Capitolo 23

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I giorni seguenti passarono come al solito : grazie a Dio le persone con cui avevo avuto a che fare si comportavano umanamente nei miei confronti e ne fui felice, soprattutto quando ogni giorno la ragazza dai capelli azzurri mi richiamava per passare le solite giornate con lei per fare sesso.
Era stranamente socievole e la cosa che mi fece paura fu che da quando conobbi la ragazza dai capelli azzurri evitai in tutti i modi possibili Shawn. Sembrava che la ragazza dai capelli azzurri mi avesse attirata così tanto da voler abbandonare tutto solo per passare una sola notte in più con lei.

Shawn : Hey, non mi rispondi più. Non mi chiami più. Non mi vuoi più vedere. Non capisco. Da quando mi hai parlato della ragazza dai capelli azzurri sei cambiata drasticamente.

Sospirai ed entrai in camera, nella solita camera dove la solita ragazza che mi dava del sesso stupendo mi aspettava.
"Hey" dissi ma lei non parlò, come al solito.
Lei mi fece segno di sedermi accanto a lei e così feci.
Iniziai a liberarmi dalla maglietta ma lei mi fermò e me la fece rimettere con un gesto.
Vidi le sue guance arrossire e io non capì il motivo.
"Che succede?" domandai.
"Mi piaci" disse con il linguaggio dei segni ed il mio cuore battè velocemente a quella affermazione. Ormai il mio cuore batteva sempre quando lei mi toccava.
"Non conosco nemmeno il tuo nome" dissi, giocherellando con le sue familiari dita.
"Astrid Brow" disse con il linguaggio dei segni ed io sorrisi.
"Umh" non sapevo come comportami in quelle situazioni "Di dove sei?" domandai.
"Miami"
"Quindi non vieni da qui, Cojimar" dissi, evidentemente non sapevo che altro dire. Non riuscivo a padroneggiare quelle situazioni.
La sua mano passò sotto la mia maglietta, sul mio fianco, e l'accarezzò dolcemente. Mi piaceva come mi toccava. Mi faceva sentire fragile e avevo bisogno che qualcuno non mi ciritcasse per la mia fragilità.
Si mise sopra di me e strinse le sue gambe attorno la mia vita.
Mi baciò dolcemente il collo e poi salì sulle mie labbra che non tardò a baciare dolcemente.
"Bene, Astrid, anche tu mi piaci" risposi e vidi il suo viso illuminarsi.
I suoi occhi castani brillavano per la gioia e io mi sentì felice a vederla in quel modo.
"Davvero?" domandò, ancora con il linguaggio dei segni ed io annuì, baciandole le labbra.
"Sei fidanzata?"
"Sì" dissi e vidi un barlume di tristezza nel suo sguardo "Non gli parlo da quando ho conosciuto te" dissi "Mi hai fatto tornare come..." mi bloccai quando stavo per dire il mio secondo nome "Come una volta" mi corressi "Mi ricordi qualcosa, qualcosa di nostalgico, mi rendi felice e quando ti guardo..."
...penso a Lauren; cacciai via quel pensiero.
"Quando ti guardo mi rendo conto quanto tu mi abbia reso felice in questi giorni"
Lei sorrise.
"Allora lascialo"
"Ho paura..." dissi e lei si rattristì e si staccò dal mio corpo "Però devo farlo" i suoi occhi brillarono ed io mi ricordai...
Smettila Camila di pensare a Lauren! Non la ami più!
Afferrai il cellulare e risposi al precedente messaggio di Shawn.

Io : Lo so, mi dispiace Shawn, non ti amo più

Mostrai il messaggio ad Astrid e lei mi abbracciò.
Potrà sembrare strano da dire ma sembrava così affettuosa che non potevo credere che fosse davvero così dolce.
Io ripagai il suo abbraccio e in quel momento nel suo sguardo vidi qualcun altro che all'impatto mi fece male e fece battere il mio cuore all'impazzata.

The temptress ➳ CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora