Capitolo 6

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Gli addii sono per me, una lacrima
Senza che lo sappia, fiorisce attorno ai miei occhi
Le parole che non sono stato in grado di dire scorrono
Resta solo il rimpianto, che striscia sul mio volto.



Quello di oggi era considerato da tutti il gran giorno e non un giorno qualsiasi per Jungkook invece era un giorno come un altro, oggi infatti si teneva la cerimonia dei diplomi e, tutti si apprestavano ad entrare nella grande aula magna allestita per l'occasione. I maturandi erano già seduti ai loro posti d'onore, ascoltando il discorso del preside che si apprestava a congratularsi con loro con fare fiero, mentre il moro sprofondava sempre di più nella noia non ascoltando una parola, Jungkook valutò anche l'idea di uscire, ma avrebbe attirato troppa attenzione quindi si arrese semplicemente al suo destino. Dopo un ora buona ad ascoltare le parole inutili del preside più quelle del corpo docenti, quella tortura sembrava essere giunta al suo termine dando così inizio alla consegna dei diplomi tutti i maturandi vennero chiamati in ordine alfabetico e, per sezione fino a quando non arrivò il turno di Jimin il moro vide il maggiore salire i tre scalini del palco allestito, fino ad arrivare di fronte al preside che congratulandosi gli porse il diploma, Jimin lo prese dalle mani del preside inchinandosi educatamente e ringraziandolo, per tornare al proprio posto e dopo un paio di studenti fu il turno di Taehyung, che con un sorriso enorme appena prese il diploma pensò bene di distinguersi dalla massa come era suo solito fare ed abbracciare il preside con affetto ringraziandolo, il minore vedeva in lontananza il maggiore che ridacchiava alla reazione inaspettata del preside all'azione del suo amico, che aveva ricambiato l'abbraccio sorprendendo tutti poiché il rettore era sempre stato severo, burbero e, questo sorprese un po' tutti ma per il resto tutto filò liscio per il resto della giornata. Gli studenti erano tutti in cortile a fare foto con i propri genitori e, parenti tutti tranne Jimin e Taehyung che erano in disparte a parlare con alcuni compagni di classe e Jungkook, non sapeva se avvicinarsi o aspettare che il maggiore fosse finalmente libero, ma decise di non interrompere e di approfittarne per fare una passeggiata per il cortile. Jungkook si sentiva tormentato aveva intenzione di rompere per sempre con Jimin e di continuare per la sua strada, ma il maggiore ne era ovviamente allo scuro e, non avrebbe potuto baciarlo ne permettere all'altro di farlo, doveva indossare una maschera di freddezza e di strafottenza per riuscire nel suo intento, dopotutto Jungkook sapeva essere davvero crudele ma esserlo con Jimin gli causava dolore, tuttavia tutto ciò era assolutamente necessario per entrambi. Il maggiore sarebbe andato via lasciandolo indietro e sapeva che anche se sarebbero rimasti insieme la loro relazione non sarebbe durata a lungo, Jimin era ambizioso ed indubbiamente un bellissimo ragazzo e, il moro non si fidava di nessuno ci sarebbero stati troppi problemi che lo avrebbero distratto dai suoi progetti futuri, perché anche Jungkook era ambizioso ed anche lui come il maggiore aveva un sogno da voler realizzare, fin da piccolo sognava di diventare un medico legale e, di collaborare con la polizia era una cosa che lo aveva sempre affascinato e per questo che passava sere intere sui libri di anatomia del corpo umano, anche per partire avvantaggiato ma una relazione ora come ora per lui non sarebbe stata altro che una distrazione e, non poteva permetterselo tutte queste motivazioni lo portavano a troncare la relazione con Jimin, anche se sapeva che se ne sarebbe pentito ma a questo avrebbe pensato più in la, poiché il suo futuro aveva la precedenza su tutto. Jungkook si sedette su una panca ai lati del cortile tutti erano con i loro parenti ma solo Taehyung e Jimin erano soli e inevitabilmente si chiese come mai i loro genitori non fossero presenti ad un evento così importante, dopotutto il loro figli si erano diplomati dovrebbe essere importante per loro esserci, ma decise di non farsi troppe domande. Era appena scoccato mezzogiorno ed oramai tutti gli studenti si apprestavano ad andare via, la cerimonia era giunta al termine ed era arrivata l'ora di affrontare il maggiore quindi si alzò da quella panca dove era stato per tutta la durata della giornata, nonostante non trovasse pace vedendo Jimin abbracciato ad innumerevoli ragazzi che usavano quella scusa, solo per potergli mettere le mani addosso e il moro non poteva far altro che stare fermo a guardare non potendo più rivendicare il maggiore come suo ragazzo, avrebbe compromesso tutto e non poteva permetterselo. Quando si voltò vide il maggiore avvicinarsi, mentre Taehyung era rimasto con alcuni compagni di classe non appena il maggiore gli fu di fronte ebbe l'occasione di guardarlo meglio, poiché durante la cerimonia non gli era stato possibile ma adesso che lo aveva di fronte in tutta la sua bellezza, poté studiare ogni suo minimo particolare, aveva i capelli leggermente mossi adesso di un grigio sbiadito, una camicia con i primi due bottoni slacciati e, una giacca nera con un pantalone classico del medesimo colore della giacca, con delle scarpe in vernice anch'esse nere ed, era un concentrato di sensualità ed eleganza e il minore, che indossava solo una camicia bianca, con dei pantaloni neri aderenti con strappi alle ginocchia, in confronto sfigurava di fronte a tale bellezza. Jungkook rimase in silenzio a guardarlo all'improvviso non aveva il coraggio di parlare e, Jimin se ne accorse per tutta la giornata il minore era stato in disparte su quella panchina senza raggiungerlo, certo era a conoscenza del fatto che non gli piacesse la confusione ed era un tipo sulle sue, ma non si era congratulato con lui e se il minore glielo avrebbe chiesto si sarebbe allontanato per stare solo con lui, c'era qualcosa che non andava anche nella sua espressione che ora era fin troppo seria, quindi provò a fare lui la prima mossa visto che Jungkook non accennava a parlare.

Karma - JikookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora