Capitolo 8.

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Ti amo così tanto, Ti amo così tanto
Per te ho inventato una dolce bugia.

L'amore è folle, l'amore è folle
Ho cancellato chi sono per diventare la tua bambola.



Quella mattina Jungkook si recò puntuale al suo lavoro, anche se con un terribile mal di testa non poteva sottrarsi ai suoi doveri, la sera prima aveva leggermente esagerato in confronto alle altre volte, aveva superato il limite consentito ed era meglio che Jin non lo sapesse, o poteva ritenersi un uomo morto. Il maggiore non sopportava che il castano bevesse, il massimo che gli consentiva era un bicchiere di vodka, se voleva tanto trasgredire, tuttavia se con Jin certe cose come appunto l'alcool erano bandite non si poteva dire la stessa cosa del fidanzato del maggiore, Kim namjoon un giovane ed attraente avvocato, bello quanto bastardo, alto capelli biondi acconciati sempre alla perfezione, difatti lui stesso era un perfezionista e maniaco del controllo, alto, elegante, ed incredibilmente saggio e, nonostante a prima vista incutesse timore era incredibilmente affettuoso, quando sorrideva sul viso dal'incarnato ambrato spuntavano due tenere fossette, che lo rendevano adorabile agli occhi altrui e, solo con lui Jungkook poteva permettersi di andare oltre infatti il più delle volte bevevano di nascosto, grazie alla scorta di liquori pregiati che il maggiore nascondeva gelosamente dagli occhi attenti di Jin. Nonostante ciò quando il castano legò con loro e raccontò ciò che fece a Jimin, Namjoon fu il primo a rimproverarlo, mentre Jin cercava di giustificarlo nonostante fosse nel torto, Namjoon aveva ragione si era comportato da egoista, cinico e codardo e, adesso il karma aveva deciso di punirlo dopotutto non poteva pensare di farla franca era troppo bello per essere vero, non poteva dimenticare, non avrebbe mai potuto poiché Jimin sarebbe stato sempre il suo più grande rimpianto, ma Jungkook voleva andare avanti e magari avere un amore come quello di Jin e Namjoon, il loro era un amore puro, sincero, basato sulla fiducia, erano due metà perfettamente incastrate tra loro e, dove non arrivava Jin arrivava Namjoon erano due esseri complementari e, Jungkook voleva un amore del genere. Jungkook prese un'aspirina dal suo ripiano sciogliendola nel'acqua che aveva recentemente versato nel bicchiere e, bevve in un solo sorso il mal di testa sembrò essersi placato almeno un po', trasportò il carrello vicino alla cella dove era stata depositata la ragazza di ieri e, si apprestò a posarla sul carrello spingendolo al centro della stanza, infilò i guanti in lattice un foglio e, una penna per trascrivere le informazioni. Jungkook studiò la ragazza con più attenzione, in cerca di segni particolari ma non ne trovò tranne per un tatuaggio che aveva dietro l'orecchio destro, passò al collo e vide chiaramente un segno di soffocamento e, annotò il tutto con la sua consueta precisione, il castano si apprestò ad osservare gli organi genitali della ragazza e, notò che l'orifizio vaginale presentava molteplici lacerazioni, trascrisse questi particolari per poi continuare la sua ispezione, ma non trovò nulla di sospetto o quantomeno significativo. Dopo qualche ora passata ad ispezionare esternamente il corpo, passò al passo successivo, prese un bisturi dal carrello al suo fianco ed iniziò a tracciare un'incisione da una spalla al'altra fino a fermarsi al'osso pubico, divaricò la cute ed iniziò a tagliare la cassa toracica con il costotomo, la aprì e prelevò un campione di sangue direttamente dal cuore, successivamente ispezionò ogni organo della cassa toracica prelevò gli organi uno alla volta pesandoli, trascrivendo tutto ciò che poteva essere utile per le indagini, prelevando anche i tessuti per ulteriori esami e, seguì la stessa procedura anche nella parte addominale del corpo infatti grazie agli esami allo stomaco attestò che l'ora del decesso, era avvenuta intorno alle 20:00 il ragazzo aveva anche prelevato dello sperma rimasto nel' utero della ragazza per sicurezza, in seguitò aprì gli occhi della vittima ora di colore bianco con venature rosse, il castano accertò subito che la vittima fosse morta per soffocamento, poi passò ad ispezionare la testa alla ricerca di qualche eventuale ferita, o trauma cranico e, in quel momento notò un ematoma proprio dietro la testa della ragazza, si affrettò a rimuovere la calotta cranica e, in quel momento tutti i suoi dubbi si rivelarono fondati, c'era la presenza di un emorragia interna e qualche lieve frattura dovuta probabilmente ad un colpo dato proprio dietro la nuca, depositò il cranio sulla bilancia prelevando del tessuto cranico, infine finì di trascrivere gli ultimi dati e si apprestò a richiudere la vittima, per permettere ai parenti di fargli dei funerali dignitosi, ma prima la ripose di nuovo nella cella mettendogli addosso un lenzuolo.

Karma - JikookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora