Capitolo 10: Just a boring pet

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Ciao a tutti, mi spiace per il ritardo dei nuovi capitoli. Sono stata un po' troppo impegnata con l'uscita del mio nuovo libro, ma adesso cercherò di aggiornare con più regolarità. Avverto inoltre che questo capitolo ha dei contenuti un po' forti, che sfociano nel dub-con, quindi andate avanti solo se la cosa non vi disturba. E questo è tutto, buona lettura a chi passerà di qua!


***



Era stato durante il secondo confronto con gli Avengers che aveva cominciato a trovare Stark abbastanza interessante da averlo talvolta ai margini dei propri pensieri anche quando non era impegnato a combatterlo.

Il mortale lo aveva raggiunto per primo, dopo che lui aveva deciso di tornare nell'ampio parco dov'era capitato dopo la sua fuga da Asgard e di animare gli alberi per sfuggire alla noia di un intero mese privo di scontri. Non aveva agito con lo scopo di muovere guerra a Midgard: si era trattato di un gioco innocente, senza alcun intento di sterminio; aveva solo desiderato spaventarne gli abitanti e mostrare a quel Regno insulso che lui era tornato e che il pericolo della sua presenza non era stato cancellato dagli Avengers. Un giorno, quando non ci sarebbe più stata la minaccia di Thanos sulla sua testa, si sarebbe vendicato di quei patetici mortali che avevano osato sfidarlo, eliminandoli nel modo più spietato e allettante che la sua mente potesse escogitare, ma in quel momento aveva solo voluto sguinzagliare un po' di caos in una città fin troppo tranquilla.

Aveva atteso Stark sdraiato sul ramo dell'albero più imponente, le braccia incrociate dietro alla testa come cuscino e le gambe pigramente accavallate. Attorno a lui, le urla terrorizzate della gente e il rumore della distruzione perpetrata dai rami che si abbattevano su costruzioni, edifici e panchine erano una musica sublime per le sue orecchie, dopo i giorni in cui era stato costretto a rimanere nascosto per riprendersi dalle ferite riportate durante la sua fuga e recuperare appieno i propri poteri.

Si era dimenticato quanto utilizzare la magia semplicemente per il proprio piacere potesse risultare così divertente.

Evitando un paio di alberi che stavano tenendo impegnata la pattuglia di polizia giunta fin da lui con l'assurda intenzione di arrestarlo, il mortale lo aveva raggiunto.

"Pensavo che dopo la tua ultima plateale sconfitta ci avresti pensato due volte prima di minacciare ancora la Terra", aveva esordito, rimanendo sospeso in aria a un paio di metri di lui.

Gli aveva concesso un sorriso indolente, senza perdere di vista i guanti dell'armatura.

"Oh, ma io sono tornato solo per una visita di cortesia".

Quando Stark aveva sollevato una mano all'improvviso per attaccarlo, si era fatto trovare preparato: in un guizzo verde l'illusione che aveva lasciato a sostituire il suo corpo fisico fin dall'inizio della conversazione si era dissolta, mentre lui approfittava della guardia scoperta del suo avversario per raggiungerlo alle spalle con una stilettata di magia.

Il mortale si era ripreso subito, stabilizzandosi a mezz'aria per poi rilasciare due colpi d'energia bianca dai palmi della sua armatura.

"Ti conviene sbrigarti a cominciare il tuo soliloquio da aspirante Signore del Male, perché il pezzo grosso sarà qui a minuti".

Gli era riapparso alle spalle, dopo essersi teletrasportato in modo da evitare i suoi colpi all'ultimo secondo.

"Pezzo grosso?".

Stark si era voltato giusto in tempo per parare il fendente del suo scettro.

Like a Mirror - THE AVENGERSWhere stories live. Discover now