"Hai ucciso la mamma di Luke ed un poliziotto, pensi sul serio di poter cavartela?" rise Calum. "Avevo ragione, avevo ragione quando pensavo fossi tu ad essere malato, e non quel biondo." sputò, lasciando la cella e Byron seduto su una sedia di legno. Presi la mia giacca e con Ash ringraziai gli agenti.
"Dovrà abituarsi. Ha ucciso due persone, tra cui un poliziotto, intendo: di anni da passare qui ne avrà un po'." rise un uomo in uniforme blu.
"Andiamo?" mi chiese Ash. Annuii ed uscimmo dal grande edificio. Era già l'alba ormai, quella notte insonne era passata, grazie a Dio. Il sole sorgeva piano mentre a piedi mi dirigevo verso casa.
Quando aprii la porta notai che la situazione non era così cambiata: Luke se ne stava seduto su uno sgabello con lo sguardo perso, mentre Mikey correva avanti ed indietro per la casa preoccupato di avere una risposta.
Luke non appena mi vide scoppiò a piangere e mi abbracciò forte.
"Tranquillo, Luke." sussurrai, stringendolo. "E' in prigione, ora."
Annuì continuando a singhiozzare. Gli raccontai tutto l'accaduto, o almeno quello che ricordavo, tralasciando il mio svenimento. Non era il caso di farlo preoccupare ancora.
Mikey mi abbracciò a sua volta e ci sedemmo al tavolo. Guardai l'orologio: 05:55.
"Ha sparato ad un poliziotto, uccidendolo." sbuffò Ash. La preoccupazione era evidente negli occhi di Michael.
"Mi avevano parlato di lui." sussurrò Luke. Lo squadrai.
"Qualche anno fa, finì in una rissa con il figlio del preside. Nè uscì in coma e quando si riprese e tornò a scuola, era solo più violento." spiegò. "Non capisco come - come possa essere diventato.." balbettò.
"Tutto quello che teneva dentro era ribellione." sbuffò Michael.
"Ma la ribellione non porta agli omicidi, o almeno, non una ribellione causata da una rissa tra liceali." feci notare. I ragazzi annuirono. "Andrò in fondo a questa storia." giurai.
Luke si guardò in giro sconvolto. "Ed io ora che faccio?" chiese, mettendosi le mani tra i capelli, scoppiando ancora in lacrime. Ashton avvolse un braccio intorno alle sue spalle ossute.
"Luke, guardaci. Non sei solo." gli sorrise.
-
Hope gironzolava per casa con le mani nelle tasche. Sapeva cosa era successo, e sapeva incosa si era cacciato il suo ragazzo. Che, per giunta, non sentiva dalla fine della festa.
L'aveva lasciata sola pure lì.
E lei non ne poteva più.
Il moro suonò al campanello e lei corse ad aprirgli.
"Non ho intenzione di parlare della nostra storia, oggi." borbottò Calum buttando a terra lo zaino nero con forza.
"Beh, allora sei pregato di uscire da casa mia." sputò Hope.
Calum si voltò e notò l'espressione lunatica sul viso della mora. "Cazzo ti succede?" sbuffò.
"Succede che più tiri la corda, più ha probabilità di rompersi." rise "E tu l'hai addirittura tagliata. Vattene Calum, vattene se non vuoi nemmeno chiedermi scusa." sbraitò. Prese lo zaino del moro e glielo porse. "La via per andare a fanculo è alla tua destra." indicò la porta d'ingresso bianca.
Calum bofonchiò qualcosa di incomprensibile ed uscì dalla porta sbattendola. Hope gli si appoggio contro con le spalle e scivolò a terra, scoppiando a piangere.
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Fearless || Luke Hemmings.
FanficLuke e Zoey. Due pezzi di puzzle. Due perfetti sconosciuti, in cerca dell'amore, quello vero. «Noi ci salviamo a vicenda.»