Non c'è niente di così diverso da ieri
Ogni giorno si ripete immutato, l'unica differenza è che tu non esisti più.
Eravamo insieme solo ieri,
è spaventoso come tu sia l'unica cosa che manca nelle mie giornate
Ad essere onesto, nell'anno passato senza di te
Sono apatico, le giornate scorrono,
non ho provato quei "sentimenti latenti" di cui la gente parla
Ricordo a malapena il tuo profumo, ma aspetta
Questo profumo mi è familiare
Mentre i ricordi cominciano a riaffiorare
Giro il viso e lì, lì
Tu sorridi radioso, ci avviciniamo
(Ciao) Ciao.
Come stai? Sto bene.
A differenza del mio cuore, che sembra andare a fuoco
la temperatura in questo momento è 248 gradi sotto zero.
Jimin in quegli otto anni era riuscito ad entrare in polizia, infatti attualmente faceva parte del reparto investigativo, tuttavia dopo essere stato lasciato da Jungkook era caduto in uno stato di apatia acuta, non usciva di casa, non mangiava, l'unica cosa che gli riusciva bene era piangere. In verità Jimin si era innamorato del minore quando lui frequentava il secondo anno di superiori e, Jungkook ancora il primo, negli anni seguenti tutto ciò che faceva Jimin era ammirarlo da lontano e guardarlo di nascosto. E quando tentò di avvicinarsi a lui le prime volte, non andarono bene ma poi il minore si arrese e Jimin per questo era al settimo cielo a lui bastava solo stargli accanto e nulla più, poi quando quel fatidico giorno il minore gli chiese di essere il suo ragazzo, il maggiore in un impeto di felicità perché il suo amato lo aveva notato gli disse di si, tuttavia quel " si" gli era costato caro, Jimin era stato stupido e cieco, solo quando la realtà gli piombò addosso realizzò quanto ingenuo fosse stato in realtà, si era lasciato usare senza alcun ritegno per puro divertimento e poi essere buttato via come un giocattolo rotto. Jimin ferito nell'orgoglio desiderava solo vendetta, ma non poteva averla e questo lo distruggeva ancora di più, con il tempo si riprese e iniziò a riprendere in mano la propria vita andando avanti giorno per giorno, riuscendo in qualche modo a sopravvivere a quel dolore che pian piano lo distruggeva dall'interno. La notte era il peggior momento per Jimin perché riaffioravano i ricordi e, quelli facevano male infatti una sera in un impeto di debolezza e pazzia fece l'unica cosa che forse non avrebbe mai dovuto fare, andò a letto con il suo migliore amico, l'unico che lo amava incondizionatamente e lo proteggeva. E così fu, Taehyung quella sera lo aveva amato, lo aveva trattato con cura e, in qualche modo lo aveva fatto sentire desiderato per la prima volta, ma non con desiderio carnale, era un desiderio di protezione quella notte fu capace di lenire ogni ferita nell'animo di Jimin, infatti non se ne pentiva affatto, anzi Jimin la ricordava come la notte più bella di tutte perché era stato bene e il suo Taehyungie lo aveva trattato come un gioiello prezioso, era solo grazie a lui se era stato in grado di rialzarsi e andare avanti, adesso c'era un Jimin nuovo e non c'era più traccia di quel ragazzino fragile e petulante che era un tempo, era diventato più forte, indifferente, faceva affidamento solo su se stesso e, cosa più importante non si fidava più di nessuno Jimin aveva eretto un muro tra lui e le persone. Tuttavia alla luce degli ultimi avvenimenti dopo aver rivisto il minore dopo tanto tempo, Jimin pensando intensamente rivalutò parecchio la questione, poiché il minore lo aveva informato che provava sentimenti per lui e se otto anni fa quello vulnerabile era il maggiore e di conseguenza Jungkook aveva il coltello dalla parte del manico, questa volta era Jimin ad avere il coltello dalla parte del manico, questo voleva dire che poteva avere la sua tanto agognata vendetta nei confronti di Jeon Jungkook.
×
Quel pomeriggio tutto il team composto da: Min Yoongi il caposquadra del team, Jung Hoseok, Park Jimin e, Kim Taehyung, si trovavano nella sala in cui avevano raccolto tutte le possibili prove sul serial killer, per ora le vittime erano 3, ma tutte accomunate dagli stessi fattori, tutte avevano la stessa corporatura, ovvero; esili, femminili, molto belle e, tutte intorno ad 1.65 di altezza, in più tutte avevano i capelli neri mediamente lunghi e, con tatuaggi ma il particolare più singolare di tutti era che: tutte e 3 le ragazze avevano la stessa età e questa non poteva essere una semplice coincidenza. Jimin si domandava cosa spingesse quell'uomo ad uccidere le proprie vittime e poi abusare del cadavere? E perché solo ragazze con quelle caratteristiche? Nonostante avessero interrogato tutta la cerchia di conoscenze di ogni vittima, non c'era niente di particolarmente sospetto, quindi avevano scartato una qualche ritorsione o un possibile delitto passionale. Le uniche cose che eravamo riusciti a capire erano le caratteristiche fisiche dell'assassino, tramite le autopsie effettuate da Jungkook e, il profiler era stato in grado di darci qualche nozione in più, da quello che ci aveva detto il profiler, l'assassino poteva pesare intorno ai 70/ 75 kilogrammi e l'altezza era massimo di 1.80/ 1.85 metri. Quindi Jimin pensava che gli bastava esercitare il giusto della sua forza per delle ragazze così esili, erano giorni che cercavano indizi che potessero essere utili ma purtroppo non c'era ancora niente di significativo.
STAI LEGGENDO
Karma - Jikook
FanficPark Jimin era l'unico completamente immune all'aura minacciosa che lo circondava, lui non si considerava coraggioso poiché a suo parere non ci voleva poi così tanto coraggio per interagire con Jungkook, anzi la cosa lo divertiva e lo spronava anco...