Capitolo 4 - Be happy, you're 17.

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"Voglio vederlo." sbuffò il biondo, tentando di riaprire l'album, ma lo fermai. I disegni erano miei e di certo non avrei lasciato che un biondo mestruato li vedesse.

"Se devi rompermi i coglioni, vattene direttamente a fanculo." borbottai, allontanando l'album dalle sue mani. "Ma io voglio stare qui." sbuffò. Lo guardai sbalordita. "Voglio stare qui, con te."

"Ma che hai di sbagliato?" risi.

"Nulla." esclamò.

"Luke, posso farti una domanda?" 

"Spara."

"Tutto quello che dicono su di te, è vero?" chiesi curiosa. Sapevo che non era così. Vedevo nei suoi occhi quel qualcosa di diverso.

"Che sono uno stronzo, disagiato, apatico, impedito? Beh, questo sì." rise "Faccio paura alla gente." 

Ad un tratto i suoi occhi si spensero, ed i miei con i suoi. Noi facevamo paura alla gente. C'era quel 'noi' che ricordava che magari avrei potuto stringere amicizia con quel biondo, e magari ci saremmo salvati a vicenda.

Ma erano solo sogni.

Nessuno sarebbe mai riuscito a salvarmi.

Ed io non sarei mai riuscita a salvare qualcuno.

"Ne dicono di cose su di me, Cliff." rise "Secondo le voci, avrei drogato la mia ragazza per poi portarla nel bagno della scuola per farci chissà cosa, avrei fatto un incidente stradale uccidendo un vecchietto, avrei preso a pugni Justin Bieber e pisciato sulla macchina di una professoressa."

"Niente di questo è vero?" chiesi, stupita.

"No, tranne quella del piscio. Quello l'ho fatto davvero." rise, mettendosi le mani davanti alla bocca. Scoppiai a ridere con lui, finchè non ebbi le lacrime agli occhi. "Tu sei fuori di testa, Hemmings" esclamai.

"Già." rise. "Sai, mi parevi tanto una rossa mestruata, ma sei simpatica." ammise.

"Anche tu, Luke. Anche tu."

Vidi da lontano la testa verde di Michael. Non volevo farmi vedere con Luke, l'avevo già ferito abbastanza. Così mi alzai di scatto ponendo l'album in borsa. "Devo andare." esclamai, in fretta.

"Dove vai?" mi chiese.

"Devo andare e basta, ci si vede, biondo" lo salutai di fretta.

"Te ne vai, come cenerentola? Non è ancora mezzanotte!" rise. Lo guardai perplessa e scoppiai a ridere, poi rivolsi un saluto a Byron con un cenno della mano. Feci per girarmi ma Luke mi bloccò ancora. "Ti aspetto alle sette davanti a scuola stasera. Ti porto fuori."

Mi lasciò un morbido bacio sulla guancia e tornò a sedersi sugli spalti, osservando gli allenamenti.

Rimasi un attimo immobile passandomi le dita sul suo tocco.

Cosa stava succedendo?

-

"Byron mi devi coprire, ti prego. So che mio fratello non ti conosce ma se ti chiamasse devi dirgli che sono con te. Ti prego!" lo supplicò la ragazza, mettendo il vivavoce.

"Zoey Heather Clifford." la richiamò "Non so Zoey, già si era incazzato per la festa."

"Ma lui non sa che mi ci hai portata tu."

"Zoey.."

"Ti preego! Voglio davvero uscire con Luke." esclamò.

"E va bene, okay. Mi devi un favore, piccola rossa." rise.

Fearless || Luke Hemmings.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora