7. Moving Along.

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"Is it wrong if I ask you to come over?
Is it wrong if I tell ya that I love ya?
Even though I'd never do it when I'm sober
Is it wrong?
So wrong."

Alexandria

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Alexandria

Quando torno a casa, sono le sei del mattino. Fortunatamente è domenica e non ho ricevuto alcuna chiamata da nessuno dei pazienti.
Janet mi aspetta sdraiata in soggiorno, al suo fianco c'è Calum. Osservo quella scena un po' stranita. Ho sempre pensato che lui avesse una cotta stratosferica per lei, ma avevo sempre avuto la sensazione che Janet amasse Luke. Cosa di cui, successivamente, avevo avuto conferma.
Sono indecisa se svegliarla o meno per avvisarla che sono a casa. Alla fine, decido di lasciarla riposare e vado dritta in camera per fare altrettanto.

Quando mi sveglio, qualche ora dopo, sorprendo la mia coinquilina ai fornelli, indaffarata come non mai. In parte mi ricorda la mia nonna italiana.

- Cosa stai facendo? - Le domando avvicinandomi alla cucina.
- Sto preparando il pranzo. E... - mi picchietta sulla mano. - Tieni giù le mani dalle crocchette di patate! - Mi canzona.
- Va bene, va bene. Stai calma. -

- Ci saranno anche i ragazzi, se vuoi, puoi invitare Jason, tanto sto facendo cibo in abbondanza. - Propone.

Appena lo nomina, i ricordi della serata precedente mi assalgono. Ieri Jason mi ha portata a casa sua, con l'evidente intenzione di andare oltre una semplice chiacchierata. Ebbene, anziché andare a letto con lui, avevo pensato bene di fingere un bruciore di stomaco, per qualche motivo indefinito. Solo qualche ora dopo, quando Jason si era addormentato e mi aveva avvolto il braccio intorno al fianco, avevo capito che probabilmente non ero pronta.
Così, avevo preso il cellulare e avevo iniziato a girovagare sui vari social, finché non mi era arrivata un'altra e-mail di Luke.
Era la seconda, ed io non capivo a che gioco stesse giocando.
Aveva come allegato un file audio dal nome Youngblood, non ero riuscita ad ascoltare la canzone perché avevo paura di svegliare Jason, ma quello che avevo letto, era bastato per farmi piangere tutta la notte.

- Ehm, lui non può. È in ospedale tutto il giorno. - Fortunatamente è vero, almeno non devo inventare bugie.

- Allora...com'è andata ieri sera? - Domanda con tono allusivo.
- Non è andata come credi. -

Janet poggia le mani sui fianchi, sospira quasi come se fosse stufa di questa situazione.

- Sentiamo, cosa ti sei inventata? -
- Bruciore allo stomaco - rispondo imbarazzata.

La mia amica alza gli occhi al cielo, esasperata. - Perché per te è così difficile? Hai detto che ti trovi bene con lui, allora cosa ti blocca? - Domanda come se non capisse il motivo.

- Luke. Quel dannato spilungone dalla testolina bionda, mi blocca. Ieri ha pensato bene di mandarmi una e-mail dicendomi quanto avrebbe voluto fermarmi, quanto stesse male a sapere di non poter far niente. -

Want You Back. [L.H.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora