20) Soltanto te

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Elaja era astemio. Sì, o almeno così diceva. Il fatto era che non aveva neanche mai provato a bere. Soltanto la birra. E dopo aver appurato quanto gli facesse schifo aveva deciso di dire semplicemente no all'alcool. Ma poi aveva fatto un casino in pista, si era ritrovato da solo in camera ed era stanco di piangere. Aveva bisogno di fare qualcosa per distrarsi. Prendere un po' d'aria e non pensare più a Terry e agli incubi che continuava ad avere durante la notte, al rifiuto di Jonah e agli altri incubi che aveva anche a causa di questo, al fatto di aver fatto schifo nel suo lavoro perché era talmente sensibile da non riuscire a scollegare le emozioni mentre stava sulla sua auto. Avrebbe voluto chiedere a Niall come aveva fatto a spegnere le emozioni quando ai tempi aveva litigato con Alexia e aveva iniziato a gareggiare e vincere come un forsennato. Ma se doveva essere sincero, aveva paura di quel tipo di reazione. Quindi, anche se si odiava tremendamente, era meglio che fosse rimasto così com'era.
Aveva bisogno d'aria. Così era uscito. Aveva indossato dei jeans strettissimi e una canottiera a rete. Cazzo, non pensava neanche di avere un indumento del genere. Okay, gliel'aveva regalata Bess per prenderlo in giro, ma non sapeva come fosse finita in valigia.
Ad ogni modo, l'aveva messa per chissà quale inspiegabile motivo e si era lasciato trascinare dalla folla e dalle strade piene di musica e vita di Dubai. 
C'erano molti locali lì. E aveva quasi voglia di entrare in uno di questi, fingere che andasse tutto bene, staccare la spina per un po' e divertirsi. Non lo aveva mai fatto in vita sua, dopotutto. D'accordo, Bess ogni tanto lo costringe a farlo, ma insomma, era sempre stato un ragazzo troppo razionale con la testa perennemente sulle spalle. Maturo per la sua età. Nonostante il clamoroso numero di lacrime che si ritrovava a versare continuamente. Neanche le sue sorelle erano come lui... e con gli anni sembrava che andasse solo a peggiorare. Diavolo, dei tre Valery era forse quello peggio riuscito.
Perché non poteva semplicemente portare a casa una ragazza, innamorarsi di Bess o qualche altra bella donna che non gli avrebbe recato problemi e rendere tutti più felici? E invece no, doveva essere gay. Anormale. Sbagliato. Problematico.
Ed era proprio un locale in particolare che aveva attirato la sua attenzione. Un locale estroso, che urlava "frequentato da gay" già dall'inizio della strada. Con le pareti a vetro, giusto per mostrare ciò che avveniva lì dentro. Per far capire quanto anche loro fossero normali e avessero ogni diritto di fare baldoria e di baciarsi in pubblico proprio come tutti gli altri.
Non appena aveva messo piede all'interno di quel posto, alcuni ragazzi iniziarono a fissarlo. Forse perché lo avevano riconosciuto. O forse semplicemente perché era un pezzo di carne succulento. Ah, ma chi se ne importava.
Lui che voleva tenere segreta la sua sessualità, stava facendo praticamente tutto il contrario, spiattellandolo in giro soltanto per volere suo. Idiota.
Si avvicinò al bancone e il barista gli diede subito attenzione. A volte Elaja si chiedeva se non fossero i suoi capelli rossi ad attirarla così tanto e a renderlo più visibile di quanto avrebbe dovuto.
Stava per chiedere un analcolico, quando qualcosa scattò nel suo cervello. «Qualcosa... di dolce. Forte.»
Forte. Certo, per uno che non aveva mai bevuto era l'ideale, vero?
Il barista ammiccò e si affrettò a servirlo. Elaja lo pagò anche più di quanto avrebbe dovuto e gli disse di tenere il resto. Il tipo stava anche per scrivergli il numero su un pezzo di carta, ma lui si era messo a ridere e gli aveva fatto segno di no.
Si allontanò da lì con in mano il suo drink verde con ghiaccio. Lo fissò per qualche secondo, poi afferrò la cannuccia e ne prese un sorso. Il liquido gli scese lungo la gola in modo bruciante, che lo fece tossire subito.
Non si rese conto di aver attirato l'attenzione di qualcuno. Un tipo biondo si avvicinò a lui, mentre Elaja cercava di riprendere fiato e togliersi la smorfia involontaria. Faceva veramente schifo. «Tieni, prova questo.» una voce gli disse all'orecchio. Elaja sobbalzò spaventato e si voltò per guardare il viso di chi aveva appena parlato. Non male. Un tipo veramente affascinante, con gli occhi di ghiaccio ben visibili anche nel buio del locale. Anzi, con le luci ad intermittenza, quegli occhi che si illuminavano risultavano quasi inquietanti.
Gli stava porgendo un altro drink, di un liquido più chiaro, rosato. Ed Elaja non ci pensò due volte a scambiare il bicchiere con quello del ragazzo.
Prese un sorso e nonostante la sensazione di calore e formicolio lungo la gola, il gusto era decisamente migliore.
«Ti piace?» gli chiese il tipo, decisamente soddisfatto. Elaja fu sorpreso di vedere che il bicchiere verde era già quasi finito.
Il pilota annuì e sorrise. Bene, aveva trovato da bere, aveva trovato la compagnia e... adesso mancava solo il godersi la musica.
«Ti va di ballare?» gli chiese, cercando di sovrastare il volume.
Il ragazzo sembrava davvero felice di aver ricevuto quella domanda. Elaja lo afferrò per il braccio e insieme si gettarono nella mischia.

My Dream Is You (Spinoff Ad Alta Velocità)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora