Capitolo 3 ( Natie)

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Avrei dovuto passare tutta la mattinata nell'ufficio di Niall, ma almeno il pomeriggio sarei uscita con Ashton. Ero entrata nella mia parte di ufficio, era ben sistemata, pulita, solo con qualche carta sul tavolo, segno che Niall avesse una donna delle pulizie. Mi accomodai sulla poltrona rossa dietro la mia scrivania, e girando su di essa scrutai ogni singolo angolo di quella stanza. Mi ricordai che sarei dovuta andare a comprare una scala a Niall, così che non usasse più il "nostro" libro. I miei pensieri furono interrotti da Niall, che spuntò sulla soglia della porta, fissandomi con le sue iridi azzurre; posizionò il "nostro" libro su uno scaffale e tornò a scrutare ogni parte del mio corpo.

<< Uhm.. Non devo ordirnarti niente.. Ma ti do un consiglio.. Non si lavora così.>> Disse ridacchiando, avvicinandosi alla mia scrivania, e toccandosi il mento. Io ricambiai il suo sguardo, credo di essermi imbambolata della sua bellezza, perchè dovevo ammetterlo brutto non era.. Scossi immediatemente la testa per scacciare quel pensiero, e le guardai con aria di sfida.

<< Si, so benissimo anche come si lavora, ma mi stavo riposando, sapientone.>> Risposi acida, per poi giocherellare con un foglio di carta, lui continuò a guardarmi e scosse la testa.

<< Ha detto il tuo ragazzo, che pomeriggio passa a prenderti verso le 4.. Com'è che si chiama? Ah si Ashton.. Da quant'è che state assieme?>> Chiese, cercando di attirare la mia attenzione, che io non gli davo minimamente.

<< Sette mesi.>> Risposi secca, sperai che l'interrogatorio fosse finito, ma gli posi io una domanda questa volta.

<< Andiamo al sodo. Tu credi in quella specie di storiella in quel libro?>> Chiesi acida, credo proprio di sembrare acida, ma volevo chiudere quella storia assurda subito.

<< Si, ci ho sempre creduto, poi non ti ho trovato da nessuna parte, e ho smesso, ma oggi ho iniziato a ricrederci. Tu non ci credi vedo, ti ostini a stare con quello.>> Mi rispose, iniziandosi ad alterare un po' troppo per i miei gusti. Capii che era impossibile avere un accordo con lui, avrebbe fatto di tutto per farmi lasciare con Ashton, ne ero sicura. Mi ero cacciata in un grosso guaio, era geloso e si vedeva, sopratutto dalle sue iridi che si erano rimpicciolite e l'azzurro dei suoi occhi era molto piú scuro, e anche i suoi pugni si erano chiusi. Mi proposi mentalmente di stare calma, dopotutto era il mio capo, e tale doveva rimanere.

<< No. Non ci credo minimamente. Sono tutte stupidate, io amo Ashton, e non mi importa nulla di principini e principesse.>> Risposi acida, credo di aver detto qualcosa di sbagliato, perchè Niall cercò di trattenersi, e il suo respirò si affatticò, e le sue iridi incontrarono le mie, ebbi paura.

<< Oh andiamo, ami Ashton.. Non sono nessuno per mettere in discussione i vostri sentimenti, ma davvero credi che lui non appena famoso resterà con te? Non illuderti, ha già milioni di ragazze che gli vanno dietro, e Ashton non è tipo da relazione seria. Glielo si legge negli occhi, andiamo è un festaiolo nato, e tu sei il suo opposto. Non dico che sei una brutta ragazza, anzi a mio parere sei bellissima, ma ti rimpiazzerà presto, con una ragazza diversa ogni sera.>> Mi urlò contro, ahi. Aveva oltrepassato il limite, e anche ferito i miei sentimenti. I miei occhi s'inondarono di lacrime, e la calma che mi ero prefissata sparì in un batter d'occhio. Impulsivamente gli tirai un sonoro schiaffo, e lui si portò subito una mano alla mascella dolorante, vidi il segno delle mie dita sulla sua guancia, e scappai via. Mi pentii subito di ciò che avevo appena fatto, non reagivo mai così, non so cosa mi stava accadendo. Forse aveva ragione e la verità mi faceva male, molto male. O forse era stato il primo a farmi innervosire così tanto fa provocare la mia reazione. Decisi di tornare a casa, senza chiamare mio fratello per farmi venire a prendere.. Non era di certo il caso, perché Louis avrebbe sicuramente dato ragione a Niall.

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