Want You Back. [L.H.]

2.1. You're Somebody Else.

[Non immaginate quanto mi è mancata questa storia.]

"Well you look like yourself,
But you're somebody else,
Only it ain't on the surface...

Well you talk like yourself.
No, I hear someone else though,
Now you're making me nervous.

You were the better part,
Of every bit
of beating heart that I had,
whatever I had.
I finally sat alone...
Pitch black flesh and bone...
Couldn't believe
that you were gone."

Luke

Sono confuso.
Niente "spilungone", niente "Hemmings", come era solita rispondere.
Solo un misero "Luke", che va bene, è il mio nome, ma lei mi ha affibbiato tanti di quei nomignoli che essere chiamato per nome da lei non mi piace.
E poi perché mi sorride e non è arrabbiata?

Alexandria mi osserva in modo quasi sfuggente e la cosa mi da fastidio, cazzo.
Io l'ho guardata così attentamente che ho la sua immagine stampata nella mente.
A salvarmi da questo silenzio imbarazzante, arriva Michael seguito da Ash e Cal.
Gli ultimi due salutano entrambe, mentre Michael sta letteralmente mangiando con gli occhi Alex.
Vorrei spaccargli la faccia.
Stringo il bicchiere così forte che finisce per rompersi, un po' di persone si voltano nella mia direzione. Osservo il palmo della mia mano dove adesso è presente un fottuto taglio e rivoli di sangue iniziano a fuoriuscire dalla ferita.

- Merda! - Sbraito.

Lascio quel che resta del bicchiere sul vassoio di un cameriere e mi dirigo verso il bagno. Sciacquo la ferita, ma per sbaglio apro l'acqua calda, il che mi crea un fastidio allucinante.
Gemo e mi lamento continuando a borbottare insulti a bassa voce.
La porta si apre, sto per urlare incazzato che è occupato, ma non appena vedo un vestito rosso la voce muore ancor prima di poter uscire.

- Serve aiuto? -

Alexandria entra in bagno dopo che annuisco. Si chiude la porta alle spalle, poi si avvicina a me e prende la mia mano nella sua, la osserva attentamente.

- Il taglio non è profondissimo, quindi bisognerà solo disinfettare la ferita e bendare la mano - dice con tono freddo e distaccato.

In questo momento mi ricorda tanto sua madre quando visita i pazienti. Clare è così attenta ad ogni parola che dice, in ospedale. Opera le persone a cuore aperto come se nulla fosse eppure sembra priva di sentimenti.

Lewis lascia la mia mano, lasciandomi un senso di vuoto nello stomaco. Si avvicina all'armadietto in alto a destra e all'interno prende la valigetta del pronto soccorso. Si sciacqua le mani, per poi afferrare un pezzo di cotone e l'alcool. Impregna il cotone del liquido rosa e poi inizia a sfregarlo delicatamente sulla mia pelle.
Un senso di bruciore si diffonde per tutta la mano, ma sono troppo impegnato ad osservare Lewis e devo richiamare tutto il mio autocontrollo per non guardarle la scollatura.
Già aver notato che è senza reggiseno ha scatenato nella mia testa qualche scena impura.