nel capitolo precedente Mikasa scopre che tutti i venerdi Eren fa delle lotte illegali all'interno di un bar in uno scantinato di Shiganshina, rischiando la vita. A Shiganshina rischia di essere stuprata, ma Eren la salva.
MIKASA POV.
"Eren...''
Lui.
Il mio salvatore.
Sono ancora in lacrime. Non mi interessa se sono praticamente nuda, di istinto lo abbraccio fortissimo.
Se prima ero innamorata, ora sono sicura.
Lo amo.
Io amo Eren.
Continuo a piangere, con la testa sul suo petto.
Lui stringe l'abbraccio, e mi sussurra:
''Stai bene?''
Lo guardo negli occhi. I suoi magnifici occhi che mi incantano ogni volta.
''S-si, sto bene'' gli rispondo, continuando a piangere ininterrottamente.
Ne sono rimasta traumatizzata, e ne ho tutte le ragioni.
Comincio a sentire delle gocce.
Tengo ancora la testa sul suo petto mentre inizia a piovere. Voglio rimanere così per sempre, tra le sue braccia che mi tengono al caldo, con lui che mi coccola.
Sono in paradiso.
Torno sulla terra quando mi dice:
''Ti riaccompagno a casa''
Solo ora mi ricordo che sono praticamente nuda. Davanti al ragazzo che amo.
Arrossisco di botto, e mi copro il seno con il braccio il più velocemente possibile.
''N-non posso tornare a casa i-in queste condizioni'' gli faccio notare.
A questo punto, lui si toglie la maglietta, rimanendo a petto nudo e porgendomi la maglietta.
Ma è matto? Sotto la pioggia ora si prenderà la febbre.
''M-ma non puoi rimanere a petto nudo Eren, rischi di prenderti la febbre'' gli dico.
''non pensare a me, pensa a te piuttosto'' mi risponde lui.
''Grazie...'' gli dico commossa mentre mi metto la sua maglietta, e torno ad abbracciarlo, a stringerlo fortissimo, voglio sentirlo mio.
Mentre lo abbraccio, a causa della pioggia, comincio a tremare.
Sento freddo.
Un calore inaspettato prende vita attorno al mio collo e al mio volto.
Eren ha messo la sua sciarpa rossa attorno a me.
Arrossisco, ho la sua sciarpa, la SUA sciarpa. Bellissima.
E' bellissima, caldissima, morbida e soffice, ma soprattutto, ha il suo odore. Sa di Eren.
''Te la regalo'' mi dice lui.
Stringo la sciarpa sul mio collo.
Se solo penso al fatto che lui rischia la vita qui, mi si gela il sangue.
Voglio diventare il suo angelo custode, perchè se io sono qui, è grazie a lui. Mi ha salvato la vita, ed io ricambierò.
Gli starò sempre a canto, per sempre, lo prometto.
E un giorno Eren sarà mio, e farò qualsiasi cosa per averlo.
Dopo un pò che siamo abbracciati, ci incamminiamo sulla sua moto, e partiamo.
Non vedo l'ora di rivedere Eren, o meglio, il mio Eren, lunedì. Ora ho un valido motivo per andare a scuola.
Una volta arrivati davanti casa mia, lo abbraccio per l'ultima volta.
''G-grazie ancora'' gli dico, tralasciando un sorriso coperto dalla sua sciarpa.
''Non ringraziarmi Ackerman. Piuttosto, cosa ci facevi in quel posto?'' Mi dice lui, in tono molto serio.
Cazzo, ora cosa gli rispondo?
Balbetto qualcosa, non so cosa rispondere, ma Eren, inaspettatamente, mi sorride, e mi dice:
''Lascia stare, hai rischiato tanto ma non ti è quasi successo quasi nulla, sono contento. Ma stai attenta, perchè non so se ci sarò una seconda volta'' mi dice lui, accarezzandomi la guancia, sul taglio provocato dal coltello dello stupratore.
Arrossendo sempre di più, gli rispondo:
''Stai attento tu piuttosto Eren, ti prego, smettila di lottare''.
Lui si ferma, diventa rigido.
''Ho p-per caso detto qualcosa di troppo?'' gli dico con preoccupazione, credo di aver rovinato il momento.
''Non posso proprio fermarmi'' mi risponde lui, fissando la luna.
Piano piano, stacco l'abbraccio.
''Perchè?'' gli chiedo io.
''Mi dispiace Ackerman, devo andare, è molto tardi'' mi risponde lui.
E così sale sulla moto, e con un ultimo saluto, parte.
Qualcosa non mi quadra in questa storia.
Rientro a casa, e trovo mia madre sul divano.
''Mikasa" inizia lei in tono calmo, pe poi prendere un profondo respiro.
" HAI IDEA DI CHE ORE SONO?'' mi dice incazzata nera subito dopo, ed ha pienamente ragione considerando che l'orologio del salotto conta l'una e mezza del mattino.
''Mamma, posso spiegar...''
''NON HAI IDEA DI QUANTO MI HAI FATTO PREOCCUPARE'' continua lei.
''MA SOPRATTUTTO DA DOVE HAI PRESO QUELLA MAGLIETTA E QUELLA SCIARPA?''
Ecco, ed ora cosa gli rispondo? Pensa Mikasa, pensa.
''Mamma faceva freddo, e mi hanno dato dei vestiti in più e la sciarpa. Ho fatto tardi perchè ha piovuto, e mi si era scaricato il telefono" rispondo io con un sussurro.
Non so se ci è cascata, ma con un sussurro mi risponde:
''Mikasa, hai 17 anni, non è un problema se fai tardi, ma la prossima volta avverti, o non sarai di nuovo così fortunata, ok? Hai beccato la giornata giusta che sono stanca stasera. Ora, fila a letto, immediatamente prima di arrabbiarmi sul serio'' mi dice, e subito dopo torna a dormire in camera sua.
Che fortuna, penso io.
"Sei fortunata che tuo padre torna domani" mi dice lei, poco prima di chiudere la porta.
Ora che è tornata a dormire, torno a pensare agli avvenimenti di questa sera.
Eren mi ha visto il seno. Dio mio, non ci posso pensare.
Ma d'altronde, mi ha salvato la vita.
Io lo amo, lo amo alla follia, e farò qualsiasi cosa per stargli accanto, qualsiasi.
Ti amo, mio dolce Eren.
SPAZIO AUTORE:
miracolo lo so, due capitoli in due giorni, commentate in tanti e ditemi cosa pensate della fic!!! Spero che a breve usciranno i nuovi capitoli!!
capitolo dedicato a @Sognatricedimestiere ,grazie di tutto Sere!!!
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Un mondo dannatamente bello [Eremika, COMPLETATA]
Romancefreddo come il ghiaccio, il cuore di Eren ha bisogno di amore, ha bisogno di amare, e Mikasa sarà sempre al suo fianco. Questa storia è anche un crossover, in quanto ho inserito vari personaggi dal mondo di "League of Legends", personaggi che ho res...