TMNT-Blue Mask

CHAPTER 28-Biscotti

Samanta point of view

<allora a che ora è l'appuntamento con la tua Maxine>Disse Maria continuando a lavare le stoviglie della colazione

<Mamma quante volte ti devo spiegare che non è quel genere di appuntamento, ci incontriamo per risolvere il caso, lo sai bene che per Maxine sono un'amica e una collega di lavoro, nulla di più>Dissi dando un altro morso alla mia colazione

<si questo mi era chiaro tesoro, volevo solo sapere l'orario, così puoi accompagnare Tommy alla fermata dello scuolabus>Disse ghignando

<ammettilo che l'hai chiesto apposta soltanto per darti l'ennesima prova del mio affetto per lei>

<Colpevole>Disse alzando le mani dopo aver chiuso il rubinetto dell'acqua, per poi sedersi al tavolo al mio fianco

<tesoro mio, quando ti deciderai a fare una mossa? Di questo passo Max avrà già un pargolo in braccio da accudire>Disse ridendo

<non mi vede come la vedo io mamma, è inutile...immagina che addirittura odiava le attenzioni che le davo prima di avvicinarci e fare amicizia> confessai mantenendo lo sguardo sul bicchiere di succo d'arancia tra le mie mani

<non voglio vederti triste Sam, sei una ragazza strepitosa e se non riesci ad avere le attenzioni di Maxine di certo non sei tu il problema> Disse tenendomi una mano

<...sai che all'inizio non notavo nemmeno io le attenzioni di Frida?>Disse di punto in bianco

<Davvero?>domandai e risposta annuì

<non badavo molto a quello che avevo in torno per una serie di fattori che già conosci e non mi sfiorava minimamente l'idea di trovare l'amore...e poi cominciai a notare Frida, come su comportava e come mi guardava. Chissà magari per voi è lo stesso>disse sorridendomi teneramente come solo lei sa fare

<già, forse hai ragione...>

Leonardo point of view

la luce filtrava dalle tende della grande finestra del salone illuminandole il volto ancora dormiente
cosa facevo qui ancora alla prime luci del giorno? Non ne avevo una minima idea

rischio di essere scoperto, di essere visto ma in questo momento non mi sfiorano minimamente quei pensieri negativi che contraddistinguono il mio carattere, sono un incoerente, rimprovero sempre i miei fratelli sull'argomento e guarda caso sono il primo a disobbedire

le accarezzo i capelli morbidi cercando di non svegliarla, cosa però che non ebbe successo, dato che alzò una mano per sistemarsi gli occhiali storti, per poi aprire gli occhi ancora assonnati

<buongiorno, dormito bene?>mi chiese stiracchiandosi

<mai dormito meglio, anche se ogni tanto borbotti nel sonno>risposi sinceramente, facendola ridere

<mi dispiace essermi addormentata così all'improvviso>feci un cenno di negazione con la testa

<eri stanca, non devi scusarti...beh sarà meglio che vada, molto probabilmente mi aspettano una valanga di domande e una sgridata> E quasi sicuramente tre ore all'hashi e sinceramente ancora non me ne pento

<Scusa, parlerò io con Splinter, è colpa mia se sei rimasto qui tutta la notte>Disse alzandosi preoccupata

<Grazie ma non serve, posso gestirlo da solo>Dissi sorridendole avvicinandomi alla finestra notando un tombino proprio nel vicolo cieco di fianco alla struttura, farà a caso mio

la vedo correre in cucina per poi tornare con un sacchetto di carta bianco

<Leo so che devi andare via ma insisto, prendi questi biscotti, li ho comprati ieri dal fornaio e sono davvero buoni>Disse porgendomi il sacchetto in questione tendendo le mani in avanti

<grazie del pensiero, magari con questi addolcisco Splinter>Risi nell'immaginare mio padre mentre mangiava i biscotti

Maxine point of view

<allora facciamo così, riferiscigli che glieli manda Maxine per scusarsi>Continuai a blaterare mantenendo lo sguardo fisso su di lui

per la verità non vorrai che non andasse via e vorrei che questi momenti non finissero mai, ma penso di aver fatto un bel casino, di sicuro Splinter gli farà una ramanzina coi fiocchi

abbassai lo sguardo per pura curiosità guardando il pavimento di legno e i miei piedi scalzi, per non so quale futile motivo,iniziando a girarmi la busta nelle mani...nervosamente?

<Hey non fare così, che sarà mai una sgridata>

<E che mi sento in colpa> dissi rialzando gli occhi sul suo volto che in quel momento mi stava donando il più caldo dei sorrisi

<non devi sentirti in colpa per nessun motivo, è stata mia la decisione di venire a trovarti.....Max dovrei dirti una co-

venne interrotto brutalmente dal rumore del campanello lasciando le parole a mezz'aria, è possibile che ogni volta c'è sempre quell'affare a interrompere?

lo salutai un'ultima volta vedendolo poi nuovamente sparire dalla finestra

post scriptum

già, c'è amore nell'aria...e devo ammettere che sono anch'io nel mood

quindi mi sono detta perché no? Un capitolo dedicato solo al cambiamento a livello emotivo dei personaggi

chiedo scusa se è uscito in ritardo ma non so per quale motivo non mi ha pubblicato il capitolo