Cap. 23: Al lago

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MIKASA POV.

Sono passati un paio di mesi dopo il mio incontro con Yorick, e da quel momento io, Levi, Armin ed Eren continuiamo a progettare piani per liberarci per sempre da quella strega, ma anche soprattutto per riflettere sulle parole dette da Yorick. Cos'è che mi collega al mondo, o meglio, il mio mondo? Ogni volta penso ad Eren, ma non credo che dobbiamo, insomma, sacrificare lui... non lo permetterei mai.

Sento la campanella suonare, sono a scuola e anche oggi Eren è assente. 

Sono consapevole che ormai della scuola a lui importi ben poco, ma ha quasi finito le assenze e siamo solo a dicembre.

Esco da scuola, ma quando inizio a camminare verso la fermata dell'autobus, vedo Eren con la sua moto.

Prima di salire sulla moto però, lo fisso subito dritto negli occhi.

Sono sempre i suoi bellissimi occhi blu e verdi, in cui mi perdo in ogni fottuto sguardo. 

Ora sono sicura, non è LeBlanc.

"Come mai sei venuto a prendermi oggi?" esordisco io, sistemandomi dietro di lui.

"Ho una sorpresa per te" mi risponde lui, accennando un sorriso.

"Reggiti forte" mi dice.

Stringo forte le mie mani sul suo petto, appoggio la testa sulla sua schiena e partiamo.

Non ho idea di dove mi stia portando, non avevo mai visto questa zona, ma considerando i palazzi direi che è Shiganshina, o meglio, una parte nascosta di Shiganshina.

Dopo circa una decina di minuti di viaggio, arriviamo in un posto nascosto, dietro vari palazzi distrutti e abbandonati. 

Le piante sono cresciute senza controllo ovunque, rendendo il posto quasi selvaggio.

Sembra il palcoscenico di una città fantasma, ma Eren mi prende la mano, e mi porte oltre alcuni cespugli. 

Scavalco alcune piante dopo e rimango a bocca aperta:

Ci sta un lago. Un lago enorme.

"Beh" esordisce Eren.

"Questo è un lago di acqua minerale totalmente naturale. Questa zona è totalmente abbandonata in quanto è stata teatro di guerra molti anni fa. Ora nessuno è più venuto qui, e questo lago combatte tutti i giorni contro il cemento. E' un patrimonio" continua lui fiero.

Non so veramente cosa dire, il paesaggio di questo lago è semplicemente mozzafiato.

"Come mai mi hai portato qui?" dico io, ancora incantata dall'acqua cristallina che risplende sotto il sole.

"Ti và una nuotata?" mi dice lui, in tono seducente.

"M-ma non ho il costume, e siamo in pieno dicembre" gli faccio notare io, divertita.

"E chi ti ha detto che serve un costume?" mi risponde lui in tono di sfida, iniziandosi a togliere il maglione e la maglietta.

Sta pensando a quello che penso io?

"Ma se ci vede qualcuno?" rispondo io con un pò di paura nella voce.

Essere vista nuda dalla gente che passa non rientra di sicuro tra i miei piani futuri.

"Ti ho appena detto che non ci passa nessuno qui, solo io passo per questa zona ormai, fidati di me" mi risponde lui, ormai in boxer.

Mi prenderò febbre? Raffreddore? Non mi importa. 

Solo una pazza rifiuterebbe l'invito di un bel ragazzo-ma che cazzo dico?!

Solo una pazza rifiuterebbe l'invito di un fregno della madonna a nuotare nudi su un lago così bello.

Comincio a togliermi il cappotto, ed Eren, ormai nudo, mi aiuta a togliermi i vestiti.

Ora siamo entrambi completamente nudi.

Respiro tranquillamente, dalla mia bocca esce una nuvola bianca. Fa freddo, e l'acqua sarà ghiacciata, ma Eren mi stringe la mano.

E calda, tanto calda.

La bacio di istinto, ho bisogno di assaporarlo ancora una volta. 

Dopo quelli che sembrano minuti, ci incamminiamo verso la riva del lago.

Piano piano cominciamo ad immergerci nell'acqua. E' talmente trasparente che possiamo vedere anche il fondale.

L'acqua non è fredda, è ghiacciata.

Ma dopo aver preso coraggio, entrambi ci immergiamo. 

Dopo un paio di ore condite da nuotate, qualche chiacchiera e molti, ma molti baci che ci hanno tenuti al caldo, cominciamo a sentire freddo, e capiamo che è arrivato il momento di uscire.

Sto morendo di freddo, letteralmente.

I miei denti battono senza sosta.

Ma so come fare per scaldarci.

"Eren?" comincio io, mentre siamo sulla riva del lago.

"Dimmi" mi dice lui tranquillamente, voltandosi verso di me.

Inizio a correre e gli salto addosso, facendolo cadere di schiena sulla riva.

Ora sono a quattro zampe su di lui, le mie mani sono sulle sue spalle.

Il suo corpo è semplicemente perfetto.

Inizio a baciarlo, a baciarlo con molta foga.

E piano piano, sento la sua erezione crescere e toccare il mio "fiore".

"Sei mio" gli dico ormai senza fiato.

Sistemo la punta sulla mia "entrata", e lo sento gemere molto forte.

Il suo fiato caldo inonda il mio corpo.

"Dillo che lo vuoi" lo canzono io.

"Pensavo di essere io a comandare" mi dice lui, continuando a gemere.

"Direi proprio di no, tesoro" gli rispondo io, e spingo definitivamente il suo membro dentro di me.

A quel punto lui mi prende i fianchi, facendomi sdraiare su di lui. 

Il mio seno tocca il suo petto, le mie labbra incontrano le sue.

Inizia a spingere molto velocemente. 

Mi sembra di essere in paradiso. 

Mi stacco per un attimo dalle sue labbra, solo per sussurrare:

"V-vai più veloce", e lui mi accontenta.

Direi che questo è il miglior modo per tenersi al caldo.


Angolo autore:

Ritorno col botto, non trovate anche voi?

Probabilmente penserete che questo capitolo non sia utile ai fini della storia, ma vi sbagliate.

Un grosso saluto a tutti, statemi bene ragazzi, e ditemi cosa ne pensate. A presto!

Btw, per chi se lo stesse chiedendo, il lago è ispirato ad un lago di acqua minerale realmente esistente, ovvero il Lago Ex SNIA (ovvero quello nella foto del capitolo), uno specchio d'acqua di acqua minerale purissima.

Per saperne di più ascoltate la canzone "Il lago che combatte".

Un mondo dannatamente bello  [Eremika, COMPLETATA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora