MIKASA POV.
''Q-quindi Eren mi ha cercata?'' chiedo io a mia madre.
''Eh sì, solo non capisco il perchè è spuntato fuori così dal nulla'' dice lei con un sorriso.
''Ehm, viene in classe con me'' rispondo io un pò imbarazzata.
La vedo poi sorridere, esattamente lo stesso sorriso che fece Hannes ieri.
''Fossi in te ci farei un pensierino, sai, è diventato molto molto carino'' sorride lei.
''MAMMA!'' le urlo io scandalizzata arrossendo.
Anche se effettivamente è molto, molto, molto carino.
''Tranquilla Mikasa, sto scherzando'' dice lei ridendo.
''piuttosto, vai a vedere cosa voleva da te. Non è carino dare buca agli appuntamenti'' continua lei.
''Ma mamma, il mica è un appuntament....'' non finisco la frase che lei mi fa l'occhiolino.
Porca misera, mi sa che ha già capito tutto.
''O-ok ok, vado subito'' le dico io sorridendo, e così facendo salgo su in camera.
Prendo il telefono e noto subito che Eren mi ha risposto:
''sono contento''.
Ha scritto due parole, ma cazzo se mi sono emozionata.
Subito gli rispondo:
''Mia madre ha detto che prima mi hai cercato, è così?''
Aspetto un pò prima di inviare il messaggio, noto che è online, ma ho paura di fare passi falsi.
Prendo un respiro profondo, e invio il messaggio.
Dopo pochi minuti mi risponde lui:
''si. Volevo accertarmi che stessi bene''
Sto tremando, ma piano piano, gli scrivo:
''Ti va di vederci oggi al parco dietro la scuola?''
Tremo. Gli ho chiesto di uscire.
''Va bene, vediamoci lì alle undici e mezza, ok?'' risponde lui.
Ho perso un battito, e col cuore a mille gli rispondo con un semplice ''Ok''.
Guardo l'ora, sono le dieci e mezza. Ho solo un'ora.
Mi preparo al meglio che posso, non posso sprecare questa occasione, sto uscendo con il ragazzo che amo, quindi mi devo presentare al meglio.
Verso le dieci meno dieci sto per uscire di casa, quando mia madre mi ferma:
''Dove vai di bello così presto?'' chiede lei incuriosita.
Arrossisco.
''Ehm, devo chiarire delle cose, ehm....''
''Esci con Eren eh?'' mi interrompe lei con un sorrisetto che solo lei sa fare.
Centrato in pieno, penso io.
''Ehm, ecco, in realtà......... si.'' mi rassegno io, non riuscirò mai a nasconderle una cosa simile, soprattutto se sono totalmente rossa in faccia.
E ovviamente mia madre sclera.
''ODDIO LA MIA MIKASA SI STA FACENDO GRANDEEEE'' urla lei abbracciandomi.
''M-mamma, ma ti sembra il caso?'' tento di dire io mentre mia madre praticamente mi stritola.
''Scusa scusa, ma è la prima volta che esci sul serio con un ragazzo'' dice lei quasi commossa.
Dopo tutto il disagio provocato da mia madre, guardo l'ora. Sono quasi le undici.
Cazzo, di questo passo farò tardi.
''Allora io vado, ok?'' dico io in tono stanco, dopo che mia madre quasi non mi lasciava più.
''Certo, ricordati di non portarmi di già dei nipotini eh'' mi dice lei con l'occhiolino.
Divento ancora più rossa.
''MA MAMMA! MA TI SEMBRA IL CASO?'' dico io in completo imbarazzo.
"E dopo mi racconterai tutto riguardo quella cicatrice sul volto, vero?" mi dice poi in tono fin troppo calmo, come se nascondesse un doppio fine.
Cazzo, mi ha sgamata.
Finalmente vado, e mi avvio verso scuola.
Con me ovviamente ho portato la sciarpa. Non fa freddo, ma io la porterò sempre.
E' la cosa più preziosa che ho.
Ho anche con me la maglietta che mi ha dato Eren, piegata. Devo restituirgliela.
Finalmente, entro nel parco.
Fortunatamente di sabato mattina ci sta poca gente, tutte famiglie che portano a giocare i loro bambini o qualche coppietta, niente di più.
Dopo aver camminato per un pò, ed essermi immersa dentro il parco, eccolo lì, lo vedo.
Seduto sulla panchina, che guarda il cielo.
E' come sempre bellissimo.
''C-ciao'' provo a dire io.
Lui si gira e mi guarda. Davanti ai suoi occhi mi fermo sempre, mi perdo ogni volta.
''Ciao'' mi risponde lui.
Mi siedo accanto a lui, e gli porgo la maglietta:
''Tieni, e grazie ancora per ieri. Mi hai salvata'' gli dico io, distogliendo lo sguardo completamente rossa in faccia.
''Tienila, sinceramente non ne ho bisogno" dice lui.
A questo punto mi guarda.
Non so cosa dire.
Ma lui, come leggendomi nel pensiero, sblocca il discorso:
"Senti, non ho idea di come hai fatto ad arrivare fino a lì giù ieri, e non penso che sia importante sapere come ci sei arrivata, ma io voglio sapere una cosa. Perchè? Perchè hai voluto rischiare così tanto per vedermi?'' mi dice lui.
Rimango zitta.
Perchè ti amo, idiota.
Questo è quello che penso io ma che non ho ovviamente il coraggio di dire.
Ho paura della sua reazione a riguardo.
Nascondo il viso nella sciarpa, e comincio a piangere.
Non so il perchè, non ne ho veramente idea.
Soprattutto io, Mikasa Ackerman, sono una che piange veramente poco.
E invece eccomi qui, a tentare di trattenere le lacrime di fronte al ragazzo che mi ha salvata, non una, ma ben due volte.
Mi sento debole.
''Ti ricordi, quando nove anni fa, salvasti una bambina che si era persa per Shiganshina riportandola dai suoi genitori?'' gli dico io, quasi in un sussurro.
Ci è voluto un pò prima che lui riuscisse a connettere.
''S-si'' mi risponde lui, quasi incredulo.
''Sei t-tu'' continua lui.
''Mikasa...'' continua, ma non fa in tempo per finire questa frase che di istinto lo abbraccio.
''Ho mantenuto la promessa, ci siamo incontrati di nuovo'' gli dico io, stringendolo forte, come a voler dire che non voglio perderlo più.
SPAZIO AUTORE:
capitolo breve, che di nuovo deve fare da introduzione per il capitolo vero, ovvero quello successivo. Mi rendo conto che è piuttosto banale, ma aspettate il prossimo e vedrete :D
Mi raccomando, commentate!
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Un mondo dannatamente bello [Eremika, COMPLETATA]
Romansafreddo come il ghiaccio, il cuore di Eren ha bisogno di amore, ha bisogno di amare, e Mikasa sarà sempre al suo fianco. Questa storia è anche un crossover, in quanto ho inserito vari personaggi dal mondo di "League of Legends", personaggi che ho res...