JACK.
«Sei incinta?» le chiedo, sbottando
«Ho un ritardo di due settimane...» sussurra, non mi guarda in faccia. Il suo carattere da sottomessa non è cambiato per niente da quando la conosco.
«Un...un ritardo?»
Lei annuisce a tasta bassa e io mi sento mancare la terra sotto i piedi.
«Non può essere mio.» le dico, mettendola spalle al muro
Entriamo in macchina e andiamo in ospedale.
«Isabel Green?» dice ad alta voce una donna sulla quarantina
«Lei è il padre?» mi sorride e mi chiede, quando entro con lei.
Preso alla sprovvista, annuisco ed entro nella stanza con loro.
«Prima di fare un'ecografia dobbiamo vedere se è incinta. Ha già fatto un test?» le chiede
Fa di no con la testa ma le dice che ha un ritardo.
«Prego, in fondo a destra» le da un barattolo con un tappo azzurro.
Mi guarda, ed esce.
Torna qualche minuto dopo con il barattolo pieni di urina che lascia alla dottoressa.
Prende una specie di foglietto che infila nel barattolo e lo lascia li.
«Se diventa blu, è incinta.» ci informa la donna.
Aspettiamo un po' e quei minuti, sono i minuti di attesa, sono i più lunghi della mia vita.
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We could come back together
ChickLitSequel di "You are my slave" Jack è distrutto dal dolore dopo che Madison scopre la veritá sul suo tradimento. Lei con l'aiuto della sua migliore amica e dell'ex autista di Jack, licenziatosi dopo la loro rottura, si trasferisce a casa di Brent lont...