N.D.A: [ Avvertimenti: nel seguito di questa storia verranno trattati temi delicati come: abusi sessuali e, necrofilia il motivo di tali temi li capirete nel corso della lettura, tuttavia ci tengo ad informarvi che nessuna scena verrà descritta.] detto ciò vi auguro buona lettura, spero che il capitolo vi piaccia a presto.
8 Anni dopo.
Il mio cuore è a pezzi, per favore, piuttosto bruciatelo
Così che del dolore e del rimpianto non rimanga niente.
Erano passati otto anni da quando Jungkook mise fine alla relazione con Jimin, se così si poteva chiamare e, da bravo stolto quale era pensò che quella questione sarebbe finita nel dimenticatoio, errore gravissimo che gli costò caro. Non passò giorno senza essere dilaniato dai sensi di colpa e, dal rimorso, non passava giorno in cui guardandosi allo specchio, provasse sempre più ribrezzo.
La verità era che Jungkook si era stupidamente innamorato di Jimin, tuttavia lo aveva realizzato troppo tardi e da bravo cinico quale era, non poteva permettersi alcuna distrazione, quelle erano le bugie che si raccontava per stare meglio con se stesso e, per alleviare le colpe che ogni giorno lo schiacciavano. Il ragazzo aveva provato di tutto per alleviare quella sofferenza, ma niente sembrava funzionare e la notte era la parte peggiore di ogni giornata, poiché ogni notte rivedeva il volto di Jimin mentre lui crudele, gli rivolgeva parole di scherno umiliandolo e calpestando la sua dignità, quel viso perseguitava Jungkook come un ombra. A volte si cullava nel effetto dell'alcool e, solo in quei rari momenti cadeva in un sonno senza incubi, tutto questo per 8 lunghissimi anni tuttavia un evento fu capace di far rinsavire Jungkook. Aveva solo 22 anni e stava facendo il suo consueto tirocinio all'ora frequentava il 3 anno alla Seoul National University , dipartimento di medicina infatti mancava poco alla sua mini- laurea in medicina legale e, quel giorno il suo professore che lo riteneva lo studente più brillante, nonché suo pupillo decise di metterlo alla prova facendogli dissezionare un cadavere, Jungkook da bravo competitivo accettò la sfida di buon grado riempiendo d'orgoglio il suo professore. Nonostante tutto il ragazzo non calcolò una variante importante, preso dalla competitività non calcolò che stava per dissezionare un cadavere di una ragazza e, non appena la vide dinnanzi a sé nuda vacillò per qualche secondo, chiaramente non se lo aspettava tuttavia guardando l'aspettativa che era dipinta sul viso del suo professore, dovette armarsi di tutto il coraggio di cui era fornito, Jungkook non è mai stato un ragazzo facilmente impressionabile, ma in quel momento mentre apriva la ragazza deceduta, tacciando una " Y " con il bisturi, da ciascuna spalla verso il torace e finendo fino all'osso pubico, divaricando così la cute, in quel momento percepì la nausea salirgli, ma cercò di reprimere tutto continuando il suo lavoro prelevando provette di sangue e, nel frattempo annotando ogni possibile anomalia. Dopo un po' passò ad ispezionare ogni organo prelevandolo e pesandolo su una bilancia, prelevando anche dei tessuti annotando con cura ogni particolare e, fino a quel momento non c'era alcuna anomalia, ispezionò la milza e, l'intestino che lo aiutò ad attestare l'ora del decesso grazie ai residui di cibo ingeriti dalla ragazza, prima del decesso, aprì le palpebre del cadavere e, quello bastò per fargli salire un ulteriore conato di vomito, che puntualmente ignorò e non trovando nessuna anomalia annotò il tutto e, proseguì verso la testa della ragazza in cerca di ematomi, o fratture esterne ma non vi trovò nulla. In seguito si apprestò a rimuovere la calotta cranica e, mentre rimuoveva il cervello notò la sua tanto attesa anomalia, notò una massa tumorale in una zona chiaramente non operabile, poiché situato troppo in profondità, tuttavia prese nota e per maggiori sicurezze pesò il cervello, prelevando un campione di tessuto cranico, una volta terminata la procedura finì di prendere appunti attestando la causa del decesso e, infine consegnandola al professore. Dopo svariati elogi da parte del professore, Jungkook chiese di poter uscire un attimo e il professore acconsentì, una volta fuori dal'obitorio corse verso il bagno aprì uno dei tanti cubicoli e, cadde in ginocchio rigettando tutto quello che aveva ingerito, il ragazzo aveva le mani tremanti e la fronte imperlata di sudore, si prese del tempo per calmarsi dopodiché si alzò tirò lo scarico, ed uscì fuori trovandosi faccia a faccia con un giovane uomo dalla chioma corvina perfettamente acconciata da un lato, il viso fine ed elegante e, dalle spalle larghe, il tutto contornato da un sorriso dolce e gentile, il giovane si avvicinò a Jungkook mantenendo quel dolce sorriso che fu capace di rassicurare il ragazzo, recitando poche parole ma sagge: " Non interpretare le tue debolezze come un fallimento, vedo del grande talento in te e sono sicuro che andrai molto lontano e, poi detto tra noi io sarei svenuto alla sola vista di un cadavere, mentre tu sei stato capace di mantenere i nervi saldi fino alla fine. "
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Karma - Jikook
FanfictionPark Jimin era l'unico completamente immune all'aura minacciosa che lo circondava, lui non si considerava coraggioso poiché a suo parere non ci voleva poi così tanto coraggio per interagire con Jungkook, anzi la cosa lo divertiva e lo spronava anco...