1- Benvenuto Jisung

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Cercai di farmi spazio in mezzo alla gente che come me stava andando verso l'uscita dell'aeroporto.
<<Jisung!>> Sentii una voce familiare chiamarmi, mi guardai attorno finché non vidi una mano sventolare nell'aria richiamando la mia attenzione.

<<Hyungwon>> lo salutai abbracciandolo, era da molto tempo che non vedevo mio fratello. L'unica persona della mia famiglia che è rimasta a parte me, ma in realtà era mio fratello solo per metà, io ero il risultato del secondo matrimonio di mio padre. In realtà non avevo un gran rapporto con lui dato che se ne andò per iniziare l'università quando avevo solo 13 anni ma piano piano feci l'abitudine alla sua assenza. Sembrava quasi che non gli importava molto della sua famiglia
<<andiamo a casa così potrai mettere a posto tutte le tue cose>> lo segui trascinandomi le valige dietro.

La sua casa era piccola in confronto a quella dei nostri genitori però non mi sarei lamentato, era confortevole e avevano una stanza a testa e questo mi bastava. Portai le valige in camera e mi misi subito a disfarle mettendo tutto nell'armadio nuovo.
<<ti piace?>> Mi chiese mio fratello dopo che si appoggiò alla porta con due bicchieri d'acqua in mano
<<si, ma non dovevi prendere tutte queste cose...>> lui sorrise ma fece spallucce lasciando il bicchiere sul comodino <<non posso far rimanere mio fratellino in una stanza vuota>> lo ringrazia i tornando a metter e le cose nell'armadio

<<quando hai finito andiamo a comprare le cose che ti serviranno per domani a scuola>> non avevo voglia di andare a scuola, non mi andava di fare nuove amicizie soprattutto quando avevo dovuto lasciare i miei amici insime alla mia vecchia vita. Mi mancava ognuno di loro.

<<Va bene>> dissi chiudendo la valigia ormai vuota e passando all'altra, se ne andò poco dopo e io mi rilassato finendo cioè che avevo iniziato.

Dopo de ore abbondanti scesi giù nel salotto dove mio fratello stava aspettando seduto sul divano con un libro e un evidenziatore in mano <<ho fatto>> dissi rimanendo in piedi dietro di lui <<allora andiamo, anche io devo prendere delle cose>> si mise una felpa e prese le chiavi della macchina.

Mi portò in un grande centro commerciale e mi accompagnò davanti alla cartoleria <<vuoi che ti accompagno o pensi di riuscirci da solo?>>
Mi dispiaceva per lui e allo stesso tempo lo ammiravo, si era allontanato dalla sua famiglia giovane e doveva pensare a mantenersi da solo nonostante i nostri genitori, quando erano ancora in vita, mettessero mensilmente qualcosa sul suo conto Ma adesso il carico era doppio. Non solo doveva mantenere se stesso e gli studi, ma da ora in poi avrebbe dovuto prendersi cura si una persona in più e questo mi dava tanto fastidio perché non volevo essergli di peso. <<posso fare da solo>> mi diede i soldi che presi controvoglia ed entrai scorrendo tra i scaffali. Avrei dovuto prendere tutto fa capo dato che le mie cose erano rimaste nella vecchia casa.

Mi fermai davanti a dei quaderni e presi i primi che mi capitarono ma subito la mia concentrazione ricade su un quaderno con una copertina nera opaca ma presto venni svegliato dai miei pensieri da un ragazzo che mi chiese gentilmente e con un caldo sorriso di spostarmi. Feci spazio e lo guardai piegarsi a prendere il quaderno sotto a quello nero, mi chiesi per quale motivo un ragazzo come lui lo prese rosa pastello. Era una cosa strana no? Me ne andai in un altro riparto e presto finii di prendere tutto ciò che mi serviva e tornai così da mio fratello che mi aspettava seduto su una panchina mentre chiaccherava con un ragazzo, forse poco più grande di lui, quasi mi dispiaceva andare a disturbarlo.
Persi tempo a guardare la vetrina mentre ogni tanto spiavo un hyungwon sorridente e perso nel discorso ma presto me lo ritrovai a fianco e del ragazzo che era con lui non c'erano tracce. Quanto ero rimasto a guardare quei libri in vetrina?

<<cosa manca ancora?>> domandò dopo esserci allontanati <<i libri e la divisa>>

Andammo a prendere i libri che aveva ordinato lui per me lo stesso giorno in cui mi iscrisse <<la divisa te la daranno a scuola>> pagò prendano i sacchetti con tutti i libri dentro <<riuscirsi a portarli tutti e lasciarli dell'armadietto?>> annui anche se l'idea di portare tutti i libri non era delle migliori <<tanto poi li lascerò tutti a scuola>>

Andammo a cercare un posto per cenare.
L'aria che tirava tra noi due non erano dei migliori e la tensione la potevano sentire anche due tavoli più distanti da noi. Nessuno dei due non sapeva cosa dire e? nonostante fossimo fratelli, nessuno sapeva molto dell'altro.
Aveva una ragazza?
Andava bene all'università?
Aveva un Lavoro?
Come faceva a vivere?
Come poteva sembrare così tranquillo alla perdita dei suoi genitori?

Non riuscivo a capire cosa passasse per la mente del mio stesso fratello.

<<a cosa pensi?>> Mi chiese quando vide che il mio piatto era ancora intatto <<nulla di che tranquillo>> in realtà c'era un pensiero che premeva costantemente nella mia mente <<stai pensando a come vivremo in due con pochi soldi vero?>> Mi morsi il labbro scuotendo il viso in senso affermativo <<dopo l'università ho un lavoro, e poi...>> sospirò come se questa cosa non gli piacesse molto <<i nostri genitori avevano fatto testamento, quindi entrambi abbiamo dei soldi e in più io ho ereditato pure te>> sorrise sperando che ciò che mi aveva raccontato potesse calmarmi, in parte funzionò.

Finito di mangiare tornammo a casa, preparai lo zaino e tutto quello che mi serviva l'indomani e potei finalmente riposare.

Come Back To Live ~ Minsung • HyungwonhoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora