che non scopi?" domandò "Hai una faccia di chi ha un casa abbandonata lì sotto" disse, facendomi vergognare ancora di più.
"D-Dinah!" esclamai, non sapendo che dire. Non lo facevo da parecchio tempo.
"Oh, qualcuno dovrebbe dare una bella lavata a quella casa abbandonata" disse Dinah "Oh, no, vero! Si occupa la tua vicina a dare una bella lavata lì sotto" disse ridendo.
"Dinah! Sei incorreggibile!" urlai, totalmente imbarazzata.
"Oh, eddai Camila!" esclamò roteando gli occhi "Sul serio. Da quant'è che nessuno esplora la tua grande caverna?" domandò e io rimasi in silenzio per la vergogna "Oh, non dimmi che è da quando ti ha lasciata Austin!" esclamò totalmente sorpresa.
"Ovvio, Dinah! È stato il mio primo e ultimo ragazzo!" dissi, giustificandomi.
"Ma Mila sono passati tre anni..." disse Dinah ancora sorpresa per la mia confessione "Come fai? Chissà quante volte ti masturbi al giorno per sostituire quella mancanza" disse Dinah, facendo un finto viso preoccupato.
"Dinah, basta" dissi cercando di sembrare arrabbiata, ma in realtà ero solo imbarazzata.
"Okay okay, mi arrendo" alzò le mani in aria in segno di arresa e io risi.

The temptress ➳ CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora