Chapter 1- L'inizio

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Maxine point of view

<Maxine?Maxiiine?MAXINE>che scocciatura questa donna, il suo nome? Samanta Driv. È la classica rompicoglioni con più corpo che cervello a mio parere

Ovvero?....La mia vicina di scrivania
Ma chi diavolo ha avuto l'idea di usare gli open-space in ambito lavorativo?

Possibile che non abbia nulla da fare la signorina Driv in questo preciso momento? Continuo a digitare sulla mia tastiera e a lavorare alzando il volume delle mie grandi cuffie, fornitemi dal capo squadra.

Fino a quando non si spense il monitor d'avanti ai miei occhi, alzai lo sguardo verso il viso compiaciuto della mia compagna di scrivania

Feci un respiro profondo e mi abbassai le cuffie cercando di mantenere la calma

<Dammi una valida ragione per non impiccarti con i cavi della lampada agente Driv>Le Disse togliendomi un ciuffo di capelli scuri dal viso

<Ti vado bene io come buona ragione Maxine?>Domandò con sguardo ammiccante

<Sono agente Collins per te Driv, te lo ripeto solo un'altra volta, tu non mi piaci>Dissi per poi abbassarmi sotto la scrivania per riagganciare il cavo al computer

Questa manfrina va avanti da circa due mesi, praticamente la mia giornata si svolge così: Colazione, lavoro, continui tentativi di Driv di abbordaggio verso la mia persona, continui rifiuti da parte mia, casa e sonno.

Mi rimisi a lavorare ignorandola completamente, ma fu lei questa volta ad abbassarmi le cuffie

<Signorina Driv devo consegnare questo rapporto al capo squadra entro giovedì>Le dico sinceramente

<una possibilità>Disse all'improvviso posizionandosi alla sua scrivania di fronte alla mia

<Come prego?>Chiesi spiegazioni

<Ti va di venire a cena sta sera? Hanno aperto un nuovo ristorante Giapponese, e non provare a dire che non ti piace, so bene che ti piace la cucina orientale>Disse con un ghigno sulle labbra contornate dal lucida labbra

Una volta per tutte. Questa storia deve finire, proviamo ad essere un po' più gentili

Giocando la carta della verità, mi sistemo meglio gli occhiali da vista sul mio povero naso

<Samanta, mi lusinghi davvero con queste continue dichiarazioni da parte tua, ma non sono interessata alle donne, anzi non sono interessata neanche al mondo in questo momento.>confesso

<Lavoro giorno e notte senza sosta e l'ultima persona a cui tenevo è venuta a mancare il mese scorso, non riesco ad amare me stessa figurati un'altra persona>Dissi mantenendo lo sguardo freddo e fisso nei suoi occhi

A quanto pare ha funzionato, non vola più una mosca, una volta salvato il mio rapporto lo mandai per via fax e spensi tutto

Ma prima che potessi andarmene sentii la voce della bionda chiamarmi

<Hai ragione Max...volevo dire agente Collins, sono stata egoista, ho pensato solo a me stessa e non ho pensato alla vostra felicità, per questo vi chiedo scusa>Disse

Un lieve sorriso apparve sulle mie labbra e della sua reazione posso ben vedere un leggero rossore sulle sue guance

So già che me ne pentirò di quello che sto per fare. Mio buon Dio assistimi

<Allora? Non c'era un ristorante giapponese da provare? Ovviamente come colleghe intendo Samanta>Le Chiesi aprendole la porta d'uscita

Il suo viso non poteva essere più raggiante <certamente, ti prometto che non ti infastidirò mai più>Disse affiancandomi

Il suo viso non poteva essere più raggiante <certamente, ti prometto che non ti infastidirò mai più>Disse affiancandomi

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Controllai l'orario sul mio orologio, sono le 21:30

<Dove si trova questo ristorante?>Le domandai mentre camminiamo verso il parcheggio

<a due isolati dalla stazione di polizia non è molto lontana, andiamo a piedi, oppure in macchina o anche in....>Disse continuando a blaterare

Prima che potesse finire di parlare le lanciai contro un casco bianco
<Moto?>Finii la frase al posto suo

Annui velocemente con la testa con un enorme sorriso in faccia

<dai sali a bordo>la invitai a salire, Samanta non ci pensò due volte a salire, accesi la moto, facendone uscire un rombo potente.

<Wo oh oh, questa si che si chiama potenza chi te l'ha regalata?>Mi Domandò mentre ormai eravamo in strada

<Regalo di 18esimo compleanno, ormai sono 5 anni che c'è l'ho>Le spiegai

<Allora al mio prossimo compleanno chiederò una moto>Disse ridendo

<Sai una cosa Samanta? All'inizio pensavo fossi una smorfiosa con più tacchi che cervello. Me ne pento di averlo pensato, sai soltanto una ragazza dal sorriso facile, un po' maldestra e che fa pena a flirtare>Dissi

<HEY NON È VERO IO NON-cazzo hai ragione sono così, mi sento così stupida in questo momento, davvero faccio così pena con le battute di abbordaggio?>Chiese tenendosi sulle mie spalle per non cadere dalla moto in corsa

<yes>Dissi, notai con la coda dell'occhio le sue guance gonfie e arrossate, che gesto strano....ma ha un non so che di comico

<Tu Maxine, mi piacevi perché sei così>Disse

<potresti essere più specifica?>Dissi

<Sei una bella ragazza, ironica, seria, sai sempre qual è la cosa giusta da fare e soprattutto continui ad andare avanti nonostante tutto. Ti ammiro molto per questo amica mia>Disse

In quel momento mi accorsi di aver trovato un'amicizia preziosa

Ironico vero? La ragazza che aveva una cotta per me in quello stesso giorno eravamo diventate amiche

<Grazie mille amica mia>

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