Cap. 17: L'ingannatrice

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MIKASA POV. 

E' pomeriggio.

Ci ho messo veramente tanto a svegliarmi e rendermi conto della morte di Veena. 

La sua veglia funebre sarà celebrata insieme a quella di Hannes tra una settimana circa. Entrambi nelle proprie volontà hanno chiaramente espresso di voler essere cremati.

Ora sono qui, dopo aver saltato scuola, in attesa di Armin. Ci eravamo messi d'accordo che sarebbe venuto a casa mia questo pomeriggio per rivelarmi cosa aveva scoperto riguardo la Rosa Nera. 

Ora sono in totale ansia. 

Mi stendo per l'ennesima volta sul letto, a fissare il soffitto. Tante cose sono successe, fin troppe. Non riesco a credere a quello che accade nella vita di tutti i giorni.. in un attimo sei felice, e subito dopo vieni a sapere di tutto il marcio che questo mondo ha da offrire. 

Ripenso ad Hannes, a Veena, ad Eren. 

Spero che questo incubo finisca presto.

Torno nel mondo reale quando da sotto sento il campanello di casa suonare e mia madre che apre la porta.

"Armin! Da quanto tempo!" sento urlare mia madre.

"Ma quanto sei cresciuto!! Sembra ieri quando frequentavate il primo superiore!" continua lei, mentre io scendo le scale. 

Appena lo vedo provo a dargli il sorriso più convincente (e falso) possibile mentre lo saluto.

"Hey Armin".

"Mikasa" mi risponde lui con un sorriso.

Mi sembra un'eternità da quando l'ho visto l'ultima volta.

"Bene, vi preparo un tè se volet-" 

"No mamma, siamo apposto, abbiamo un lavoro importante da sbrigare. Andiamo Armin" interrompo mia madre, e così facendo io e lui saliamo nella mia camera.

Sento su di me lo sguardo preoccupato di mamma.

Mi assicuro di chiudere bene la porta, non ho intenzione che qualcuno della mia famiglia origli qualcosa.

Mi volto verso Armin, con uno sguardo di ghiaccio.

"Dimmi tutto." gli dico freddamente.

"Bene..." comincia lui. 

"Scusami se ci ho messo un pò a trovare tutte le informazioni ma mi sono dovuto prima assicurare del consenso di Eren per finire il lavoro" mi dice lui.

"Ma non avevi paura di lui?" gli rispondo io, ricordandomi del primo giorno di scuola.

"Vedi Mikasa, io ed Eren ci conosciamo da quando eravamo piccoli...." mi dice lui con un tono leggermente imbarazzato.

"COSA?! E NON MI HAI MAI DETTO NULLA?" gli rispondo io quasi urlando.

"V-vedi, io e lui eravamo amici quando eravamo molto piccoli, ma poi dopo la scomparsa dei miei genitori io e mio nonno ci siamo trasferiti qui. Poi quando l'ho visto il primo giorno di scuola ero spaventato, avevo paura provasse rancore per me in quanto l'ho praticamente abbandonato, e poi avevo sentito molte voce brutte su di lui e così via..." 

"B-bene, ora dimmi cosa hai scoperto" gli dico io. Si nota la paura nella mia voce.

"Mikasa, di norma non ti direi un bel niente, dimmi almeno il perchè".

"Armin... ho perso tante persone a me importanti. So di essermi immischiata in qualcosa di più grosso di me, ma l'ho fatto per non perdere Eren" gli dico io in tono fermo.

Ma non lo vedo convinto.

"Armin" continuo io, prendendogli le spalle e fissandolo dritto negli occhi.

"Voglio andare fino in fondo, io amo Eren, e lo proteggerò"

"E va bene" mi dice infine lui in tono rassegnato.

"La Rosa Nera è un'organizzazione segreta situata a Shiganshina. E' una specie di setta, esiste sin dagli albori della nazione, quindi parliamo di anni e anni fa. Fu creata da Emilia LeBlanc all'incirca nell'856, ma la cosa incredibile è che a quanto pare è tutt'ora comandata da lei." dice Armin.

"Che cazzo stai dicendo? Mi spieghi come può essere possibile una cosa simile?" gli dico io.

"Mikasa, devi credermi, anche io pensavo fossero solo leggende, ma LeBlanc esiste ancora. E' comparsa nei vari secoli, assumendo sempre identità diverse. Il suo unico obbiettivo è il potere. Non ci credevo, ma poi ho incontrato Eren, e gli ho visto la cicatrice... solo LeBlanc stessa può aver creato una cosa simile, ed Eren ha confermato. Lui l'ha incontrata. E non penso proprio Eren sia uno che dice stronzate" finisce di parlare Armin.

Non ci credo, non ci voglio credere. Questo vuol dire che...

"Armin, questo vuol dire che..."

"Esatto, la magia esiste." finisce lui.

Dopo questa sua frase ed un silenzio imbarazzante durato quasi un minuto, dal nulla rompo il silenzio con una domanda che mi sta tormentando.

"Qual è lo scopo della Rosa Nera?" gli domando io, con tanta paura della risposta.

"Non lo so bene, una sola cosa sono sicuro... LeBlanc brama il potere, e lei vuole Eren. Non ho idea del perchè voglia usare Eren, e soprattutto non ho idea di che modo voglia usare per conquistare questo potere."

Sono sconcertata, non può essere vero... non siamo mica in un libro di J.R.R. Tolkien...

"Ho p-provato a chiedere ad Eren più informazioni, ma non mi ha voluto dire nulla, mi ha detto solo che è stato costretto da LeBlanc stesso a collegarsi a lei, a costo della vita" finisce Armin.

"Quindi, quello che tutti stanno cercando di combattere, Eren, Levi, Hannes, era lei..." penso tra me e me.

"Armin, ti prego dimmi che tutto questo è uno scherzo..." provo a dire io sul punto di piangere.

"No Mikasa, e la cosa peggiore è che non abbiamo idea di che razza di potere possiede quella donna... lei sta usando Eren sì, ma almeno da quanto dice Eren, lei è una donna troppo potente e pericolosa , è lei che comanda questa nazione, è lei che comanda a Shiganshina, ed è lei che ha in mano le vite di tutti i cittadini. Eren dice che lei è e può essere chiunque, e una volta che prenderà il potere, sarà la nostra fine."

"C-cosa intendi per fine?" dico io, ora totalmente terrorizzata.

"N-non lo so, tutto quello che ti ho detto, me lo ha detto Eren" dice lui, sedendosi per terra, incrociando le braccia sulle ginocchia.

"Ma perchè nessuno fa nulla?" continuo io. "Perchè nessuno oltre noi prova a fermarla?

"Te l'ho già detto Mikasa, LeBlanc è solo una leggenda, lei è chiunque. Siamo comandati da un'essere che nessuno sa che esiste. Siamo manipolati a nostra insaputa. E' terribile, lo so, ma purtroppo nessuno può credere a noi. Certo, ci sta gente che sa della sua esistenza, ma se gli alti comandi non ci credono, è proprio perchè è LeBlanc a gestirli."

Adesso, è veramente cominciato l'inferno.




Spazio autore: 

Capitolo che serve per fare da introduzione a quella che sarà la chiave della storia.

Commentate e ditemi cosa ne pensate!!


Un mondo dannatamente bello  [Eremika, COMPLETATA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora