Capitolo 9 - Savior.

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Calum abbassò lo sguardo su quello della ragazza che gli stringeva la mano.

"Cal." lo chiamò lei.

"Dimmi, piccola."

"Tu mi ami? Cioè, mi ami per come mi conosci?" gli chiese insicura la ragazza, fissando le sue Nike Air Force.

"Perchè non dovrei?" rise il moro, scalciando un sassolino capitato sotto la sola delle sue Vans nere.

"Non lo so."

"Avanti, dimmi che hai." il ragazzo si posizionò davanti a Hope, che, nel frattempo, si perdeva dentro ai suoi occhi neri.

"Non so, Cal. Mi presenti come tua sorella ad una ragazza che non hai mai visto prima, ti butti a capofitto nella sorta di vendetta di Byron. Tutta questa situazione è troppo." sbuffò.

"Mi stai davvero rimproverando per questo?" rise il moro. Sotto le luci del tramonto la sua pelle abbronzata risplendeva.

"Non ti sto rimproverando, cazzo. Sto solo dicendo che dovresti seriamente darti una calmata, Hood." sbuffò, lasciando la mano del ragazzo.

Lo stesso ragazzo che la salvò anni prima.

"Hope." sospirò lui. "Io ti amo."

"Ma non lo dimostri."

"Lo dimostrerò." promise il ragazzo. "Ed inizierò a farlo portandoti ad una festa stasera."

Hope gli rivolse un sorriso. Calum sapeva benissimo quanto la sua ragazza amava ballare, ballare fino allo sfinimento. Quella festa era uno dei pochi luoghi in cui sapeva che avrebbe sicuramente riacquistato la fiducia della sua piccola Hope.

"Grazie Cal."

-

"Non vorrai davvero obbligarmi a mettere quei cosi." sbuffai, prendendo in mano i tacchi vertiginosi che Paige mi aveva riservato.

"Starai benissimo, su. Vai a cambiarti o ti ci mando a calci in culo."

"Gentilissima." risi, infilandomi in bagno per cambiarmi. Paige aveva insistito perchè mettessi un abito, ma mi rifiutai categoricamente. Così, mi consiglio degli shorts ed una canotta larga piuttosto carina, devo dire.

Quei sottospecie di stivaletti con il tacco esageratamente alto mi spaventavano, ma quando me li infilai mi autoconvinsi di non essere male. Mi sciolsi i capelli disordinati e mi feci vedere da Paige, che contenta applaudiva e scattava foto senza motivo.

"Non avrei mai pensato di dirlo, ma mi piace." risi.

"Mettiti pure questo." ordinò, porgendomi un cappello nero, uguale a quello che ogni tanto indossava Ashton.

Lo infilai sistemandomi i capelli sulle spalle. Mi guardi allo specchio fiera del risultato, per una volta non indossavo skinny jeans e tshirt e mi sentivo comunque a mio agio.

Paige si infilò velocemente un vestito blu elettrico e dei tacchi. Dopo esserci truccate entrambe, lasciammo casa e camminammo per qualche minuto, prima di raggiungere un piccolo chiosco. Appoggiato ad esso se ne stava un ammasso di muscoli dallo sguardo serio. Paige lo salutò e gli consegnò due biglietti, questo ci fece sorpassare un piccolo cancellino e dopo dieci minuti di camminata in un piccolo boschetto arrivammo fuori da un palazzo illuminato dalle luci di due lampioni piazzate davanti ad esso.

"Eccoci." esclamò Paige. La musica era lieve fuori dalle mura bianche del palazzo. "Entriamo."

Spalancò la porta e fui subito colpita dall'odore di alcool e marijuana. Le luci deboli non erano abbastanza ad illuminare tutta la stanza, e la musica assordante - ed abbastanza inascoltabile - non faceva altro che distruggermi i timpani.

Fearless || Luke Hemmings.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora