We could come back together

29.

MADISON.

L'aria fresca mi accarezza il viso, mi fa sentire viva.
Cammino e cammino fino ad arrivare al parco.
Mi siedo su una panchina e mi godo quel poco di sole che c'è.
«Che bella bambina» sento dire alle mie spalle.
«Grazie» dico e la persona si siede accanto a me.
«Mai bella quanto te tesoro»
Giro lo sguardo ed è un ragazzo.

"Lasciami... Prendi me al suo posto."

È lui.
Mi alzo di scatto e mi allontano insieme alla bambina.
«Non ti avvicinare a me»
Prendo il telefono dalla tasca posteriore dei jeans e premo il tasto di chiamata.
«Finita la passeggiata?» mi chiede e io faccio passi indietro con la piccola in braccio.
«Pronto?» sento dal telefono che tengo in mano
«Brent, perché mi fai questo?» chiedo e cerco di farmi sentire da Jack al telefono.
Inizia a chiedermi scusa e ad essere gentile con me ma so che non è sincero.
«Madison!» sento urlare alle spalle di Brent.
«Fermo!!» urlano degli agenti di polizia con lui
Lo ammanettano e portano alla macchina.
«Non ti ho mentito. Io ti amo» dice e la porta dell'auto della polizia viene chiusa e viene portato via.
«Stai bene?» mi chiede Jack e io annuisco e le lacrime iniziano a inondarmi gli occhi.
Mi abbraccia e stringe la piccola fra le sue braccia e le bacia la fronte.
Arrivati a casa, mentre Jack, resta a giocare in sala con la piccola, io vado a fare una doccia.
Mi spoglio davanto allo specchio e noto di aver perso peso, non tantissimo...direi sei o sette kg.
Entro nella doccia e apro l'acqua calda e inizio a docciarmi.
Chiudo gli occhi e mi lascio riscaldare dalla cascata d'acqua calda sopra la mia testa, come se fosse un abbraccio.

"Io ti amo, e ti amerò sempre"
Jack...
Il mio Jack.
Esco dalla doccia e corro lungo il corridoio, bagnando il pavimento d'acqua e faccio attenzione a non scivolare.
«Jack!» urlo e sento i suoi passi sulle scale
Ci ritroviamo in cima alle scale faccia a faccia.
Il suo sguardo scioccato, saetta a guardare il mio corpo gocciolante di acqua e freddo.
«Che è successo?» chiede e mi fa camminare fino ad arrivare al bagno
Prende l'accappatoio e mi copre.
«Madison, dimmi che succ...» lo interrompo e lo bacio forte.
Bocca contro bocca, lingua contro lingua.
Infilo le mani nei suoi capelli e li accarezzo, tirandoli leggermente.
Sento il suo respiro più forte mentre lo bacio.
Metto le mani sollo la sua maglia e gli accarezzo la schiena, graffiandola piano con le unghie e lo avvicino di più a me.
Lo spingo contro il muro e continuo a baciarlo forte.
Mi accarezza le guance, mi stringe i fianchi e muoviamo le lingue in cerchio l'una con l'altra.
Quando ci stacchiamo, i suoi occhi brillano e io cerco di riprendere fiato.
«Mi sono ricordata tutto» dico, e le lacrime mi riempiono gli occhi e rigano le guance.
Mi guarda perplesso e poi in un secondo la sua espressione diventa di gioia allo stato puro.
Mi abbraccia forte e mi solleva in aria facendomi girare.
Mi bacia di nuovo e piange tanto quanto me di felicità.
«Ti amo» gli dico
Lui si stacca da me e mi guarda.
«So che forse non è il momento più adatto, però...» si inginocchia e mi tiene le mani.
«Tu sei la donna che amo. La donna che vedo mia, e mia soltanto. Non sopporto che un altro ragazzo...anche solo ti guardi e non voglio immaginarti fra le braccia di un'altro uomo.
Tu sei l'amore della mia vita e ti amo come non ho mai amato nessun'altra donna in vita mia.
Ho commesso degli errori...errori imperdonabili che tu però hai personato.
Non so dirti quanto mi dispiaccia per il mio errore, ne ho pagate le conseguenze, e ho capito quanto tu sia importante per me, quanto sei speciale.
Ho capito che non voglio nessun'altra donna all'infuori di te, e che ti voglio per tutta la vita, fino alla fine dei miei giorni.
Vuoi diventare mia moglie?»
Tira un sospiro per aver detto tutto di fretta.
Lo guardo e inizio a piangere a dirotto coprendomi il viso con le mani.
Mi butto in braccio a lui cadendo entrambi sul pavimento ancora bagnato d'acqua.
Lo stringo forte e lo bacio, gli sussurro all'orecchio «Si».