Capitolo 20 - So babe, can we dance?

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"COSACOSACOSA?" urlò Chantal dall'altra parte della linea telefonica. Paige la sentì, e scoppiò a ridere: le due avevano molte cose in comune, tra cui il 'cosacosacosa'.

Rimanemmo poco tempo a chiacchierare, anche se avrei voluto averne di più. Quando chiusi la chiamata, Paige mi si avventò addosso con l'abito.

"Hai un reggiseno color carne?" mi chiese, infastidita. "O trasparente?"

"P-Paige, i miei reggiseni sono neri." risi. "A che serve un reggiseno color carne?" sbuffai.

Lei si mise le mani tra i capelli. "Dimmi almeno che ne hai uno senza spalline."

Annuii. "Grazie al cielo!" rise. Me lo infilai lentamente con il suo aiuto e poi chiusi la zip nella parte anteriore del corpetto dell'abito.

"Vuoi metterlo quel coprispalle abbinato?" mi chiese.

Mi guardai la spalla fasciata. "Sì, ti prego." sospirai.

Mi passò l'indumento in jeans e mi aiutò con i tronchetti Jeffrey.

Poi mi decisi, e con la mano 'buona' mi tolsi il mio amato septum. 

"Sei bellissima." commentò Paige. "Ma avanti, abbiamo trucco e acconciatura ancora!" ridacchiò, girando la sedia della scrivania in modo da farmici sedere sopra. Mi accomodai e lei iniziò ad asciugarmi i capelli, poi li tirò con la spazzola, e passò la piastra. Anche la mia chioma impossibile era diventata quasi interamente domabile.

"Benvenuta al salone di bellezza Smith." ridacchiò. "Che trucco facciamo per questa serata importante?"

Scoppiai a ridere. "Il solito?"

"Ma no Zoey, sono qua per renderti perfetta, non posso farti il solito trucco. Ma se vuoi lo elegantizzo un po'." spiegò, ridacchiando.

"Elegantizzazione mode on." scherzai.

Paige mi stese il fondotinta, mi nascose le occhiaie con il correttore, e fissò il tutto con della cipria trasparente - di cui io non sapevo nemmeno l'esistenza. Poi fece uno strano gioco di colori tra il nero e il blu, stese una linea nera di eyeliner, e abbondò con il mascara. Dopo aver colorato le mie labbra, Paige saltellò emozionata.

"Pronta!" rise. Mi alzai e cacciai un urlo.

"Quello cos'era?" mi chiese preoccupata.

"Il nervosismo!" mi lamentai, sedendomi sul letto.

"Guardami - prese il mio viso tra le mani - sei bellissima. Ora devo scappare, o tuo fratello non avrà una dama per il ballo." rise.

"Ah, okay. Tranquilla, dimmelo come se fosse niente che vai al ballo con mio fratello!" esclamai, ridendo.

"Pardon." sospirò lei. "Doveva essere una sorpresa. Ma non importa, ti aspettiamo tutti giù." mi sorrise, prima di lasciare la stanza.

Non ero così tanto diversa dal solito - a parte i capelli lisci, il trucco elegante, la gonna, i tacchi, il septum sparito, un buco nero nella spalla e le farfalle nello stomaco - o, almeno, tentavo di autoconvincermi di non essere troppo diversa.

Scacciai il pensiero e uscii dalla camera. Le candele erano ancora accese e notai che ce n'eravo di nuove che contornavano il corridoio fino al salotto, dove mi aspettavano gli altri.

Aprii la porta lentamente.

Molto lentamente.

Il cuore batteva fortissimo, sembrava quasi voler uscire dal petto. 

Michael apparve, e dietro di lui tutti gli altri. Luke stava in fondo alla tanza, appoggiato al muro.

I ragazzi in smocking erano bellissimi.

Fearless || Luke Hemmings.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora