"E poi sullo scivolo abbiamo giocato a supereroi" mi raccontò felice Noah, saltellando di qua e di là.
"Ti sei divertito allora?" chiesi, prendendolo per mano; lui annuì convinto.
"Quindi, se ora andiamo da Starbucks, saresti ancora più contento?" continuai. Di tutta risposta ricevetti un abbraccio e non potei fare a meno di ridere.
"Vero mamma che c'è Michael? Così poi mi invita a casa sua e gioco alla Play Station!" disse saltellando ancora. Io annui e lo presi in braccio, schioccandogli un bacio sulla guancia. "Ti voglio bene mamma." disse, tenendomi stretta a sé.
"Anch'io Noah, anch'io."
Poco dopo arrivammo da Starbucks, e subito Noah si avventò alla cassa vuota -dato che erano quasi le undici- e salutò Michael.
"Ciao piccolino, come va?" sorrise.
"Oggi sono andato al parco giochi!" esclamò, nel frattempo che io mi avvicinavo a lui.
"Ma non fa un po' freddo per il parco giochi? Siamo a luglio." chiese il ragazzo, mentre si passava una mano tra i suoi capelli tinti ora di lilla.
"Gliel'ho promesso da un sacco di tempo, non potevo dirgli di no." intervenni io, appoggiamdomi al legno della cassa.
"Oh, salve signorina Megan Cyan Harrison." scherzò.
"Michael." lo guardai male. Sapeva che non mi piaceva essere chiamata così.
"Dai, stavo scherzando. Cosa volete? Tra poco finisco il turno, vieni a giocare a casa mia, Noah?"
"Sì! Voglio venire a giocare alla Play! Che bello!" esclamò entusiasta il bambino.
"Fai due milkshake alla fragola, grazie"
Gli sorrisi, porgendogli i soldi.
Dopo poco Michael ci diede le nostre bevande e sparì in qualche angolo del negozio, mentre io e Noah ci eravamo seduti ad un tavolo.
Michael era il mio migliore amico, era sempre stato accanto a me nei momenti più difficili, sostenendomi e incoraggiandomi come solo i veri amici saprebbero fare. Mi ero affezionata subito a lui, forse per il fatto che cambiava tinta spesso, forse per il suo fare da persona punk rock -anche se detto francamente più che punk rock era un ragazzo dal cuore d'oro- forse per il fatto che Michael era Michael; non aveva nulla da nascondere, era sincero, leale e soprattutto un grandissimo amico.
"Eccomi qui, turno finito." spuntò da dietro di me il mio migliore amico.
"Mi hai fatto prendere un colpo." ridacchiai, trascinandolo seduto vicino a me. Subito lui ne approfittò per cingere le mie spalle con il suo braccio. Un piccolo difetto di Michael era il fatto che fosse iperprotettivo, ma forse era anche un vantaggio, dopo tutto quello che avevo passato.
"Allora, Meggy, come va l'amore?" chiese lui, rubando un sorso dal mio frappé.
"Malissimo, sembra che abbia una calamita anti-amore" mi lamentai, abbracciando Michael e nascondendomi nel suo petto. Lui mi diede un bacio sulla testa e mi abbracciò a sua volta.
"Vedrai che troverai il ragazzo che fa per te." sorrise, accarezzandomi la schiena. Sorrisi anch'io e gli diedi un bacio sulla guancia.
"Grazie Mikey." sussurrai.
"Mamma, ma a pranzo cosa mangiamo?" chiese Noah, sedendosi sulle gambe di Michael.
"Non lo so... Pasta?" chiesi, aggiustandogli un ciuffo ribelle.
"Se volete potete venire a casa mia, non ho problemi." propose Michael, prendendo in braccio Noah e afferrando una mia mano, trascinandoci nella sua auto.
"Siete a piedi, giusto?" continuò, mentre faceva già partire il motore.
"Per tua fortuna sì. C'è anche Ashton?" domandai, tenendo lo sguardo basso.
"Ovvio che c'è! È il mio coinquilino! Perché mi fai questa domanda? Ti interessa?" mi guardò per pochi secondi, con un sorriso furbo in volto.
"Diciamo che potrebbe essere uno dei miei candidati, sa la mia storia ed è il ragazzo più tenero al mondo che io conosca." dissi arrossendo leggermente. Ashton era davvero carino.
"Oltre a me." disse Michael, sicuramente geloso.
"Oltre a te." ripetei, ridendo.
Arrivammo a casa Clifford-Irwin -così si chiamava di cognome Ashton- e subito Noah si fiondò addosso ad Ash che ci aveva aperto la porta dopo che Michael aveva bussato.
"Ehi, piccoletto." salutò Ashton, rivolto a mio figlio di quattro anni.
"Ciao Megan." Ashton si avvicinò a me e mi diede un bacio su una guancia.
"Ciao Ashton." ricambiai il bacio.
"Ti va di venire un po' in camera mia?" chiese lui e io non potei fare a meno di arrossire, annuendo.
"Andiamo a giocare alla Play, Noah, mamma deve parlare con Ash. E poi cuciniamo, okay?" disse Michael, schioccandomi un occhiolino. Noah annuì felice, mentre io gli lanciai un'occhiataccia.
"Va bene, Ashton, andiamo su." sorrisi. Seguii il riccio sulle scale, e arrivammo in camera sua. Era piuttosto ordinato come posto. Ashton mise un po' di musica di sottofondo dal suo portatile già acceso.
"Io ti volevo fare una proposta, Michael non lo sa ancora, ma non credo gli dispiaccia." disse, mentre si accomodava sul letto e faceva accomodare anche me accanto a lui.
"Okay, spara." appoggiai una mano sulla sua coscia, lo vedevo agitato e lo volevo tranquillizzare.
"Io, ehm... Ecco... So cosa hai passato e so cosa stai passando e mi chiedevo... Vivi da sola con Noah, ti potrebbe capitare qualsiasi cosa e noi non lo verremmo mai a sapere, quindi... Verresti a vivere qui da noi? Lo spazio c'è, e ci serve una donna che ci aiuti con le faccende di casa, per non contare di quanto è adorabile quella piccola peste di Noah. Sarebbe davvero bello se accettassi." concluse, ridacchiando nervoso.
"Be', l'idea di vivere con due ragazzi non mi alletta molto, ma Michael è il mio migliore amico, e conosco te da abbastanza tempo da considerarti mio amico, giusto?" risposi e vidi Ashton rilassarsi.
"Quindi è un sì?" chiese, un sorriso bellissimo ad illuminargli il volto.
"Sì, vengo da voi." sorrisi, e fui travolta da un caloroso abbraccio da parte del riccio.
ALOHA
Bene, questa è la mia nuova Fan Fiction, spero vi piaccia.
Ditemi se il capitolo è troppo corto, l'ho scritto al cellulare.
La storia è ambientata in Australia, quindi le stagioni sono invertite rispetto alle nostre, ecco perché Michael ha detto in questo capitolo che faceva freddo nonostante fossero a luglio :)
Fatemi sapere se devo andare avanti o meno.
COMMENTATEEEEE ❤❤
Addio
×Directionina×
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Daddy ⇝ l.h.
Hayran Kurgu❝ Piccoletto, senti: non mi devi chiamare mamma[...]. Mi devi chiamare Megan. Però non devi dirlo a nessuno. Va bene?❞ - NOT DADDY KINK - *MOMENTANEAMENTE SOSPESA* © Directionina #238 in Fanfiction il 18/01/2015