MADISON.
«Buongiorno» la voce di Brent mi risveglia
È calda, morbida, come le sue mani che mi stanno accarezzando una guancia
Le labbra istintivamente mi si piegano in un sorriso e gli dico «buongiorno pigrone» sbadiglia e io ridacchio con lui
Quando faccio per alzarmi dal letto, Brent mi prende per i fianchi e mi butta goffamente sul letto
Inizia a farmi il solletico e io mi dimeno sotto di lui.
«Pigrone io eh? Ora ti faccio vedere chi è il pigrone» dice e continua a farmi il solletico
Gli lancio il cuscino in testa che gli scompiglia quella capigliatuta cosi formale.
Scendo dal letto e corro fuori dalla stanza ridendo prima che Brent mi prenda.
Vado in bagno e quando mi guardo allo speccio, per la prima volta dopo giorni e giorni, ho un'aspetto quasi nuovo.
Brent apre la porta ma quando mi vede la richiude di colpo.
Lo sento scusarsi fuori la porta ma io la apro facendolo entrare.
«Che aspetto ho?» chiedo guardandi allo specchio mentre glielo chiedo
«sei...» mi giro ma non gli faccio finire la frase
Lo bacio di colpo appoggiandoci entrambi alla parete
Non si ritrae da me, anzi continua
Non so se ho fatto la cosa giusta, ma sento che quel bacio, è quello che stavo aspettando da giorni insieme a lui.
«bellissima» continua la frase quando ci stacchiamo e io annuisco semplicemente
«Senti...so che stai uscendo da una storia molto difficile, e che forse non è il momento perfetto. Ma tu mi piaci.
Mi piaci da quando ti ho vista nell'appartamento di Jack. Ma sai com'è...essere il suo dipendente e te essere la fidanzata del mio capo, non giocava a mio favore.
Però ora tu non stai più con lui e io non lavoro più per lui... Quindi, ho il "permesso".» dice girandosi i pollici con sguardo basso
Si schiarisce la voce e poi continua.
«Insomma... Volevo dire che ora che entrambi siamo liberi, potremmo... Uscire qualche volta.»
Penso di non aver mai visto Brent cosi in ansia da quando lo conosco.
Ho sempre visto Brent da amico, anche se l'ho appena baciato e abbiamo dormito insieme nello stesso letto.
È molto carino, mi sento bene con lui e mi fa stare bene.
Dio che faccio?
Brent mi prende le mani e accarezza le nocche facendo piccoli cerchi.
Lo guardo neglio occhi e annuisco, incapace di parlare incantata completamente da lui.Usciti dal bagno, vado in cucina e mi verso un bicchiere di spremuta d'arancia.
È fresca ed è davvero buona
Brent arriva poco dopo, con l'asciugamano in vita
L'acqua sui suoi capelli, rende quella chioma castana ancora più bella.
Mi bacia la spalla mentre sono ai fornelli a preparare dei pancake.
«Ecco a te» dico posando il piatto con due pancake sul tavolo e verso lo sciroppo d'acero sopra.
«Mhh» dice addentando il primo boccone.
«Devo fare una visita oggi» dico sedendomi di fronte a lui con i miei pancake
«Ti accompagno io» dice addentando un altro boccone
Faccio di no con la testa, alzandomi da tavola lavando il mio piatto
«Non preoccuparti. Ci metterò poco tranquillo» dico e gli sorrido
Annuisce ma non è convinto
«Ti accompagno li comunque. Ho una commissione da fare, quindi ti lascio li e poi torno a prenderti» dice alzando per posare il piatto nel lavandino
«E va bene» dico e sospiro
Sorride e mi bacia la tempia e va in camera.
Appena ho finito di lavare i piatti, vado in camera mia e apro l'armadio.
Quando faccio per infilarmi un paio di jeans, la zip non si chiude e io praticamente mi rotolo a terra per chiuderla in tutti i modi e quando finalmente si chiude, salta il bottono.
Mi tolgo i pantaloni lanciandoli contro la porta urlando.
«Che succede? Ti senti bene?»
Chiede Brent entrando in camera
«Si. Sono solo ingrassata e non mi entrano i jeans» dico, cercando un altro pantalone che mi vada.
Ne provo un'altro ma anche questo non mi entra.
Rinuncio alla mia disperata ricerca di un jeans che mi entri e apro un cassetto.
Prendo un vestito bordeux con il pizzo al fondo e lo indosso.
Metto dei collant e i miei stivaletti con il tacco basso e in fine la giacca.
Mi tiro su i capelli in una coda alta e sono pronta.
Quando mi giro, Brent mi fa segno che va ad accendere la macchina e io annuisco.
Guardandomi allo specchio prima di uscire, noto la pancia.
La accarezzo e nella mia mente, appaiono dei flashback di me che tengo in braccio un bambino, che gioco con lui, o lei, e molte altre cose che faremo insieme.
«Ti voglio bene piccolino» dico in un sussurro accarezzando la pancia, poi prendo la borsa ed esco di casa.Dopo circa un quarto d'ora, siamo davanti lo studio della mia ginecologa, Carly Eilin.
Una donna minuta sulla cinquantina molto gentile, con capelli rossicci le lentigini sul viso.
Porta sempre il suo rossetto rosa pallido e un anello molto particolare e grande etnico con un rombo e una pietra azzurra sopra, al quarto dito della mano sinistra.
Saluto Brent che mi verrá a riprendere dopo la visita e scendo dall'auto e dopo circa venti minuti di attesa, la dottoressa fa il mio nome.
«Buongiorno» mi dice, accogliendomi nel suo studio parecchio grande
Dopo poco, mi fa stendere sul lettino e inizia a visitarmi.
«Non faceva una visita da un bel po'» dice, prendendo l'ecografo e una specie di gel.
Annuisco e mi guardo in torno nello studio mentre la dottoressa mi versa quel gel freddo sulla pancia.
Appoggia l'ecografo e sullo schermo, si vede il bambino.
«Il battito del piccolo e apposto e sta bene.» mi dice
Continuo a guardare lo schermo e a vedere un piccolo puntino rosso che lampeggia.
Mi vengono quasi le lacrime agli occhi a vederlo.
«Si vede giá il sesso del feto. Lo vuole sapere?» chiede e io annuisco
«È una femmina» dice sorridendo e mi asciuga la pancia.
Ed è li, che le lacrime iniziano a rigarmi la guancia, in un pianto di felicitá pura.
STAI LEGGENDO
We could come back together
ChickLitSequel di "You are my slave" Jack è distrutto dal dolore dopo che Madison scopre la veritá sul suo tradimento. Lei con l'aiuto della sua migliore amica e dell'ex autista di Jack, licenziatosi dopo la loro rottura, si trasferisce a casa di Brent lont...