Capitolo 14

5.6K 211 18
                                    

Dopo che finimmo di mangiare e aver parlato di diverse cose per conoscerci meglio decidemmo di fare una passeggiata prima di tornare a casa.
Restammo fuori per qualche ora. Andammo a comprare vestiti e accessori, poi a mare e infine mi riaccompagnò a casa. Quel giorno fu abbastanza euforico e confidenziale, poichè ci scambiammo varie volte dei baci senza vergognarci.
In poche ore era riuscita a conquistare la mia fiducia.
"Vuoi entrare?" domandai facendo un cenno verso il condominio in cui vivevo.
"Sei sicura che io non disturbi?"
"No, idiota" risi, aprì la portiera dal suo lato e le afferrai la mano per farla uscire "Sù, vieni"
Lei spense l'auto e uscì da essa chiudendo la portiera e subito dopo io corsi verso il portone portandola con me.
"Perché tutta questa fretta?" domandò e io risi "Dobbiamo scendere le buste" disse, trascinandomi verso l'auto e io sbuffai.
"Dopo si prendono le buste" dissi e lei roteò gli occhi ridendo e lo stesso feci io "Vieni con me" dissi e lei mi ascoltò senza obiettare.
Con l'altra mano afferrò il cellualare per fare qualcosa. Sembrava che avesse paura che io la sgamassi ma non sapevo su cosa. Cosa avrebbe dovuto fare?
Non mi importava, io ormai avevo deciso cosa avrei dovuto fare io a casa mia con lei.
Aprì la porta e la presi per la mano.
"Cosa hai intenzione di fare?" domandò, con un sopracciglio alzato.
Io presi il suo cellulare e lo buttai sul tavolo con non-chalence e lei rise.
"Voglio stare con te" dissi, incrociando le sue dita con le mie "Solo con te" le diedi un bacio a stampo sulle labbra mentre sorrisi e lei fece lo stesso.
"Ma oggi siamo state sole anche fuori" disse e io roteai gli occhi divertita.
"Non in quel senso, idiota!" risi.
"E in che senso?" alzò un sopracciglio e io l'afferrai dal collo per spingere il suo viso contro il mio petto "Ti basta per capire?" domandai e lei restò ferma in quella posizione più di quanto pensassi "Sì okay, magari puoi anche fissarlo dopo"
"Oh, ma... sei diventata così diretta solo in un giorno?!" esclamò sorpresa, allontanandosi dal mio petto.
"Hey, non è colpa mia se mi tenti" dissi "Oggi... sei stata diversa. Sei cambiata. Mi hai reso felice. Questo è il mio modo per ringraziarti" dissi, spingendo il suo corpo contro il mio e stringendole il sedere.
Ero eccitata da morire; in realtà ero sempre eccitata se si trattava di lei e presi la confidenza di quel giorno per rivelare i miei sentimenti e le mie emozioni.
"Non dovresti ringraziarmi così ma nel dubbio accetto il tuo regalo" mi fece l'occhiolino e portò la sua mano sul mio viso per baciarmi.
Inutile dire che provai le solite farfalle nello stomaco e il cuore battere in una velocità altrettando preoccupante.
"Facciamolo" le dissi tra le labbra e lei mi spinse contro il muro.
"Sicura?" domandò e io annuì.
Le sue labbra scesero sul mio collo mentre mi tenva i polsi sopra la testa.
Gemetti quando succhiò il mio collo e lasciò un livido.
Il suo corpo sfiorò il mio e in quel momento i nostri sguardi si incontrarono.
Io le sorrisi dolcemente e lo stesso fece lei, ma il suo sembrava più che altro... vittorioso? Come se avesse vinto qualcosa. Come se fossi un premio da mostrare.
Ma non ci feci caso. Io l'amavo e volevo soltanto essere amata.
Purtroppo però lei in quel momento pensò così tanto ad altro, era così accecata da qualcosa che non poteva vedere che le stavo letteralmente dando il cuore, l'anima e la mia fiducia che aveva spezzato me che io avevo deciso di ridarle.
Mi lasciò i polsi e mi tolse la maglietta e poi il reggiseno.
Inutile dirvi cosa successe dopo, potete immaginare.
Nella stanza dopo circa dieci minuti si sentirono solo i miei gemiti.
Dopo giorno cambiarono molte cose, o meglio, dopo ciò che scoprì cambiarono tante cose di me.
Ero proprio come un premio da mostrare, per far invidiare gli altri.
L'intoccabile da quel giorno non lo fu più.

The temptress ➳ CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora