CHAPTER 26-Ascoltare e Invidiare

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Leonardo point of view

lei si fida di me...lei si fida di me

<Maxine si fida di me> sussurrai tra me è me, ormai è una buona mezz'ora che continuo a ripetermelo e non so ancora per quale motivo mi sento felice e sereno, come se tutte le cose importanti fossero finite in secondo piano per non aver nulla di cui preoccuparsi

<quale visione, finalmente mio figlio maggiore ha deciso di provare la comodità del divano> Appena sentii la voce del Sensei scattai in piedi come un soldato all'attenti, che imbarazzo

<Mi scusi Sensei prometto che non succ...>

<Figliolo, rilassati stavo solo scherzando> disse sedendosi al mio fianco

<i tuoi fratelli?>

<Mikey è in camera sua, Donnie sta riparando quel vecchio vagone del treno e Raph....penso sia entrato in coma da come dorme> Ironizzai

<tienilo bene a mente Leonardo, il solo allenamento fisico non aiuta il tuo spirito a diventare forte, anche una mente libera e riposata può aiutarti a trovare un giusto equilibrio tra forza e mente>

<Come sempre padre sapete sempre cosa dire, ascolterò sempre i vostri confronti>Sorrisi all'anziano al mio fianco

<Nella maggior parte dei casi forse si dovresti ascoltare il tuo vecchio, ma una volta tanto anche il cuore dovrebbe ricevere tali attenzioni>Disse spiazzandomi

<A che cosa vi state riferendo Sensei?>Domandai confuso da quel giro di parole

<Non a cosa, ma a chi, e sai perfettamente a chi mi sto riferendo, Leonardo>

<Maxine? Oh no non è come pensate e che...

<sarò anche vecchio Leonardo ma non sono ceco e riesco a vedere...e anche sentire dato che sospiri quel nome da un po' ormai>Colto in fragrante Leonardo

Mi posò una mano sulla spalla
<quando ti deciderai ad ascoltare il tuo cuore avvisami, non vorrei perdermi la scena>Disse sghignazzando sotto i baffi per poi ritirarsi nelle sue stanze lasciandomi nel soggiorno solo con le mie domande

Maxine point of view

<Signorina O'Neil, grazie per essere venuta>Disse Samanta allungando la mano verso di lei cercando di sfoggiare un sorriso, anche se visibilmente forzato, ma che le prende?

Grazie al cielo April non sembra darci molto peso e le stringe la mano con una forte presa

Penso se gli occhi di Sam potessero parlare urlerebbero: che ci fa qui? Che cosa sta succedendo?

Forse non avrei dovuto coinvolgere April, ma ormai quel che è fatto è fatto, possiamo solo procedere in questa direzione

<Allora ringraziamenti anticipati a parte, April sono qui per chiederti un grande favore>Cercai di smuovere quel clima di tensione andando dritta al cuore della faccenda

<Mi devi prestare il tuo intuito da giornalista, in altre parole dovrai aiutare Sam e me a stanare un- probabile "spia" di Shredder> iniziai a parlare poggiando entrambe le mani sulla scrivania di metallo dell'archivio

<una spia? Chi potrebbe aiutare un pluriomicida trafficante di sostanze?!>Giurerei di aver sentito in sottofondo un borbottio di Samanta, molto probabilmente rivolto alla bruna di fronte a me

<È proprio questo che ci devi aiutare a comprendere, da oggi indosserai il mio pass, almeno così i miei vicini e il portinaio non ti faranno domande quando entrerai e uscirai dall'edificio, cominceremo domani, vi aspetto nel mio appartamento alle 9 in punto> Dissi porgendole l'oggetto in questione

Samanta point of view

Perché Maxine non mi h'avvisata che la persona che ci doveva aiutare era April O'Neil?

Da quando è entrata per la prima volta dalla porta della centrale, da quando ha chiesto aiuto a Maxine per questa faccenda, da quando ha cominciato a...frequentarla

Non mi è mai piaciuta, ogni volta che la vedo mi viene il nervoso, pensavo che Max la pensasse come me, ha sempre detto che le giornaliste non portano mai nulla di buono, ed ora? Me la ritrovo come collega?

<Agente Collins la ringrazio per la fiducia sono felice di poter essere d'aiuto al caso> Disse con quella voce al mio parere estremamente fastidioso

Ma proprio nel momento in cui stavano per stringersi la mano per salutarsi decisi di intervenire

<Si va bene basta con queste cerimonie, dopotutto ora siamo colleghe no? Max per favore potresti darmi un passaggio?>Parlai così veloce che dovetti riprendere fiato

<certo, ma prima devo riaccompagnare April a...>

<non ti preoccupare Maxine chiamerò un taxi il mio appartamento non dista molto da qui>Disse tirando fuori dalla borsa il cellulare, perfetto si chiamano anche per nome ora

<Visto Max? Dai andiamo scommetto che Mamma Frida non vede l'ora di rivederti>Dissi tirandola per un braccio fino fuori al parcheggio della centrale

<Samanta adesso fermati!>Disse in tono severo Strattonando il suo braccio dalla mia presa, incredibile come sia riuscita ad attirare la mia attenzione senza urlarmi contro

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<Samanta adesso fermati!>Disse in tono severo Strattonando il suo braccio dalla mia presa, incredibile come sia riuscita ad attirare la mia attenzione senza urlarmi contro

<Si può sapere che ti prende? Da quando April è arrivata non fai altro che comportarti in modo strano, non...>

<April? Da quando vi chiamate per nome?>Dissi accigliando lo sguardo

<Non cambiare discorso, non è stato per nulla educato il modo in cui ti sei comportata, lei ci può dare una mano>

<posso farlo benissimo da sola quello che le hai affidato! Perché ti fidi di più di lei che di me?!>Urlai fino a perdere la voce, cose che le fece sgranare gli occhi, quei suoi bellissimi occhi

<Vuoi sapere cos'ho? Bene te lo dico, sono Gelosa di April O'Neil va bene? Sei soddisfatta?>Non ebbi nessuna risposta da parte sua

<Sono gelosa di lei dal primo momento in cui entrata in stazione a chiedere il tuo aiuto, ho paura che-Che ti porti lontano da me>Sputai tutto fuori in un pianto liberatorio posando il mio sguardo sull'asfalto

Perfetto sicuramente le sembrerò patetica in questo momento, non voglio neanche guardarla, sicuramente se ne andrà lasciandomi qui da sola dopo questa scenata d'invidia ma....

Inaspettatamente due braccia mi avvolsero il busto in un caldo abbraccio

<Mi dispiace...mi dispiace tantissimo Sam, avrei dovuto intuirlo prima, ma non devi sentirti minacciata in nessun modo, sei solo tu la mia migliore amica e nessun altra>Mi sussurrò all'orecchio non lasciando la presa nemmeno per un secondo

Quelle parole mi sciolsero totalmente e decisi di ricambiare quel caldo abbraccio

<Dai ora basta piangere, ti riaccompagno a casa>Disse avvicinandosi alla moto

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