JACK.
Lascio la macchina nel garage senza neanche chiuderla.
Prendo l'ascensore insieme a Medison che non ha più le scarpe per correre più in fretta.
«Dai cazzo! Quanto cazzo ci metti!» urlo e Madison è praticamente attaccata alla porta dell'ascensore.
Appena le porte si aprono, l'aria gelida si sfiora.
La luce spenta, la stanza è illuminata solo dalla luce lunare.
All'entrata il vaso con i fiori, è rovesciato sul pavimento e l'acqua arriva fino alla porta dell'ascensore.
Corro al piano di sopra nella stanza della piccola.
Continuo a ripetermi mentalmente che se anche solo l'ha sfiorata...lo ammazzo con le mie mani.
Quando apro la porta di camera sua, do un colpa a qualcosa.
Estela è distesa inerme sul pavimento.
«Estela!» Madison entra di corsa nella stanza per soccorrerla.
Guardo la culla della piccola e lei non c'è.
Tiro un pugno al muro e il singhiozzare di Madison mentre soccorre Estela mi riporta alla realtà.
«Dobbiamo portarla all'ospedale» piange Madison, mentre Estela pian piano si riprende.
«Non preoccupatevi per me...pensate alla piccola» dice e si alza a fatica
Chiamo l'ambulanza e appena stacco, ricevo una chiamata da un numero privato.
«Pronto?»
Una risata. È lui....
«Ascoltami bene figlio di puttana, tu sfiorala anche solo mezza volta e sei un'uomo morto!» urlo mentre Madison cerca di prendermi il telefono e alla fine glielo lascio.
«Brent per favore ridammi mia figlia... Lei non centra nulla, prenditela con me non con lei ti scongiuro» piange e urla fra il singhiozzare e a me si spezza il cuore a sentirla cosi.
«Metti in vivavoce» sussurro e lei fa come ho detto
«Che cosa vuoi da me?» chiede e noto che le stanno tremando le mani nel tenere il mio cellulare
«Fammici pensare... Una villa ai Caraibi, uno yacht di lusso, soldi. Devo aggiungere altro?» dice e rido con una risata malvagia.
«Anzi... Voglio una cosa molto meglio di tutto questo.» io e Madison ci guardiamo
«Te.» il suo ghigno è disgustoso e mi fa venir voglia di vomitare.
I pianti della piccola sono forti e strazianti.
«Ti prego lasciala stare...» urla Madison
«Solo se avrò te, o puoi scordarti tua figlia.» e la linea cade.
Madison crolla in ginocchio in lacrime lasciando cadere il telefono.
La stringo forte a me e non la lascio un secondo.
Andiamo al piano di sotto mentre chiamo la polizia che in pochi minuti arriva.
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We could come back together
ChickLitSequel di "You are my slave" Jack è distrutto dal dolore dopo che Madison scopre la veritá sul suo tradimento. Lei con l'aiuto della sua migliore amica e dell'ex autista di Jack, licenziatosi dopo la loro rottura, si trasferisce a casa di Brent lont...