CHAPTER 27-Piccoli Momenti

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Maxine point of view

Uno sbadiglio rumoroso mi scappò dalle labbra mentre continuavo a digitare sulla tastiera del mio portatile, il mio sguardo cadde nuovamente sulla sveglia che segnava le 23:43

Mi ero nuovamente portata il lavoro a casa, dovevo per forza farlo, il giorno dopo avrei dovuto lavorare al caso con le ragazze e di sicuro non potevo ritrovarmi altre scartoffie fastidiose sotto i piedi

peccato però per il sonno mancante e lo stress degli ultimi giorni e che le cose non stiano andando esattamente a mio vantaggio

Decisi di bare un'altro sorso di quella, ormai fredda, brodaglia insipida che insistono col chiamare caffè appoggiata sul tavolino

quanto mi piacerebbe provare un'espresso italiano come si deve, ma l'Italia non è esattamente dietro l'angolo del mio palazzo e di sicuro non posso permettermi di spendere una grossa cifra per un viaggio del genere

Sbuffai l'ennesima volta per i rumori provenienti dal mio stomaco, dovrei ordinare la cena

sentii bussare alla finestra che da sulle scale antincendio, inutile dire che ero felice all'idea di rivedere Leonardo, mi precipitai al balcone per aprirlo dedicando un sorriso stanco al mutante, non ci posso fare nulla persino la mia faccia si rifiuta di obbedire per quanto sia esausta

Ammetto che mi è mancata la sua compagnia, Leonardo porta con se una scia di calore e affetto, tutto quello che può dare una famiglia

Già, con Leonardo posso dire di poter rivivere il concetto di famiglia

Leonardo point of view

Non so cosa esattamente stia facendo qui, ho soltanto seguito i miei piedi e mi sono ritrovato senza rendermene conto al suo balcone, non che mi dispiaccia, ma più che altro l'ho trovato...strano? E come se il mio istinto avesse lavorato inconsciamente, in effetti è proprio quello che è appena successo

Appena aprí la porta di vetro non potei fare a meno di notare il suo aspetto, indossava un pantalone grigio e lungo di una probabile tuta e una canotta nera, i suoi lunghi capelli mori sono legati in una coda disordinata ed alcuni ciuffi le cadono sul viso per l'esattezza vicino i suoi occhiali da vista

<Hey...ti prego di scusarmi, non sono al massimo delle forze>Disse regalandomi un sorriso stanco come il suo volto

<allora forse sarà meglio che vada, non vorrei disturbarti>Le dissi

<No, non ti preoccupare, tu non disturbi mai,mi piace la tua compagnia, comunque mettiti pure comodo, ho del lavoro da fare> disse ritornando sul divano in mezzo alla pila di fogli

Maxine point of view

<Leo ti va di mangiare qualcosa? Devo ancora cenare> Dissi continuando a digitare sulla tastiera

<Ok mi va bene, cosa vorresti?>Mi Domandò con un tono incerto, sembra quasi non voglia distrarmi

<che ne pensi di una pizza? È da tanto che non ne mangio una "seria"> Dissi finalmente staccando lo sguardo dal computer, spero che gli piaccia non saprei proprio cos'altro comprare se no

<Dici sul serio? Allora dobbiamo per forza, la voglio ai quattro formaggi>Disse ridendo senza un preciso motivo, a quanto pare le piace

Annuii facendo un cenno con la testa per poi comporre il numero della pizzeria

<Ciao Marco, sono Max, si lo so ci manco da parecchio, senti potresti preparami una diavola è una quattro formaggi? Grazie, sei il migliore> Dissi per poi Spegnere il telefono

<la pizzeria e a 10 minuti da qui non dovremmo aspettare molto>Dissi togliendomi gli occhiali passandomi una mano sul volto stanco

Leonardo point of view

<come mai lavori così tanto?>Domandai dopo minuti di silenzio appoggiandomi sulla tastiera del divano

<Faccio straordinari per potermi prendere dei giorni di riposo quando ne avrò bisogno, e anche per risparmiare qualche soldo>Disse girando la testa verso di me

<Non vorrei che questa faccenda ti sfinisse, so che voi persone avete bisogno di molto sonno per "funzionare" al pieno delle vostre forze>Osservai

<Hai ragione, tanto ho finito qui, dopo cena cercherò di riposare come si deve domani archivierò queste inutili fogli volanti>Disse scuotendo la testa appoggiando l'avambraccio alla tastiera del divano

Il campanello suonò e Max andò ad aprire la porta, mi fece segno di andare in cucina così da non farmi vedere dal fattorino è soltanto quando sentii la porta chiudersi uscii allo scoperto

<Servizio veloce>ironizzai presi le pizze e ci sedemmo sul divano, che non ricordavo essere così comodo

Accese la televisione mettendo una di quelle serie poliziesca tanto discusse e amate ed iniziammo a mangiare... la pizza ha del tutto un'altro sapore quando si mangia con lei

Mangiammo, ridemmo e scherzammo fino a quando mi propose di vedere un film, non ho mai avuto la possibilità di vederne uno intero

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Mangiammo, ridemmo e scherzammo fino a quando mi propose di vedere un film, non ho mai avuto la possibilità di vederne uno intero

Prese dei lenzuoli che non esitò a passarmi, anche se non soffro il freddo apprezzo molto il pensiero

Si sistemò dall'alto lato del divano poggiando la schiena diritta sullo schienale e fece partire il film, di nuovo quel silenzio entrò in quella stanza dove l'unico rumore erano le voci del televisore

Ma non era imbarazzante ma un silenzio che ti riempiva il petto di non so quale calore, quasi familiare

<Leo, se ne avessi la possibilità che posto tu piacerebbe vedere?>Domandò di punto in bianco

<beh, mi piacerebbe molto visitare il Giappone, vedere come vivono uomini e donne di una tradizione che conosco da quando ero bambino solo grazie ad un libro, penso che a Mikey piacerebbe anche per la cultura pop, è un vero nerd>Dissi

<hey guarda che per  noi nerd il Giappone è il paradiso, ma anche l'Italia scommetto che ha un suo fascino indiscutibile>Disse guardando il soffitto con sguardo assente

<hai ragione, dopotutto il mio nome è Italiano, sarebbe bello vedere co....

Non ebbi il tempo di finire di parlare che sentii qualcosa appoggiarsi sulla mia spalla e il mio sguardo da sorpreso non poté che intenerirsi vedendo quella scena

Un'altra volta il mio istinto aveva agito da solo, infatti le avevo lasciato un delicato bacio trai qui capelli profumati

<buonanotte Maxine>Dissi per poi chiudere gli occhi

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