Aprii gli occhi e misi a fuoco ciò che avevo intorno a me. Ero abbracciata a Calum, che dormiva beatamente mentre mi stringeva forte a sé, la mia testa era sul suo petto.
Alzai di poco il volto e gli diedi un bacio sulla sua mascella definita.
"Meggy." borbottò, sorridendo leggermente.
"Buongiorno Cal." dissi io, alzandomi seduta sul letto.
"No. Vieni qui." gesticolò, afferrando la mia maglietta e tirandomi all'indietro.
"Calum, davvero. Devo andare da Michael, Ashton e Noah. Saranno preoccupati per me." dissi sedendomi di nuovo sul letto e alzando anche il mio fratellastro.
"E va bene. Ma lascia che ti accompagni. Voglio... Voglio farmi perdonare da Michael ed Ashton per tutto quello che ti ho fatto.
Stanotte ho pensato molto a tutto quello che Daniel mi ha fatto credere di sapere." disse infilandosi una maglietta di una delle sue tante band di cui era fissato. Mi sistemai i capelli riavviandoli con una mano, presi la mia borsa e mi avviai verso la porta.
"Ferma." ridacchiò Calum, stringendomi il polso.
"Hai tutto il mascara colato. Vieni con me." mi prese per mano e mi condusse fino al bagno, e mi fece sedere sul bordo della vasca.
Lo vidi trafficare per alcuni istanti mentre mi dava le spalle, con le mani in un armadietto. Dopo poco si girò sorridente con un boccettino di struccante e dei dischetti di ovatta.
"Cal... Che ci fai con quei cosi? Sei per caso gay? Cioè, anche se lo fossi non mi cambierebbe niente" chiesi, alzando le sopracciglia scettica.
"Ti pare che sia gay? Sono della mia ragazza." disse tranquillo.
"La tua ragazza? Calum, tu hai una ragazza e non me l'hai mai detto?" domandai sconcertata. Chi avrebbe mai detto che Calum sarebbe riuscito a trovare una ragazza?
"Megan, non credo che ci sia stata un'opportunità per raccontartelo." ridacchiò mentre iniziava a far passare l'ovatta sul mio viso.
"Oh, hai ragione." dissi delusa.
"Ehi. È colpa di entrambi. Siamo due cazzoni." rise mentre mi lasciava un bacio sulla fronte.
"Calum. Promettimi una cosa." mi alzai dal bordo della vasca e presi le sue mani, intrecciandole con le mie. Era una cosa a cui eravamo abituati sin da quando i nostri genitori si erano messi insieme.
"Promettimi che non mi lascerai mai più. Ho bisogno di te. È successo un casino con Luke ed Ashton... Non credo che Michael mi reggerà ancora. Sono insopportabile." lo abbracciai forte, mentre stringevo la sua maglietta tra le mie mani.
"Michael, per quanto poco possa conoscerlo, non si stancherà mai di te. E non devi preoccuparti di me, sono tornato per restare." sentii i miei occhi farsi lucidi e saltai letteralmente addosso a lui.
"Ora basta Megan! Non sono un albero di eucalipto! E tu non sei un koala!" rise forte, sorreggendomi.
"Uf, okay." rimisi i piedi a terra e tornai in camera per recuperare le scarpe che avevo appoggiato sul letto mentre Calum mi trascinava in bagno.
"Raccontami un po' di quel Luke, invece." propose Cal.
All'inizio lo guardai male, ma poi sospirai. Almeno una spiegazione se la meritava.
-
"Quindi tu sei praticamente cotta di quel Luke?" chiese il mio fratellastro mentre stavamo per salire nella sua auto, per portarmi a casa.
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Daddy ⇝ l.h.
Fanfiction❝ Piccoletto, senti: non mi devi chiamare mamma[...]. Mi devi chiamare Megan. Però non devi dirlo a nessuno. Va bene?❞ - NOT DADDY KINK - *MOMENTANEAMENTE SOSPESA* © Directionina #238 in Fanfiction il 18/01/2015