CHAPTER 17-Non sei spaventoso pt.3

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Fanart di Jivra, la trovate su Deviantart è davvero brava merita davvero

Maxine point of view

<Ma secondo voi è viva? Sono ore che non apre gli occhi!>sentii una voce, una voce che aveva va un non so che di infantile

<se per ore intendi 15 minuti allora si, dorme da ore>Rispose un'altra voce dal tono più mascolino

<hey fatele spazio ragazzi, fatela respirare>questa volta fu una voce diversa

C'erano tante voci, possibile che mi trovi in una camera ospedaliera, o in una ambulanza?

Una fitta al ginocchio malconcio però mi aiutò a riacquistare i sensi, battei i denti quasi, mordendomi la lingua e i muscoli di contrassero per il dolore acuto e improvviso

<visto Mickey, sono un'ottimo infermiere, non dubitare più di me>Disse di nuovo quella voce

<scusami, diciamo che mio fratello non ha una mano molto delicata>Questa voce...la conosco fin troppo bene, quel timbro grave e dolce con un cenno di premura nelle parole

<Leonardo>fu l'unica cosa che uscì dalle mie labbra, non saprei come continuare la conversazione e farei una pessima figura

<Già, in carne e ossa>Rispose ironicamente

Mi portai istintivamente le mani sugli occhi dopo averli aperto completamente, un po' per rispetto nei suoi confronti, un po' perché non vedo niente senza i miei occhiali

<a giusto, quasi mi dimenticavo, ti sono caduti gli occhiali in metropolitana, stai tranquilla li ho ricuperati, tieni. Non si sono rovinati>Disse una delle voci sconosciute. Sentii qualcosa appoggiarsi  sulle mie gambe

<Grazie mille. Riguardo a Leo invece, è già la seconda volta in un mese che corri in mio aiuto, mi sento in debito>Confessai

<oh no, non lo faccio per denaro o per avere qualcosa in cambio da te, a me basta sapere di essere stato utile per una buona causa, e poi non ho fatto tutto da solo e anche merito della mia famiglia...anche se potresti fare qualcosa>Rispose

<certo, dimmi pure!>Esclamai, avrei fatto qualsiasi cosa, ho già un enorme debito nei suoi confronti

Lo sentii sospirare
<apri gli occhi>mi chiese

Quella richiesta mi spiazzò, non ho il coraggio di chiedergli come mai questa scelta

tolsi le mani dal volto incominciando a tastare le mie gambe alla ricerca dei miei occhiali e una volta trovati li indossai

<Ne sei proprio sicuro?>Domandai cercando conferma

<Certo che ne è sicuro, al nostro fratellone non piacciono i segreti, quindi non ne vuole avere neanche con te agente.>Disse la voce infantile di prima

Non del tutto convinta annuii facendo un cenno con la testa.

<mal che vada scapperai da qui a gambe levate urlando come una pazza scatenata, ma dato che non puoi Camminare con le tue gambe comincerai a dimenarti>Disse la voce Mascolina

<Raph, smettila, non sei affatto divertente>Disse una voce con tono di rimprovero

Fu in quel momento che decisi di aprire gli occhi e quello che vidi era qualcosa di indescrivibile, mi tolsi  immediatamente gli occhiali ripulendo i vetri sperando di aver preso un'abbaglio

<Mi dispiace purtroppo funzionano bene quegli occhiali>Sentii una voce  provenirmi dalle spalle

Mi girai di scatto, non ci posso credere non può essere vero

"L'uomo verde" dalla mascherina arancione si chinò
<Ciao>Disse all'improvviso

E per puro istinto incominciai ad urlare
<Aaa! Ti prego! Non farlo più per favore! Mi hai fatto quasi saltare fuori dal mio guscio>Disse portandosi una mano sul piastrone, o almeno quello che sembra, per riprendere fiato

<Sc-scusa non vole-vo spaventarti>Ma chi voglio prendere in giro. Sono io quella spaventata, non lui

<Hey stai tranquilla siamo amici, non nemici, se avessimo avuto cattive intenzioni secondo te staresti qui sul divano di casa nostra?>Disse "l'uomo verde" dalla mascherina viola

<Scusatami davvero, io non volevo essere scortese e che...sembra così irreale, non riesco capire se sia frutto della mia immaginazione oppure la cosa più incredibile che mi sia mai capitata di vedere>cercai di spiegare

Insomma, non è una cosa da tutti giorni incontrare qualcosa del genere

<i-io non so cosa dire veramente, ho una tale confusione in testa>

<Beh io sonò Michelangelo il più bello, intelligente, simpatico, modesto, altruista....>Venne interrotto da un pugno in testa

<Si si come no fratellino sei incredibilmente modesto>Disse "l'uomo verde" dalla maschera rossa

<Non badare a loro, i loro battibecchi sono di routine, io sono Donatello, Donnie per gli amici, sono stato io a medicarti il ginocchio, hai avuto un lieve trauma alla rotula, vedrai che in un paio di giorni ritornerai come nuova>Disse aggiustandosi gli occhiali da vista

Donnie...era il nome che Samanta sentì quella notte al ristorante giapponese

<ma credo che uno di noi abbia voglia di presentarsi più di tutti>Continuò Donnie riferendosi all'ultimo dei quattro bizzarri ed anormali individui

Come gli altri tre era alto,quasi sforava i 2 metri, indossava una mascherina azzurra come i suoi occhi, il mio sguardo cadde sulle mani, non mi ero accorta di quanto fossero grandi, si avvicinò al divano dove ero seduta abbassandosi alla mia altezza

<Ciao Maxine>Quella voce....quella stessa identica voce

<Leonardo>Di nuovo quel nome era stato pronunciato dalle miei labbra, ma sta volta con un pizzico di curiosità è di stupore

<Scommetto non ti saresti mai immaginata in questo modo il mio aspetto, ma non ci posso fare niente, questo è il mio corpo, spero non averti delusa>Disse facendomi un caldo è meraviglioso sorriso

Ho sempre voluto vedere quel sorriso, è un sorriso contagioso il suo, che mi fece sollevare gli angoli delle labbra

<va bene così, e ora che conosco te e i tuoi fratelli posso dirti una cosa, non sei per niente spaventoso, mi dispiace Michelangelo per averti urlato contro>Mi rivolsi al più piccolo

Con un semplice cenno della testa mi fece capire che era tutto apposto, riportai il mio sguardo su Leonardo che in quel momento sembrava assetai tolto un grande peso

<Che ti avevo detto figliolo? Sapevo che sarebbe andata bene>Una voce anziana provenne dall'altro della stanza

La parola del giorno a quanto pare è mutante, ora un topo anziano che cammina e che parla accompagnato da....April O'Neil?!

<Co-cosa signorina O'Neil? Anche lei? Ma come-

<È una lunga storia agente Collins, diciamo solo che questi mutanti sono i miei più cari amici, la mia famiglia>Disse

<lasci che mi presenti mia cara, sono Splinter, maestro e padre delle quattro tartarughe qui presenti, chiedo perdono da parte dei miei figli per averti trascinata in questa follia>Disse l'anziano topo

<è un onore conoscerla signor Splinter, e non si preoccupi anzi sono contenta di avervi incontrato> Dissi

Già....questi mutanti non sono spaventosi, mi dispiace soltanto aver avuto un pregiudizio si di loro

Mi sono sbagliata, sono delle splendide persone

TMNT-Blue MaskDove le storie prendono vita. Scoprilo ora