Vicoli ciechi in un labirinto senza uscite
Attraversiamo questo abisso
Quel delicato raggio di luce
Quella mattina come di consueto Jungkook si trovava nel suo appartamento a bere la sua dose di caffeina, ovviamente non poteva mancare la sua sigaretta giornaliera dopo aver bevuto la sua tazza di caffè, quello era un piccolo vizio che aveva preso da poche settimane. Tutto successe una sera mentre tornava da lavoro, si fermò in un tabacchificio e mosso dalla curiosità comprò un pacchetto di sigarette di una marca qualsiasi, anche perché il castano non aveva particolari preferenze al riguardo. E ricordava che la sua prima sigaretta fu oltremodo tragica, tuttavia nei giorni a seguire facendo pratica imparò come fumare correttamente e, così nei giorni successivi prese l'abitudine di fumare una sigaretta dopo aver bevuto il caffè, Jungkook lo trovava molto rilassante e lo aiutava anche ad affrontare quei giorni a suo dire stressanti con una carica diversa, soprattutto se doveva avere a che fare con Jimin che era oltremodo intrattabile e metteva sempre a dura prova la sua pazienza, ovviamente Jungkook se lo aspettava non era così sprovveduto, ma c'era anche da dire che al momento c'era un serial killer necrofilo a piede libero. E in quei giorni il castano si era premurato di fare qualche ricerca approfondita al riguardo e, leggendo una tesi di un noto psichiatra aveva letto che alcuni individui affetti da una perversione come la necrofilia erano soggetti che avevano avuto dei traumi infantili come: madri prostitute, violenze sessuali o, rapporti ambigui e promiscui. Questo portava in genere, il soggetto a ripudiare la figura femminile, in più aveva letto che la maggior parte erano omosessuali, ma non potendolo dire poiché uno stato chiuso come la Corea non lo permetteva questo portava ad una forte frustrazione sessuale, infatti un altro fattore che giocava un ruolo fondamentale era che quel genere di soggetti erano la maggior parte timidi e, insicuri. Questo forse spiegava il perché quel serial killer necrofilo uccideva solo ragazze, la risposta era ovvia lui le disprezzava e usava il loro corpo solo ed esclusivamente per colmare la sua frustrazione sessuale, per lui erano solo degli oggetti su cui sfogarsi ecco perché le lasciava nude in posti dove tutti potevano vederle, per evidenziare ancor di più il suo disprezzo nei loro confronti, quindi se le ipotesi di Jungkook erano esatte quell'uomo doveva aver vissuto un forte trauma che lo aveva portato ad odiare il genere femminile e, forse era anche omossessuale.
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Erano scoccate appena le 20:00 di quel giovedì sera, tutto era insolitamente calmo e per Jimin quello rappresentava la quiete prima della tempesta. Jimin aveva avuto modo di pensarla così anche perché nel pomeriggio Jeon Jungkook chiamò in stazione di polizia, chiedendo espressamente di Kim Taehlyung infatti il suo amico e collega senza dare troppe spiegazioni e, rimanendo sul vago partì per andare da Jungkook d'altro canto Jimin trovò il tutto insolito e lo era anche l'espressione del suo amico, per niente stupita per quella richiesta da parte del minore difatti quando il suo amico tornò, chiese di radunarci tutti e ci disse quello che gli aveva detto Jungkook in via del tutto confidenziale e grazie alle sue informazioni adesso avevamo un profilo psicologico più ampio e dettagliato, su cui poter abbozzare anche un identikit del serial killer fatto dal profiler. In quel momento Jimin e Taehyung si trovavano nella sala relax della stazione di polizia, Jimin beveva il caffè oltremodo scadente del distributore automatico, mentre Taehyung la sua amata cioccolata calda poiché il solo sapore acre del caffè lo ripugnava.
" Taehyung che cosa vi siete detti tu e Jungkook?"
Disse Jimin facendo roteare il bicchiere di carta nelle sue mani, Taehyung d' altro canto sapeva di non poter mentire al suo migliore amico, quell'idea era impensabile ma non poteva neanche dirgli che si era praticamente alleato con il nemico, quindi decise di sviare l'argomento sperando di aver successo tuttavia però, sapeva anche con chi aveva a che fare e le probabilità di successo erano scarse.
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Karma - Jikook
FanfictionPark Jimin era l'unico completamente immune all'aura minacciosa che lo circondava, lui non si considerava coraggioso poiché a suo parere non ci voleva poi così tanto coraggio per interagire con Jungkook, anzi la cosa lo divertiva e lo spronava anco...