Capitolo 21

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[Smut Alert.]


Amarmi non è difficile
Basta stringermi forte, come stai facendo ora
Non sappiamo cosa ci aspetta in futuro
Ma mi piace che nulla sia già deciso
.

Amarti non è difficile
Se sorrido un'altra volta, e mi prendo più cura di te
Come ci amiamo non è difficile
Se ci guardiamo come se fosse la prima volta ogni volta.



Quella mattina Jungkook era nel suo ufficio a sfogliare dei curriculum vitae, il direttore dell'ospedale gli aveva proposto assumere un aiutante per aiutarlo mentre effettuava le autopsie e, Jungkook non era tanto riluttante all'idea, dopotutto gli avrebbe fatto comodo qualcuno che non avrebbe fatto altro che alleggerirgli il compito, tuttavia Jungkook era anche molto esigente sulla persona che doveva affiancarlo, quel lavoro richiedeva sangue freddo, precisione e logica, quindi non voleva che un suo potenziale sottoposto svenisse ai suoi piedi alla sola vista di un cadavere aperto, la scelta era molto ardua quindi avrebbe dovuto fare dei colloqui e mettere alla prova ognuno di loro, il problema più grande era che le candidate erano tutte di sesso femminile e, quando Jimin lo avrebbe saputo la cosa non lo avrebbe entusiasmato, infatti il biondo gli aveva più volte fatto notare quanto fastidio provasse ogni volta che alcune infermiere lo guardavano, con sguardi poco innocenti e, Jungkook a quel pensiero si ritrovò a sorridere non sapeva che Jimin avesse quel lato così geloso, cosa che rendeva felice il moro doveva solo trovare il modo di dirlo a Jimin. Jungkook ripose i curriculum in un cartellina appoggiandosi allo schienale della sedia, ripensando a Jimin la relazione con lui stava andando benissimo, sorvolando i dispetti malefici che gli faceva il maggiore, oramai aveva perso il conto di quante docce fredde si era ritrovato a fare e ringraziava il fatto che l'estate fosse ormai alle porte, ma tralasciando quegli spiacevoli episodi Jungkook si era vendicato ampiamente, approfittando del fatto che il maggiore odiasse le giostre Jungkook lo portò in un parco di divertimenti e, vederlo urlare spaventato ripagò Jungkook di ogni cosa, certo il maggiore non lo aveva parlato per una settimana ma agli occhi di Jungkook, Jimin sembrava così tenero con quel broncio mentre lo evitava in ogni modo, ma alla fine aveva ceduto nonostante all'inizio tentasse di opporre resistenza. E nei giorni successivi avevano anche avuto il loro primo appuntamento insieme, ed oramai Jimin passava più tempo a casa di Jungkook che sua fissa dimora e Jungkook questo non dispiaceva, tanto che stava maturando in lui l'idea di chiedere a Jimin di trasferirsi da lui, tuttavia aveva paura di star affrettando troppo le cose dopotutto stavano insieme da poco e, forse per Jimin era troppo presto compiere un passo del genere, tuttavia Jungkook desiderava davvero tanto tornare da lavoro e trovare Jimin intento ad aspettarlo o viceversa, avrebbe voluto addormentarsi accanto al biondo ogni sera e poter vedere il bellissimo viso di Jimin appena sveglio la mattina, quella quotidianità la desiderava ma non poteva sapere se Jimin la desiderava al suo stesso modo, era anche per tale motivo che non aveva ancora detto nulla a Jimin, mentre Jungkook continuava a tormentarsi tra tutte quelle domande e indecisioni qualcuno bussò alla sua porta riportandolo alla realtà, sussurrò un " avanti " e poco dopo fece capolino nella stanza un Jimin sorridente che rasentava l'illegalità, aveva i capelli leggermente mossi che gli conferivano un aria sensuale, addosso aveva una camicia bianca con i primi tre bottoni slacciati, dei pantaloni skynni neri fin troppo aderenti e delle scarpe del medesimo colore del pantaloni, Jungkook rimase per un po' di tempo a fissarlo riprendendosi subito dopo.

" Jiminie ti sei davvero presentato in quel modo a lavoro? "

Disse Jungkook leggermente infastidito, tuttavia Jimin inizialmente non rispose sedendosi alla scrivania di fronte al castano.

Karma - JikookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora